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Speedlink Gravity Wave 2.1 - recensione

Un set di casse 2.1 economico ma funzionale.

Dopo due prodotti validi come l'Omnivi Core e il Decus Respec, recensiti qualche mese fa, torniamo a proporvi un prodotto dell'azienda tedesca, ovvero un set di casse 2.1, le Speedlink Gravity Wave 2.1. Si tratta di un impianto stereo piuttosto tradizionale formato dal subwoofer e due satelliti collegabili tramite le classiche prese RCA. La potenza d'uscita reale è di 37 watt: non potentissimo ma comunque in grado di sonorizzare discretamente una stanza di medie dimensioni.

I materiali di cui è composto il sistema sono discreti: il subwoofer è in legno di bassa qualità, ma dal peso sufficiente a non farlo andare in giro per la stanza quando si prova ad esagerare con il volume. Non male anche la piedinatura dello stesso, e sufficiente è la plastica dei due satelliti caratterizzati da discrete finiture, in particolare gli accoppiamenti delle plastiche e le griglie che ricoprono medi e alti. Buona anche la griglia cromata frontale del subwoofer con il logo di Speedlink. Nello scasso posteriore si trovano tutti i collegamenti che corrispondono al cavo dell'alimentazione a quello dell'audio in entrata e in uscita verso il remoto che poi termina in un Jack da 3,5 millimetri.

L'impianto è quindi passivo e una volta collegato non viene visto come una periferica esterna. Sempre nella parte posteriore sono presenti due manopole, una della potenza d'uscita generale e una della potenza dei bassi che può quindi essere limitata a piacimento. Chiudono i controlli nella parte posteriore l'interruttore generale e quello dello standby che mette in pausa l'unità quando non percepisce suoni per un periodo di tempo prolungato, utile per limitarne il consumo energetico.

Ecco le Gravity Wave 2.1. il look non è male, soprattutto del subwoofer, anche se è destinato ad essere nascosto rispetto ai due satelliti.

L'installazione è molto semplice e in pochi minuti si connette il subwoofer direttamente alla presa dell'alimentazione, agganciandolo a sua volta ai due satelliti. Il cavo dei satelliti è lungo circa un metro e mezzo e permette un buon posizionamento anche se non si può esagerare con l'apertura delle casse: se avete un tavolo o un mobile di dimensioni particolarmente generose che fanno perdere spazio di manovra al cavo, potreste aver la necessità di acquistare una prolunga RCA a parte. Per una configurazione da PC da gioco su una normale postazione, la cavetteria è in ogni caso più che sufficiente a nascondere il subwoofer a terra e mettere a portata di mano un semplice remoto che controlla il volume ma funziona anche da prolunga in grado di ospitare un set di cuffie con microfono.

Collegandole si bypassa l'audio dell'impianto: è interessante notare che anche a sistema spento spento, eventuali cuffie collegate con microfono funzionano normalmente, evitandovi la necessità di accendere e spegnere in continuazione la periferica. E sarebbe un problema visto che, e questa è la più grossa lacuna a livello ergonomico di questo set di casse, sul remoto non è presente l'accensione o il controllo dello standby per chi vuole effettivamente spegnere le casse quando desidera.

Abbiamo usato le casse per una serie di test gaming e multimediali e il risultato è stato più che sufficiente: non siamo di fronte a un sistema dalla potenza devastante, visto che in fondo si tratta di soli 37 watt, ma è complessivamente ben distribuita e rende discretamente bene in ogni condizione d'utilizzo. Niente distorsioni per quanto riguarda il gaming con dialoghi ed esplosioni puliti e compatti: i medi sono discreti mentre gli alti mancano un po' di corposità anche alzando il volume. Trovando il giusto mix tra il volume d'uscita generale (70%) e quello dei bassi (70%) siamo riusciti a ottenere un buon compromesso e spingere a livelli notevoli le casse delle Gravity Wave 2.1 riuscendo a guardare sia film impegnativi come il primo Transformers, sia videogiochi altrettanto tosti come Prey o Battlefield 4.

Il remoto ha solo il controllo volume e gli ingressi per le cuffie. Un interruttore sarebbe stato molto comodo.

Un'altra prova interessante è stata quella di usare le casse per sonorizzare la nostra postazione di guida giocando a Forza Motorsport e Assetto Corsa: i bassi sono sicuramente l'aspetto meglio riuscito dell'impianto e non è difficile capire il perché, visto che il subwoofer è l'aspetto più curato del sistema e in grado di rendere al meglio nel range di frequenze. Abbiamo corso per quattro ore filate con i motori a tutto volume per tre giorni di seguito e l'impianto non ha fatto una piega, anche a volumi notevoli, segno che i materiali sono abbastanza buoni e la progettazione di buon livello.

Nel complesso, queste Gravity Wave 2.1 sono un discreto prodotto, pensato per cavarsela un po' in tutte le situazioni; la qualità audio di buon livello in ogni condizione riflette un approccio chiaramente mirato al rapporto qualità/prezzo, ed è in quest'ambito che la proposta di Speedlink si fa interessante visto che su Amazon si trova per cifre intorno ai cinquanta euro. Un cartellino più che adeguato per quello che offrono. Avessero avuto l'interruttore di spegnimento sul remoto sarebbero state praticamente inappuntabili, ma se volete sonorizzare la vostra postazione da gioco, avete pochi soldi da spendere e non ne potete più delle cuffie, queste Gravity Wave 2.1 di Speedlink sono una proposta tutto sommato onesta per chi vuole un'alternativa alle cuffie senza troppe pretese.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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