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Star Wars: The Old Republic

Impossibile da vedere, il futuro è.

Sarà anche stato uno dei segreti peggio mantenuti nella recente storia videoludica, ma ciò non ha impedito a Lucas Arts di organizzare un grande evento per svelare a tutti il nuovo MMO di BioWare, Star Wars: The Old Republic. La compagnia ha invitato al quartier generale di San Francisco dozzine di giornalisti, molti dei quali partiti insieme a noi dall'Europa. Presenti ovviamente gran parte dei dirigenti EA, BioWare e di Lucas Arts, insieme ad una nutrita schiera di sceneggiatori, direttori creativi, programmatori e una moltitudine di PR. A dire il vero, l'unico assente sembra essere stato proprio George Lucas, il papà di tutte le galassie lontane lontane...

Nel corso della conferenza stampa è stato mostrato un trailer del gioco e un filmato relativo alla pre-produzione. Ci sono state le presentazioni di rito, una sessione di domande e risposte, interviste varie agli addetti ai lavori e un giro per il palazzo, compresa la possibilità di visitare negozi di gadget vari (la classica roba di Star Wars: costumi di Yoda per cani, cappelli alla Indiana Jones da cento dollari e scontrini con scritto: "Che la Forza sia con te".)

Potrebbe quindi sembrare che i suddetti giornalisti se ne siano andati con una profonda conoscenza del titolo in questione, e invece ad ogni domanda la risposta è stata alquanto vaga; spesso non c'è nemmeno stata una vera risposta. Sembra quindi che il progetto nasconda molte più cose di quanto i responsabili avessero voglia di discutere.

Ecco ad esempio una sfilza di tematiche "bannate" dalla conferenza: trama, combattimenti spaziali, numero di classi, durata dello sviluppo del gioco, numero di svilupppatori compresi nel progetto, esclusività su piattaforma PC, costo dell'abbonamento e data di rilascio. Una delle risposte migliori è stata: "Oggi non parleremo di nulla che abbia a che fare con lo spazio". Poveri noi...

Gli scenari sembrano dipinti a mano, proprio come accadeva nei vecchi film di una volta.

Scopo dell'evento, non è stato quindi rispondere ad eventuali domande della stampa, ma lanciare un breve e chiaro messaggio. Con Star Wars: The Old Republic, BioWare si sta impegnando a fare qualcosa di diverso. Questo titolo non è Star Wars Galaxies 2 e nemmeno Knights of the Old Republic 3. ( In realtà, secondo BioWare sarebbe Kotor 3,4,5 e oltre...) Alle canoniche feautres titpiche dei MMORPG, lo sviluppatore sta infatti tentando di affiancare strade del tutto inedite.

Ray Muzyka, co-fondatore di BioWare, ci spiega: "Siamo grandi fan dei Massive Multiplayer Online. Stiamo cercando di ottenere tutte le cose che rendono grande questo genere - esplorazione, progressione del personaggio, combattimenti, modalità PVP e tutte quelle cose che i fan più esperti si attendono."

Non sarebbe Star Wars senza strani robottoni colorati...

"A queste cose" continua Muzyka, "stiamo aggiungendo nuove opzioni e nuove caratteristiche. Le vostre scelte avranno un peso reale nel gioco e faranno scaturire conseguenze differenti. Vogliamo che voi sentiate queste differenze progredendo nel mondo di gioco."

Secondo Daniel Erickson, uno degli sceneggiatori del titolo, queste sono le premesse che differenzieranno davvero The Old Repubblic dagli altri esponenti del genere. "Per qualche ragione, quando la gente si avventura in un MMORPG, sente di poter trascurare la storia. Ovviamente, questa è una cosa che Bioware non ha mai fatto. Ecco perchè stiamo creando un MMO che, tra le altre cose, includa un arco narrativo importante e suggestivo."

La storia si colloca 300 anni dopo le vicende narrate in KOTOR, e 3000 anni prima della serie cinematografica. In seguito ad anni di guerre, la Vecchia Repubblica e il nuovo Impero dei Sith sono infine giunti ad una precaria tregua. Così precaria che verrà spezzata quasi subito all'avvio del gioco.

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Dario Tomaselli

Contributor

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