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Storm - review

A metà tra un puzzle game e un'esperienza new age.

Nell'era delle serie infinite dai seguiti tutti uguali, noi gamer non facciamo altro che chiedere a gran voce lo sviluppo di giochi "diversi". Be', eccocene servito uno: Storm è un puzzle game assolutamente sui generis, sia per il suo stile pacato e rilassato, sia per la finalità del gameplay, che è... aiutare la natura a proliferare.

In questo gioco dovremo infatti controllare gli agenti atmosferici come vento, pioggia, fulmini e altro ancora, il tutto con l'unico obiettivo di guidare il seme staccatosi da un albero verso nuove zone di terreno fertile, così che possa germinare e che la natura possa compiere il suo ciclo.

Una premessa curiosa, per un puzzle game in cui a farla da padrone sono le dinamiche fisiche collegate ai vari elementi. Il gioco è suddiviso in 4 differenti stagioni (ovviamente primavera, estate, autunno e inverno), ognuna delle quali offre una dozzina di livelli diversi da affrontare.

Nei livelli troveremo ostacoli di vario tipo, ma anche elementi di aiuto, come queste bolle che fungeranno da “ascensore” per raggiungere le zone più elevate.

Noi interagiremo con l'ambiente circostante spostando un semplice puntatore su schermo, che (a seconda dei tasti premuti) ci darà la possibilità di controllare gli agenti atmosferici. Potremo ad esempio far spirare una leggera brezza, scegliendone l'orientamento, oppure scegliere di scatenare un rapido temporale in una zona precisa, o ancora scagliare fulmini e così via. Il tutto con l'obiettivo di "spingere" il seme del nostro albero verso la sua destinazione.

"Interagiremo con l'ambiente circostante spostando un semplice puntatore su schermo"

Ovviamente il vento si limiterà a farlo rotolare in una direzione piuttosto che in un'altra, mentre la pioggia sarà utilizzata per spingerlo e farlo galleggiare, per superare magari conche profonde. Il fulmine scuoterà invece il terreno per farlo saltare, oppure sarà in grado di distruggere semplici ostacoli, e così via.

Ogni tipo di elemento avrà un numero di "cariche" da poter utilizzare, al termine delle quali dovremo attendere che la forza della natura si ripristini prima di utilizzarle di nuovo. Nel corso del livello potremo comunque raccogliere dei "power-up" che aumenteranno il numero di cariche a nostra disposizione, una caratteristica che sarà indispensabile nei livelli più complessi, in cui saranno richieste "combo" di vari poteri per superare gli ostacoli.

I livelli a tema estivo hanno un diverso impatto grafico e presentano elementi unici, come ad esempio le erbacce secche da incendiare.

La nostra avventura comincerà in una rilassante atmosfera primaverile, fatta di livelli dall'aspetto rigoglioso e piuttosto semplici, ma presto il sopraggiungere dell'estate porterà nuove sfide da risolvere. Le stagioni sono infatti contraddistinte da elementi di gameplay diversi: sotto il sole afoso dei mesi estivi troveremo ad esempio zone di erbe secche che potremo incendiare con i nostri fulmini (ottenendo una serie di effetti diversi sulla progressione nel livello) e magari successivamente "spegnere" con un bel temporale... a patto di avere il potere relativo.

"La nostra avventura comincerà in una rilassante atmosfera primaverile"

Il tutto è sottolineato da un aspetto grafico molto semplice e soprattutto da una colonna sonora in stile puramente "new age", rilassante e adatta al tema trattato. A livello di produzione, comunque, Storm è davvero ridotto ai minimi termini: probabilmente si poteva osare qualcosa di più in senso artistico per un titolo così particolare. Inoltre, alcune scelte grafiche sono discutibili: gli sfondi risultano ad esempio leggermente confusi e non lasciano sempre capire con chiarezza quali elementi sono interattivi e quali invece sono in secondo piano. Nel complesso, però, l'aspetto estetico svolge sufficientemente la sua funzione.

Il gameplay è gestito da un motore fisico semplice ma efficace, che dà all'intero titolo quel margine d'imprevedibilità in un certo senso ambivalente: è bello che ogni partita sia completamente diversa dalle altre ma è innegabile che a volte si rischi un minimo di frustrazione, ad esempio quando le interazioni fisiche tra i vari elementi non si comportano come atteso, e specialmente nelle situazioni (non rare) in cui è necessario realizzare un'azione veramente con il bilancino per riuscire a completare il livello.

Alcuni livelli non lasciano percepire a colpo d'occhio quali elementi sono in primo piano e quali sullo sfondo, generando a volte un po' di confusione.

Per non rovinare l'atmosfera "rilassata" del gioco, gli sviluppatori hanno comunque incluso una funzione che ci consente di saltare i livelli ritenuti troppo difficili, proseguendo dunque senza il rischio di rimanere bloccati. Anche grazie a questa difficoltà certamente non punitiva, Storm può essere completato in un tempo relativamente breve (circa 4-5 ore di gameplay, a seconda della vostra abilità e... fretta!), al termine del quale vi resterà comunque da affrontare una gradevole modalità "time attack".

Nel complesso, Storm non è senz'altro una mega-produzione imperdibile o un gioco che segnerà la vostra vita di gamer ma se anche voi siete stufi di azione iper-veloce, violenza e videogiochi dal tono sempre più drammatico, qui potrete trovare una netta rottura con tutto ciò, assaporando un'esperienza rilassante sia dal punto di vista audio/visivo che da quello del gameplay.

7 / 10

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Storm

PS3, Xbox 360, PC

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Luca Signorini

Contributor

Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.

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