Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Splinter Cell 3D

Inizia la danza del riciclo.

A causa della goffa gestione della telecamera, quindi, anche un'operazione semplice come quella di prendere la mira per abbattere i propri bersagli si rivela essere un vero inferno, in particolar modo quando il gioco richiede di agire in fretta (cosa che accade in più di un'occasione).

Invece di pensare a un modo intelligente per sfruttare il touch screen, inoltre, i programmatori hanno preferito affidare allo schermo inferiore solo la gestione dell'equipaggiamento.

Per cercare di mascherare l'operazione "copia/incolla" i ragazzi del team di sviluppo hanno inserito giusto due o tre elementi di contorno che, ovviamente, non bastano a cancellare il senso di insoddisfazione che si prova quando si inizia una partita.

La prima novità riguarda il modo in cui il titolo comunica al giocatore alcune informazioni, ripreso direttamente da quanto abbiamo apprezzato nel recente Splinter Cell Conviction. Le scritte relative agli obiettivi o ad eventuali consigli forniti dal tutorial, infatti, vengono visualizzate direttamente sulle pareti delle ambientazioni, garantendo una presentazione funzionale e al tempo stesso molto coreografica.

Nella versione originale era possibile salvare in qualsiasi momento. Su 3DS ci si deve affidare ai classici checkpoint.

Un'altra caratteristica inedita riguarda l'inserimento di un nuovo visore utile per scovare gli elementi interattivi presenti nei livelli, mentre a chiudere il pacchetto delle novità troviamo la possibilità di controllare la telecamera ottica direttamente muovendo la console per sollecitarne l'accelerometro interno.

Dal punto di vista tecnico la resa globale non è delle peggiori, pur non sfruttando affatto le capacità dell'hardware Nintendo. L'uso del 3D appare convincente soprattutto durante gli spostamenti attraverso i passaggi più stretti, ma la voluta mancanza di illuminazione rende comunque difficile apprezzare al meglio l'effetto (soprattutto a causa degli inevitabili riflessi: anche in condizioni ottimali di illuminazione, infatti, abbiamo passato gran parte delle sessioni con Splinter Cell 3D ammirando le nostre fronti spaziose riflesse nello schermo superiore della console).

L'unico elemento che ci ha pienamente convinti è stato il doppiaggio, anche questo ripescato dal passato, che ci ha permesso di ascoltare ancora una volta la calda voce di Luca Ward impegnata a recitare superbamente le battute di Sam Fisher.

Se avete speso 259 euro per acquistare il Nintendo 3DS, quindi, è probabile che sulla console Nintendo vogliate giocare titoli inediti, pensati appositamente per la macchina che vi osserva nuova fiammante dalla sua base di ricarica. Splinter Cell 3D non appartiene purtroppo a questa categoria e, fra i giochi di lancio, è sicuramente uno dei meno convincenti.

4 / 10