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Sid Meier's Civilization: Beyond Earth - preview

Abbiamo avuto un piccolo assaggio dell'erede spirituale di Alpha Centauri.

Quando Sid Meier's Civilization: Beyond Earth fu annunciato qualche mese fa il cuore di molti fece un sussulto. Dopo lunghi anni di attesa e di speranze il buon Sid sembrava essersi deciso a sviluppare un seguito di Alpha Centauri, l'amatissima divagazione nello spazio di Civilization nata nel breve periodo nel quale il game designer canadese perse i diritti di sfruttamento della sua creazione più celebre.

Le premesse del gioco sono infatti le medesime: Sid Meier's Civilization: Beyond Earth si propone di mostrare quello che succede dopo Civilization, ovvero quando l'umanità, dopo aver lottato per millenni sulla Terra, decide di costruire dei moduli spaziali per andare a colonizzare lo spazio, più precisamente il sistema di Alpha Centauri.

In entrambi i casi l'occasione è ghiotta per fare una cosa molto semplice: lasciar correre la fantasia. I leader storici, i monumenti e le meraviglie sono tutte cose bellissime e affascinanti, ma limitano fortemente il modo in cui gli sviluppatori possono utilizzarle. Allo stesso modo i combattimenti non possono prescindere da unità a cavallo, arcieri e mezzi corazzati.

La griglia sarà esagonale, esattamente come quella di Cvilization V.

Quanto sarebbe più bello combattere mostri spaziali usando armi laser, jet e altre diavolerie prese di peso da qualsiasi libro di fantascienza vi sia capitato tra le mani? Deve essere stato questo che ha mosso Firaxis, tanto che Sid Meier's Civilization: Beyond Earth potrebbe sembrare ad una veloce occhiata una sorta di pesante modification di Civ V.

"L'albero delle tecnologie verrà sostituito da una vera e propria rete che garantirà una maggiore libertà nella crescita"

Il motore grafico, infatti, sembra il medesimo, ovviamente ritoccato e migliorato per giustificare i tanti anni che separano i due giochi, ma molto simile nella rappresentazione delle unità e delle città, ancora una volta disposte su di una griglia esagonale.

Inoltre abbiamo potuto vedere come diversi elementi funzioneranno in maniera similare a quella dell'ultimo Civilization come lo spionaggio o i combattimenti che, per fortuna, non consentiranno più di accumulare un ingente numero di unità su di una sola casella.

Anche il gameplay sembra molto simile, solo declinato ad un'ambientazione spaziale. Ci saranno sempre i coloni, le città da fondare e i potenziamenti da costruire, ma questa volta dovremo fare i conti enormi mostri spaziali, gas venefici e l'energia, ovvero la moneta di Sid Meier's Civilization: Beyond Earth.

Il paesaggio alieno sarà affascinante ma ricco di insidie, come mostri o gas venefici.

Dalla recente presentazione emergono tre differenze principali con il gameplay di Civilization V: lo sviluppo delle tecnologie, il sistema di quest e le fazioni.

"Il gioco fornirà un sistema di quest da portare a termine"

Andando con ordine possiamo dire che non ci sarà più un albero delle tecnologie, ma una vera e propria rete che garantirà una maggiore libertà nella crescita della propria civiltà. Oltre alla possibilità di scegliere un numero superiore di strade da seguire, ogni tecnologia avrò due o tre subcategorie da ricercare, ampliando enormemente le possibilità a vostra disposizione.

La seconda differenza aiuta, invece, a raccontare la storia del gioco. In Civ ce ne è minor bisogno, alla fine la storia narrata è una nostra variante di quella imparata a scuola, mentre in Sid Meier's Civilization: Beyond Earth non potremo contare su luoghi, personaggi e avvenimenti già conosciuti.

Per questo motivo il gioco vi fornirà un sistema di quest da portare a termine, ovvero una serie di richieste più o meno complesse in grado di farvi compiere delle azioni particolari per ottenere un bonus specifico per la vostra civiltà.

Una delle quest più semplici vi chiederà di infiltrare una spia in una città nemica, mentre una più complessa di usarla per distruggere i campi magnetici a protezione della città in modo che venga attaccata dai mostri che popolano la superficie del pianeta. Alcuni di essi somigliano ai vermi di Dune, altri sono invece inoffensivi.

"La fazionie scelta influenzerà sia le relazioni politiche che le unità e gli edifici costruibili"

Infine vi saranno le fazioni. Queste non solo influenzeranno le vostre relazioni con le altre civiltà, ma definiranno anche il tipo di atteggiamento, di unità e di edifici che potrete costruire.

La Fazione della Supremazia spinge per far diventare la colonia indipendente dalla Terra. Rifugge infatti dagli errori fatti dall'umanità e persegue questo obiettivo attraverso la robotica e la conquista militare.

La Fazione della Purezza vuole invece trasformare le colonie nelle nuova Terra. Per questo vuole limitare al massimo i contatti con il nuovo mondo e le altre civiltà per non venire infettata.

Commerciare con le diverse civiltà non sarà semplice, soprattutto se faranno parte di uan fazione differente.

La Fazione dell'Armonia, invece, è esattamente il contrario e cercherà di entrare il più possibile in contatto col nuovo pianeta, fondendosi anche geneticamente con esso.

Ognuna di questa fazioni definirà il modo con il quale gli altri leader si interfacceranno tra di loro, ma anche il tipo di unità da schierare in combattimento. Per esempio le fazioni Supremazia potranno schierare truppe robotiche che otterranno un bonus di combattimento da un satellite lanciato in orbita prima dello scontro.

Gli amanti della serie sanno però che solo una prova più approfondita del gioco potrà svelare tutti i segreti che si celano dietro Sid Meier's Civilization: Beyond Earth. Perché se le similitudini con Civ V sono piuttosto evidenti, quello che c'è da capire è come le tante novità andranno ad influenzare il gameplay. Inoltre dovremo constatare se i tanti passi in avanti fatti dal quinto capitolo grazie alle sue due espansioni verranno tenute da conto per lo sviluppo di questo nuovo gioco.

Siamo comunque sicuri che torneremo a parlare di Sid Meier's Civilization: Beyond Earth presto, magari con una corposa demo.