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StarCraft II: Legacy of the Void - Preview

La rivincita dei Protoss.

Finalmente il momento è arrivato: dopo oltre quattro anni dall'uscita del primo titolo della trilogia di Starcraft 2, Blizzard ha annunciato quello che sarà l'ultimo atto dell'epica saga che ha fatto sognare migliaia di persone sin dal suo esordio.

Un brand che ha segnato la storia degli RTS, e in un certo qual modo quella dell'intero mondo videoludico per PC, sta per raggiungere una più che degna (temporanea?) conclusione.

Alla BlizzCon infatti, oltre a nuovi titoli come Overwatch e succulente espansioni, vedi Goblins vs Gnomi per Hearthstone, sono stati svelati molti dettagli di StarCraft 2: Legacy of the Void.

Molti ci speravano, qualcuno ne era sicuro, ma in verità, tra Heroes of the Storm in rampa di lancio, e l'ennesima espansione di WoW, le paure ed i dubbi di dover aspettare un altro anno non erano così infondate.

Ecco una delle nuove missioni mostrate. Grafica nitida e stile ben definito come sempre.

I primi sospiri di sollievo per i numerosi fan della serie si erano già iniziati a sentire qualche giorno prima della BlizzCon, quando tramite i propri canali social, Blizzard aveva iniziato a rilasciare alcuni strani suoni che chiaramente andavano ricondotti a quell'universo popolato da Terran, Zerg e Protoss chiamato StarCraft.

Certamente, se le voci dell'annuncio ufficiale erano rimbalzate nell'ambiente, in pochi si aspettavano di ritrovarsi di fronte un gioco in fase così tanto avanzata, addirittura già giocabile, che potrebbe far presagire il rilascio di una versione Beta, o Alpha, nei prossimi mesi.

Andiamo con ordine, perché StarCraft 2: Legacy of the Void non è un titolo qualunque. Come molti dei giochi di Blizzard necessita di essere visto da più prospettive, e nel caso specifico ci sono almeno tre aspetti fondamentali da considerare: la trama, il single player e il multiplayer. Tre aspetti che sebbene siano collegati tra di sé, hanno in questa saga dei connotati molti particolari, che fanno sì che ci si possa appassionare al titolo anche solo per uno di questi.

Intanto un'ottima notizia: StarCraft 2: Legacy of the Void (già chiamato LoTV dai fan) sarà un titolo standalone, e quindi non avrà bisogno che nel pc di ognuno di noi sia installato uno dei due titoli che lo hanno preceduto. Grande notizia ed un ottima scelta per provare ad avvicinare al gioco nuovi appassionati, cosa che sarebbe difficilmente accaduta se fosse stato necessario possedere Wings of Liberty o Heart of the Swarm.

Riuscirà Legacy of the Void a riportare StarCraft 2 ai fasti iniziali dell'era degli eSport?

Dopo Terran e Zerg, questa volta i giocatori dovranno immedesimarsi nella nobile razza Protoss e andare così a scoprire la conclusione delle vicende di eroi del calibro di Jim Reynor e Kerrigan, mettendo la parole fine alla storia che Blizzard ha definito "un poema epico".

Al termine della seconda espansione, dopo la morte di Mengsk, la Regina delle Lame è consapevole di dover affrontare un'enorme minaccia, Amon, uno Xel'Naga rinnegato che come evidenziato nel trailer del titolo minaccia addirittura l'intero creato. E così, senza voler spoilerare niente, durante la campagna dovremo guidare leggende Protoss come Zeratul ed Artanis in un'epica guerra intergalattica volta a sventare il Vuoto che minaccia l'universo.

Se una delle poche critiche ricevute all'uscite della seconda espansione era stata quella di una campagna troppo "leggera", questa volta Blizzard sembra essere intenzionata a cambiare rotta e offrire un'esperienza single player assolutamente unica e ricca di atmosfera.

Il tutto, come già detto, è stato studiato affinché il giocatore riesca ad immedesimarsi il più possibile nei panni della razza a cui il titolo è dedicato, e cioè quella Protoss, o i Samurai dello Spazio per usare la stessa definizione degli sviluppatori.

Onore, rispetto, energia sacra e tecnologia all'avanguardia saranno quindi tutti aspetti che avranno un'importanza fondamentale nella trama in cui il giocatore verrà immerso nel corso delle varie missioni da affrontare.

La possibilità di andare a potenziare con ben tre tipologie differenti di evoluzione le proprie unità nel corso della campagna, e di modificare in svariate caratteristiche la propria astronave, la lancia di Adun, lasciano inoltre pensare che i numerosi fan della saga avranno certamente modo di giocare e rigiocare la modalità single player alla ricerca di combinazioni sempre migliori.

Ma se molte sono state le informazioni rilasciate riguardo la modalità per il singolo giocatore, certamente non sono state da meno quelle riguardanti il multiplayer.

Iniziamo con l'innovativa "modalità arconte", un co-op nel quale due giocatori controllano una singola base sfidando altri due giocatori. La modalità è stata utilizzata come dimostrazione delle nuove caratteristiche proprio alla BlizzCon, con una sfida tra 4 dei più famosi giocatori professionisti.

L'avamposto Protoss, dal quale pianificheremo le nostre scelte.

Gli incalliti della modalità più competitiva del gioco dovranno infatti essere pronti a rivedere molte delle loro strategie e dei loro schemi mentali.

Tante le nuove unità presentate per ogni razza, a partire dai Terran che disporranno del Cyclone, con un range incredibile e pronta a mettere nel mirino le unità avversarie più potenti, e l'Herc, unità estremamente efficace nell'assorbire danni difendendo il restante proprio esercito.

Non sono da meno gli Zerg, con il ritorno del tanto acclamato Lurker, che può colpire da sottoterra, ed il Ravager, un evoluzione della già famosa Blatta, fortissima contro le strutture e unità più statiche.

Una sola new entry invece per i Protoss: il Distruptor, una mina mobile estremamente letale al momento dell'esplosione, comunque non disperate perché si vocifera che ci sia dell'altro in cantiere per la razza che stavolta farà da protagonista.

Le novità comunque non finiscono qua, perché tante altre caratteristiche sono state modificate per le unità già presenti nel gioco proprio per dare nuova linfa a quello che, è giusto ricordarlo, è il titolo che di fatto ha fatto nascere il movimento dello sport elettronico nel mondo.

Le due nuove unità Terran, il Cyclone e l'Herc.

Anche per questo si è cercato di seguire quelle che erano le richieste del pubblico e dei giocatori professionisti, con cambiamenti nelle meccaniche di gioco che dovrebbero portare a partite più brevi e a un'azione più frenetica, al fine di offrire uno show certamente più godibile.

Come se non bastasse è stato anche annunciato che direttamente dal client di gioco sarà possibile partecipare a dei tornei organizzati quotidianamente senza doversi appoggiare a piattaforme o portali esterni.

Insomma, sembrano esserci tutte le premesse per un nuovo titolo che riesca a soddisfare le esigenze sia di chi cerca una degna conclusione a una storia iniziata nel lontano 1998, sia per chi spera che con queste "rivoluzioni" StarCraft torni a brillare nella scena degli eSport come gli compete.

Non ci resta che attendere.

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Alessandro Vasarri

Contributor

Da sempre appassionato di videogiochi, Alessandro è conosciuto nell'ambito dello sport elettronico grazie a Vasacast, per molti anni portale di riferimento di StarCraft in Italia e di cui è stato il fondatore.

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