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Sunset Overdrive, un'apocalisse sotto anfetamine - preview

Gli anni '80 sono tornati.

Colonia - Magari alcuni di voi all'epoca non c'erano, e anche chi vi scrive era abbastanza piccolo, ma tra gli anni '80 e '90 si affermò questa sorta di linguaggio comunicativo basato su gente vestita fluo e vagamente ridicola che scimmiottava parte della cultura surfer/skater con linguaggio da supergiovane e pose da "yeah, cool, supermegafigo".

Ecco, l'impressione avuta seguendo il cammino che porterà Sunset Overdrive alla sua uscita sugli scaffali, o insieme a una Xbox One bianca, è che gli sviluppatori abbiano voluto recuperare questa filosofia da sport estremi e declinarla secondo uno stile più moderno, conservando un approccio ironico e rilassato alla vita, anche se intorno a te le persone sono diventate mostri orribili a causa di una bevanda energetica, e inserendo mosse acrobatiche prive di senso come le camminate sui muri o lo scivolare su una ringhiera di metallo con degli anfibi, indossando un gonnellino hawaiano e un colbacco, mentre si sparano vinili contro una bestia tutta zanne e artigli.

D'altronde il bello di non avere limiti creativi è che tutto ciò che hai in mente può finire nel tuo gioco, e difficilmente qualcuno avrà qualcosa da ridere, soprattutto se ti chiami Insomniac. Ecco dunque che nella presentazione di Sunset Overdrive che abbiamo avuto modo di vedere nelle salette private di Microsoft ci è stata presentata una delle fazioni che incontreremo durante il gioco: i Troop Bushido.

Questi simpaticoni non sono altro che normalissimi scout che durante la fatidica notte in cui le persone hanno bevuto il fatidico energy drink si sono rifugiati in un museo sulla cultura orientale, incentrando la loro sopravvivenza su un rigido codice samurai, mescolato con l'etica degli scout. Insomma, gente con un palo infilato bene bene nel didietro che prende male ogni tipo di trasgressione alle regole.

L'azione è sempre intensissima in ogni momento.

La demo che abbiamo visto mostrava il nostro alter ego, una tizia vestita come se si fosse gettata in un armadio cosparsa di colla, chiacchierare col capo dei Troop Bushido, il quale in cambio del proprio aiuto le chiedeva di trovare una spada particolare.

Ovviamente, data la caratura del gioco, visto che la spada non si trovava, la nostra eroina l'ha forgiata rubando in giro del metallo, sciogliendolo su una ventola di raffreddamento di una centrale nucleare e martellandolo con salti di almeno trenta metri, per poi raffreddarla in una piscina.

Nel frattempo la signorina ha anche avuto modo di incontrare alcune nuove varietà di mostri presentati a questa Gamescom, come un bestione con montato un cassonetto sulla schiena che lancia mostri più piccoli, dei droidi armati di spade laser e in grado di lanciare devastanti attacchi d'artiglieria e mostri in grado di creare spuntoni di ghiaccio con cui interrompere o rallentare il vostro continuo saltellare.

Sì perché il fulcro di Sunset Overdrive, oltre al suo stile ironico e ha una visione artistica coloratissima e fumettosa, è il suo gameplay frenetico che vi imporrà di affrontare il gioco non come fosse un normale TPS, ma come se doveste giocare a Gears of War su uno skateboard.

Ogni elemento dell'ambiente può infatti essere usato per scivolare o rimbalzare e più concatenerete salti e acrobazie uccidendo i nemici, più Punti Stile accumulerete, più male faranno le vostre armi.

Armi che, ovviamente, sono prive di ogni barlume di serietà, visto che andiamo dagli orsacchiotti esplosivi al lancia taniche di propano, passando per i fuochi d'artificio cinesi e il già citato lancia-vinili.

Ogni arma inoltre può essere modificate con degli AMP, che altro non sono che dei perk in grado di aumentare il danno, rallentare i nemici e così via. Questi AMP si ottengono col denaro che raccoglierete uccidendo i nemici o completando le missioni. Ma se non volete impiegare i vostri risparmi sugli AMP potete sempre sbloccare nuove armi o comprare nuovi vestiti.

Insomniac spinge infatti molto sulla possibilità di poter essere chiunque vogliate, senza limitazioni di razza, sesso o vestiario, l'importante è che affrontiate la fine del mondo con un bel sorriso e un vestito assurdo.

Ed eccola qua, l'Xbox One bianca del bundle.

Microsoft sembra credere molto in questo Sunset Overdrive, tanto da lanciarlo perfino col bundle di una console bianca creata ad hoc, tuttavia, pur riconoscendo al gioco uno stile grafico fuori dai canoni non possiamo non avere alcune perplessità.

Certo, abbiamo di fronte un titolo che sfugge dalla serietà e dal grigiore (soprattutto cromatico) che sembra aver attanagliato gran parte dell'industria, e cerca una via nuova per farvi divertire, tuttavia ci viene il dubbio che questo continuo grindare, camminare sui muri e sparare alla lunga possa diventare vagamente monotono.

Da questo punto di vista la parte da leone la farà senza dubbio la storia. Se Sunset Overdrive saprà stimolarvi con missioni assurde, battute divertenti e situazioni fuori dal comune, allora potrebbe rivelarsi un titolo molto interessante. Altrimenti abbiamo il sospetto che potrebbe annoiarvi come una divertentissima barzelletta ripetuta di continuo.