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Solar Minotaur Rescue Frenzy

Jeff Minter colpisce ancora!

Recensire un gioco realizzato da Jeff "Yak" Minter non è mai facile. Il rischio di ricadere nei nostalgici "tempi che furono" è piuttosto alto, ma cercherò di essere obiettivo e di descrivervi nel miglior modo possibile questo nuovo, lisergico viaggio che il creatore di Tempest, Unity e Space Giraffe ci ha preparato.

Già dal titolo è piuttosto chiaro che questo non è un titolo come tutti gli altri ma, una volta caricato sul vostro iPhone/iPad, non potrete non avere un sussulto di meraviglia e sbigottimento. Vi sembrerà di essere tornati all'epoca in cui a dominare le scene non erano Wii, Xbox 360 e PS3 ma Atari VCS e Commodore 64.

Ma allora lo fai apposta Jeff... avevo appena detto di non volermi abbandonare all'oblio dei ricordi passati e tu... Ok, restiamo lucidi e cerchiamo di proseguire. Solar Minotaur Rescue Frenzy (che d'ora in po' chiamerò Minotaur Rescue per comodità) è un bizzarro clone di Asteroids, incrociato con Geometry Wars e farcito di quel pizzico di follia che da sempre contraddistingue i lavori di Minter.

Al centro dello schermo è presente un piccolo pianeta (o un sole, se preferite) apparentemente innocuo. Mai giudicare una cosa dalle sue apparenze direbbe qualcuno, e infatti quella minuscola manciata di pixel gioca un ruolo fondamentale nel gameplay di Minotaur Rescue visto che è provvisto di una propria gravità.

Il multiplayer consente partite fino a quattro giocatori nella versione iPad, mentre è limitato a due per quella iPhone.

Protagonista del gioco è una piccola navicella spaziale, il cui sistema di fuoco deve essersi evidentemente inceppato poiché spara costantemente contro qualsiasi cosa gli si trovi di fronte. Scherzi a parte, proprio come in Asteroids l'obiettivo principale è spazzare via pericolosi meteoriti che minacciano l'integrità strutturale della navicella.

Proprio quando mi stavo abbandonando all'idea di trovarmi di fronte a qualcosa di già visto, ecco che viene fuori il genio (e la pazzia) del creatore del gioco. All'interno di alcuni di questi asteroidi sono imprigionati dei minotauri, che vanno liberati e recuperati prima che vengano attirati nel cuore incandescente del suddetto sole. Maggiore sarà la loro vicinanza alla morte prima del salvataggio e più alto sarà il punteggio ottenuto. Sadico ma decisamente divertente...

Pensate sia finita qui? Ma neanche per sogno. Dovrete infatti tenere d'occhio anche gli asteroidi che verranno attirati dal pianeta centrale. Nel caso ne vengano risucchiati troppi, quest'ultimo si trasformerebbe in un buco nero ed è meglio che ciò non accada. Per tenere ulteriormente sulla corda il giocatore, il buon Jeff ha anche inserito alcuni occasionali nemici, che passando sullo schermo non troveranno niente di meglio che vomitargli contro decine di proiettili.

Il divertimento che si ricava da tutto questo è sicuramente soggettivo. Probabilmente i giocatori più giovani non riusciranno a cogliere la vera essenza di Minotaur Rescue e si rivolgeranno a titoli decisamente più moderni e articolati. Il mio consiglio è quello di non sottovalutare questo titolo, che come altre produzioni di Minter e soci nasconde molto di più di quello che rivela inizialmente.

Il gioco fa parte di un progetto che Minter sta realizzando per piattaforme iOS. Il nome? Minotaur Project, ovviamente!

Alla modalità di gioco principale si affianca anche il Survival, che vi metterà a disposizione una sola navicella per raggranellare il punteggio più alto possibile. Per chi volesse qualcosa di più "tranquillo" è anche possibile scegliere un'opzione che toglie di mezzo il dannatissimo sole e la sua pericolosissima gravità. Completano il quadro due modalità "accessorie" (ma comunque piacevoli) che riportano alla mente un vecchissimo titolo per Atari VCS: Combat!

Tenendo conto di quanto detto poche righe fa, non posso che trovare decisamente gustoso e originale il piatto preparato dal team Llama Soft, che però non è esente da difetti. Per prima cosa, pur essendo estremamente semplice nel suo comparto grafico risulta piuttosto indigesto agli iPhone 3G. Per giocarlo al meglio vi consiglio di farlo girare su una delle due ultime generazioni del "melafonino" o meglio ancora su iPad.

Sul tablet Apple il gioco di Minter non soffre minimamente e la sua grafica, essendo realizzata in pura pixel-art, risulta altrettanto piacevole. Rispetto alla versione iPhone, inoltre, il multiplayer è decisamente più divertente e le maggiori dimensioni dello schermo riducono al minimo il caos che si va a creare sullo schermo nei livelli più avanzati.

Parafrasando una pubblicità di qualche tempo fa potrei quindi dire che Minotaur Rescue è un gioco "per molti, ma non per tutti". Visto il prezzo quasi ridicolo a cui viene venduto adesso su App Store (0.79 euro sia per iPhone che per iPad), lasciarsi sfuggire l'opportunità di provarlo sarebbe però un vero delitto.

8 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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