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Sonic Unleashed

Come assassinare un porcospino.

Recentemente ho avuto una di quelle conversazioni che puntualmente si verificano non appena la gente scopre che di lavoro gioco ai videogame, preferibilmente pure in mutande. Dopo l'inevitabile "Che culo!" ed il breve silenzio dovuto alla visualizzazione dell'immagine mentale di me in mutande, pad sudato alla mano, mi hanno chiesto a cosa stessi dedicandomi ultimamente. "All'ultimo gioco di Sonic", ho risposto. "Wow, Sonic esiste ancora?" mi hanno domandato prima di aggiungere"Ah già, era in quel gioco di Mario sul Wii...".

Non si potrebbe pensare ad un esempio altrettanto chiaro nell'esprimere la caduta del porcospino Sega. Dopo una lotta testa a testa combattuta con Mario durante tutti gli anni '90, ora Sonic giace quasi dimenticato dal mondo dei "non-giocatori", ricordato solo in qualità di comparsa in una produzione non certo massiccia per Wii. Diciamocelo chiaramente, Mario alle Olimpiadi avrebbe riscosso il medesimo successo in termini di vendite. Si potrebbe affermare lo stesso per un ipotetico Sonic alle Olimpiadi? Non credo proprio.

Il vero dramma è che questo rovinoso declino non può essere attribuito a squilibri di mercato o agli imprevedibili capricci del pubblico. Sega sembra essersi semplicemente dimenticata di come trattare la sua mascotte, e mentre Mario ha fatto il suo debutto nell'era moderna con l'epocale Mario 64, Sonic si è ritrovato a bighellonare goffamente nell'epoca 3D, smarrendo via via l'inerzia dei suoi anni gloriosi.

Ed eccoci arrivare dunque, sfortunatamente, a Sonic Unleashed. Questo doveva essere il titolo pensato per ridare lo smalto di una volta al porcospino blu, il gioco capace di assicurare l'esperienza nextgen che stavate aspettando da Sonic da circa due generazioni. Ecco, non è nulla di tutto ciò.

La trama narra ancora una volta di Eggman e degli Smeraldi del Caos. Nella splendida intro in CG vedrete il baffuto antagonista usare delle armi potenziate con le pietre di Sonic per spaccare la superficie del pianeta, rilasciando un elemento chiamato Dark Gaia. In maniera completamente illogica, l'intero processo trasformerà Sonic in un "porcospino mannaro" tutto zanne, artigli e, sempre senza senso, arti allungabili. Da lì in poi sarà sempre questione di attraversare diversi scenari, sconfiggendo i vari boss di fine livello e ripristinando la crosta del pianeta.

Perché nessuno ha mai pensato ad un plaform con un eroe positivo ed un antieroe oscuro e violento? No, non ho capito, Jak e chi?

Ma nulla può essere così semplice e diretto. Sonic può ora muoversi attraverso il globo, spostandosi da una replica made in Sega di una città realmente esistente all'altra. E questi luoghi fortemente stereotipati non solo serviranno da Hub per i vari livelli, ma al loro interno troverete anche vari PNG e side quest. Per rendere ancora più complicate le cose, il gioco è stato inoltre diviso in notte e giorno. Durante le ore diurne userete Sonic, mentre quando caleranno le tenebre impersonerete il porcospino mannaro Werehog. Anche gli stage cambieranno di conseguenza, in modo da consentirvi di sfruttare al meglio le caratteristiche delle due personalità del vostro puntuto avatar. Naturalmente in un gioco incentrato sul concetto di velocità non andrete incontro ad attese e tempi morti, e potrete switchare tra sole e luna con poco più di un click.

E se Sonic conserverà inalterata le sua paradigmatica rapidità, il suo bestiale alter ego si rivelerà più lento ma anche decisamente più potente. I livelli di Werehog saranno dunque poco più che meri beat 'em up nei quali aprirvi la via usando le vostre braccia allungabili contro schiere e schiere di nemici. I punti esperienza potranno essere spesi per imparare combo più complesse ed evolute, anche se l'attacco forte vi consentirà di avere sempre e comunque la meglio in ogni situazione, vanificando così tutto l'apparato di combattimento.

Con i suoi cieli azzurri ed il fascino un po' rustico, la prima sezione del gioco incarna al 100% lo spirito Sega.

Gli ordinari stage di Sonic saranno invece in linea con le recenti performance della mascotte Sega: impressionanti ma inconsistenti ottovolanti 3D sui quali lanciarvi a velocità folli, tra giri della morte, ringhiere da grindare e...muri di spine contro cui schiantarvi. Il gioco sembrerà infatti più incentrato sull'idea di distrarvi con elementi che sfrecciano e sibilano ovunque piuttosto che su quella di proporre un level design che sfrutti la rapidità di Sonic come un punto a favore (e non come una scocciatura come invece avviene qui).