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Song of Iron - prova

Emozionanti battaglie nei panni di un guerriero nordico.

In occasione dello Steam Next Festival abbiamo avuto occasione di provare diverse produzioni indipendenti dal gran potenziale, e tra queste ha ben figurato Song of Iron.

Il titolo è stato svelato lo scorso anno in occasione del Xbox Summer Showcase come parte del programma ID@Xbox e sembrava già promettente allora.

In quest'anno appena trascorso ha compiuto ulteriori passi avanti, specialmente se consideriamo che il team di sviluppo, Studio Escape, è costituito esattamente da una sola persona, ovvero Joe Harris, game designer e artist. Lo studio, ora rinominato Restic Relic, ne sarà anche editore per la pubblicazione su PC e Xbox.

Song of Iron è un side-scrolling 2.5D ambientato nella mitologia norrena. Vestiremo i panni di un eroe in cerca di giustizia e per farlo dovrà combattere contro umani, mostri e persino la natura stessa. L'unica possibilità di salvezza è farsi strada da solo contro tutte queste forze e trovare il Grande Tempio degli Dei. Ma non sarà affatto un'impresa facile... la strada è impervia e densa di nemici agguerriti e trappole mortali.

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Se siete fan dei giochi di combattimento brutali, con un'ambientazione tetra e mitologica, allora Song of Iron potrebbe fare decisamente al caso vostro. Il nostro eroe si farà strada con le sue sole forze, potendo contare su armi come asce, archi e frecce e un semplice scudo come protezione.

Le armi si consumano e infine si rompono, quindi dovremo cambiarle di tanto in tanto raccogliendo quelle lasciate dai nemici sconfitti. Le frecce sono contate, quindi dopo averle lanciate occorrerà recuperarle se non vorremo rimanere con la faretra vuota.

Il combattimento è fluido e soddisfacente, con soli pochi istanti per portare a segno i fendenti: basterà sbagliare il tempismo che il nemico ci farà a fette. A volte capiterà che i cattivi ci attacchino in gruppi e da più lati. Badare a tutti quanti allo stesso tempo sarà impossibile, e in questo senso lo sviluppatore ha implementato un calcio che, alla pressione del tasto corrispondente, ci consentirà di allontanare per qualche secondo un nemico per concentrarci sull'altro.

Uno splendido gioco di riflessi nello specchio d'acqua.

In alternativa si può anche utilizzare la scivolata. Non è quindi un semplice button mashing da side-scroller da sala giochi....qui senza una buona tattica si morirà più e più volte. Serve dunque pazienza e una buona dose di sangue freddo nell'azzeccare la mossa giusta col giusto tempismo.

L'interazione con l'ambiente non si limita al raccogliere le armi. Potremo saltare, arrampicarci, spostare massi o carri per raggiungere posti più alti o per liberare dei passaggi, guadare stagni e ruscelli e tanto altro. I fondali presentano elementi mobili di tanto in tanto, che dovremo schivare per non subire danni o essere colpiti anche a morte.

Persino le condizioni atmosferiche, variabili da zona a zona, possono influire sul gameplay, visto che un forte vento di tempesta che sferza contro rallenterà non poco i nostri movimenti. Quindi c'è anche un buon motore fisico che arricchisce il sistema di combattimento. Ed è bello anche vedere come le frecce andate a segno rimangano conficcate nei corpi dei nemici, aumentando la sensazione di realismo e la crudezza del tutto.

Uno scenario tipicamente norreno, con paesaggi innevati e un drago che vola sullo sfondo.

Risulta però un po' ostico il sistema di loot delle armi, specialmente quando ve ne sono diverse nella stessa porzione di terreno. Si fa spesso confusione e sarebbe preferibile un sistema a cassetto tipico dei giochi come Diablo.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, tutto è molto scuro e la scelta artistica ci piace. Per certi versi in alcune sezioni ricorda Limbo. Degno di nota è il sistema d'illuminazione: le torce illuminano realisticamente le zone circostanti ed i corpi. Persino le frecce infuocate propagano e diffondono la luce della fiamma mentre viaggiano verso il bersaglio.

Tutto ciò si sposa bene con la colonna sonora composta da tracce tipicamente di stampo norreno, e con l'estremo livello di gore e violenza che il gioco offre, andando a creare un'atmosfera brutale che piacerà agli amanti di giochi come Dark Souls, Viking: Battle for Asgard o Blashemous.

L'impostazione 2.5D e i giochi di luci e ombre aprono la strada a meccaniche stealth.

Abbiamo potuto testare una piccola parte dell'esperienza finale, esperienza che Joe Harris promette avrà una durata di circa 3 ore, con una modalità New Game+ in fase di valutazione che andrebbe ad incrementare ulteriormente la longevità.

Il risultato ci ha convinti e incuriositi: il gioco è davvero ben fatto, il combattimento è avvincente e il setting è abbastanza vario. Il che è impressionante se consideriamo che è sviluppato da una sola persona.

Non vediamo l'ora di provare la build finale in prossimità del lancio, atteso per i prossimi mesi.

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Marco Procida

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