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SteelSeries Rival 700 - recensione

Da oggi i mouse non sono più solo sensori e pulsanti.

Eurogamer.it - Raccomandato medaglia
SteelSeries aggiunge una nuova dimensione ai mouse da gaming. Razer e Logitech seguiranno a ruota?

Nota: a partire da oggi le recensioni hardware di Eurogamer.it non presenteranno più il voto come per i videogiochi (che continueranno invece ad averli) ma si limiteranno ad assegnare i bollini qualità "Raccomandato" o "Essenziale" ai prodotti capaci di spiccare sulla massa per capacità innovativa, caratteristiche complessive o il rapporto qualità/prezzo. Il bollino sarà l'eccezione e non la regola e molto spesso potrete imbattervi in recensioni più che positive anche senza la raccomandazione specifica. Mai come in questo caso quindi, buona lettura!

A cavallo tra il 2014 e il 2015 l'arrivo di SteelSeries tra le pagine di Eurogamer.it è stato salutato con soddisfazione dagli appassionati di periferiche PC: i prodotti dell'azienda danese sono da sempre di alto livello e il fatto che SteelSeries sponsorizzi molti team di E-Sport è la conferma di come il fenomeno sia in crescita ed affermato. In quel di Copenaghen sanno sicuramente come progettare periferiche per il gaming PC e l'ultimo esemplare in ordine di tempo del suo catalogo mouse, lo SteelSeries Rival 700, è sicuramente uno dei migliori esempi di questa filosofia.

Il Rival 700 è un mouse che a una prima occhiata sembra essere piuttosto ordinario e invece, come nella tradizione SteelSeries è un concentrato di tecnologia che per essere sfruttato al massimo richiede l'installazione del software proprietario, l'Engine capace di pilotare tutte le periferiche di questo brand in simultanea per quanto riguarda l'estetica dell'illuminazione ma soprattutto le singole funzionalità nel dettaglio.

Della qualità costruttiva e dei contenuti della confezione, oltre alla modularità del mouse stesso, abbiamo parlato in abbondanza in occasione dell'unboxing: buoni materiali, intercambiabilità di sensore, cavo di connessione e della cover sono i tratti emersi nel video che vedete qui sotto, oltre alla possibilità di personalizzare il nome sul gommino nella parte posteriore usando una qualsiasi stampante 3D. Il Rival 700 è chiaramente un mouse di fascia alta pensato per chi vuole estrarre il meglio da un prodotto che già fuori dalla scatola viene venduto con ottime specifiche tecniche, e che all'occorrenza si può personalizzare ulteriormente.

Il nostro unboxing del Rival 700 di SteelSeries.Guarda su YouTube

Il Rival 700 è un classico mouse per destrorsi caratterizzato dalla pulsanteria standard nella parte superiore con due tasti principali, rotella e tasto per la sensibilità al volo capace di ciclare tra due profili preimpostati. Nella parte sinistra si trovano tre tasti funzione e un piccolo schermo OLED programmabile per inviare al giocatore delle informazioni in tempo reale sullo status di una partita di un gioco supportato ufficialmente: (Dota 2, CounterStrike: Global Offensive e Minecraft) oppure caricare immagini personalizzate a solo scopo ornamentale.

I tre tasti sul lato sinistro sono ergonomicamente facili da raggiungere e ben posizionati per favorire al massimo la memoria tattile del pollice: il clic che emettono è facilmente percettibile senza dover muovere eccessivamente il pollice che appoggia su una superfice gommata antiscivolo, così come anulare e mignolo. Non abbiamo avuto dettagli del modello di tasti installati ma sono certificati da SteelSeries per 30 milioni di attivazioni, l'affidabilità sembra più che buona.Spostandoci sul fronte delle prestazioni, il sensore stock è il PixArt PMW3360, ma i giocatori più accaniti possono, spendendo 29 euro in più sullo store ufficiale, dotarsi del Laser 9800 Module caratterizzato da una tecnologia differente.

Le specifiche del sensore ottico standard sono superiori rispetto a quello laser che tuttavia ha una resa migliore su superfici diverse, quando quello ottico può andare in difficoltà, in particolare quelle trasparenti o porose. Nel box qui a lato potete vedere sintetizzate le specifiche tecniche che sono eccellenti già nella versione di serie grazie a un CPI che può arrivare a 16000, una frequenza di polling da 1GHz, e soprattutto, come si può notare nella schermata di configurazione dello SteelSeries Engine, la possibilità di modificare a piacimento accelerazione e decelerazionee pooling, impostazioni piuttosto comuni a quasi tutti i mouse della gamma Rival.

L'impostazione dei profili di sensibilità è facilissima è già a 2000 CPI la velocità è già eccessiva per la stragrande maggioranza dei giocatori di fascia media: la possibilità di arrivare fino a 16000 lavorando su accelerazione e decelerazione rende impossibile mancare il setup che meglio si adatta alle proprie caratteristiche. Il tasto della sensibilità permette di ciclare solo tra due profili e questo è forse l'unico limite di questo mouse rispetto ad altri puntatori che in genere permettono di ciclare tra tre o quattro profili di sensibilità preimpostati.

Forma piuttosto comune per il Rival 700 di SteelSeries.

La decina di ore spese su Battlefield 4, Quake Live e Starcraft 2 confermanol'eccellente precisione e configurabilità del Rival 700: ma oltre ad essere un mouse ottimo in termini di precisione e comodità d'uso, dove questo mouse spicca è sul fronte delle informazioni supplementari che, previa un'attenta configurazione, può fornire al giocatore, come non abbiamo visto in altri prodotti di questo genere, almeno finora.

Il feedback tattile è infatti una feature che sicuramente verrà adottata in futuro anche dalla concorrenza nei suoi prodotti di alta gamma, ma che per il momento è ad esclusivo appannaggio dell'azienda danese. All'interno del mouse è infatti inserito un device di vibrazione concettualmente simile a quello dei joypad ma progettato per generare impulsi solo dal basso verso l'alto e non anche nelle quattro direzioni per non disturbare il movimento del mouse stesso. La massima intensità raggiungibile non èparagonabile a quella della vibrazione di un pad e quindi questa difficilmente potrebbe condizionare la mira a meno di non effettuarne un uso errato.

Il dispositivo di vibrazione può essere configurato essenzialmente in due modi: il primo è quello di associare un effetto di vibrazione all'attivazione immediata di un'azione come può essere un'arma: in quel caso, il feedback tattile viene percepito al clic di un tasto del mouse o della tastiera e funziona sulla stessa falsariga della vibrazione di un DualShock o di un Controller Microsoft. Può piacere o dare fastidio, ma si tratta sicuramente di una novità gradita che in determinati titoli non competitivi, come per esempio i survival horror, può aggiungere una dimensione in più al coinvolgimento dei giocatori PC.

L'aspetto tattico più importante di questa funzionalità riguarda tuttavia l'attivazione di un determinato effetto tattile allo scadere di un conto alla rovescia. Un sistema di assistenza al giocatore molto utile nel multiplayer competitivo: si possono infatticonfigurare più temporizzazioni in base alla pressione di un tasto della tastiera o del mouse per ottenere due vantaggi ben precisi. Il primo è il calcolo del tempo di un cooldown di un'abilità in un MMO o in uno strategico.

Le innovazioni sono chiaramente sotto il cofano come lo schermo Oled, il feedback tattile e il sensore intercambiabile.

Il giocatore deve impostare il tasto di lancio dell'abilità che contemporaneamente attiva il countdown per il tempo necessario all'abilità stessa a ricaricarsi. Ad esempio in World of Warcraft, si può bindare il tasto F per lanciare unincantesimo di cura: alla sua pressione il gioco esegue l'abilità, mentre il mouse effettua in autonomia il conto alla rovescia (impostato dal giocatore) e quando questo scade e la skill torna disponibile, si viene avvertiti da uno tra i numerosi tipi d'impulso che il dispositivo interno al mouse può inviare alla mano del giocatore.

Un clic singolo, doppio o triplo, una vibrazione corta o lunga, un ticchettio e altri impulsi diversi permettono di diversificare e imparare a memoria, in base al feedback ricevuto, quale abilità è tornata disponibile. Come potete immaginare, nei MMO e negli strategici questa feature è una vera e propria manna dal cielo per chi, giocando ad alti livelli, doveva districarsi tra tempi di attivazione, produzione di unità o disponibilità di armi o abilità.

Altrettanto utile è la variante relativa al calcolo del respawn di un oggetto come può essere l'armatura o l'energia in uno sparatutto come Quake Live. In questo caso, l'attivazione del conto alla rovescia va associata a un tasto diverso da quello delle armi, magari configurando l'attivazione del feedback 4-5 secondi prima del respawn per presentarsi belli freschi all'appuntamento con l'armatura rossa, un globo di energia, il rocket launcher o il caro vecchio Quad Damage. In questo caso, il vantaggio tattico che un mouse del genere dà rispetto a chi deve contare mentalmente i tempi mentre combatte è enorme e per questo motivo non dubitiamo cheLogitech, Razer e altri produttori si accoderanno molto rapidamente nel proporre soluzioni simili nel loro catalogo.

Oltre al feedback tattile, nel menu di configurazione dello SteelSeries Engine sono presenti tutte le consuete funzioni di assegnazione della pulsanteria, la modifica degli effetti colore della retroilluminazione della rotella e dell'illuminazione del logo nella parte superiore, che per i titoli supportati possono essere programmati per indicare valori come le munizioni residue, il livello di energia e così via. La loro utilità è minore visto che per osservarli occorre staccare gli occhi all'azione di gioco e il palmo della mano copre la fonte di colore principale; si confermano in ogni caso utili in situazioni meno competitive e in collaborazione con lo schermo OLED e il sistema tattile, rendono questo mouse incredibilmente "comunicativo".

Quattro viti, un incastro e il gioco è fatto.

Si confermano infine tutte le funzionalità standard del sistema d'illuminazione con la colorazione che può assumere infinite combinazioni da usare singolarmente o, nel caso si possiedano altre periferiche SteelSeries retroilluminate, in combinazione con cuffie, tastiere e così via. Notevole e flessibile è anche il sistema di creazione delle macro che permette di impostare un numero molto altro di comandi concatenati per giocare con determinati picchiaduro o anche per lavorare più efficacemente.

Tutte le impostazioni del giocatore possono essere configurate specificamente per cinque profili (uno di default e quattro personalizzabili) che possono essere assegnati direttamente a un gioco qualsiasi di propria scelta, salvati nella eprom del mouse e ricopiati con un semplice drag & drop su un qualsiasi altro PC a cui collegherete il mouse, previa nstallazione dell'ultima versione dello SteelSeries Engine. Molto utile per chi partecipa a tornei ufficiali o anche Lan Party in cui non ci si può portare da casa il proprio PC da gioco.

Sul fronte dell'ergonomia, SteelSeries ha puntato a cercare di soddisfare un po' tutti i palati, con la classica preferenza per i palmgripper: la dimensione del dorso permette di accomodare agevolemente il palmo di una mano di medie dimensioni, mentre il peso ridotto di 134 grammi lo rende assolutamente maneggevole anche da parte dei giocatori di fino che prediligono un'impugnatura di tipofingertip. Essendo il Rival 700 abbastanza compatto, se avete mani grandi, potreste invece avere qualche difficoltà a trovare la giusta posizione nell'inarcare le dita per chi adotta la presa clawgrip.

Come da tradizione, SteelSeries punta tutto sulla sofisticazione della combinazione tra hardware e software e anche in questo caso possiamo dire che il risultato finale è molto soddisfacente. Per quanto riguarda le feature classiche e le prestazioni di tasti e puntatore, siamo di fronte al livello qualitativo che ci si aspetta da un mouse da cento euro qual è questo Rival 700. Ottime anche le possibilità in termini di intercambiabilità del sensore, della cover e del cavo e carina la funzionalità dello schermo Oled, anche se per la posizione in cui si trova e per come rischia di distrarre dall'azione a schermo, si tratta di una di una feature più estetica che altro.

La schermata di configurazione principale: le possibilità offerte dal sistema di configurazione del sistema di feedback tattile sono eccellenti.

La vera star dello spettacolo si conferma quindi il feedback tattile che, per i vantaggi apportati al gaming competitivo, presto diventerà sicuramente uno standard a cui Razer, Logitech e gli altri produttori di punta del settore dovranno giocoforza adattarsi. Fino ad allora, escludendo i mouse caratterizzati da uno spropositato numero di tasti funzione e profili di sensibilità, quest'offerta di SteelSeries ha tutte le carte in regola per diventare una delle più interessanti innovazioni nell'ambito dell'hardware gaming per PC da molto tempo a questa parte che vi consigliamo di prendere in considerazione se state per pensionare il vostro vecchio puntatore.