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Supreme Commander 2

La difficile strada verso il rinnovamento.

Il pericolo sarà ancora più alto se questa follia si estenderà alle unità. Gli Experimentals, super unità del primo SupCom, avranno molto più spazio questa volta, aumentando sia in numero sia in disponibilità. Gli Experimentals minori sono più piccoli ma non meno folli e possono essere messi in campo nelle prime fasi del gioco, grazie anche all'opzione che permetterà di gettarli nella mischia ancora prima che siano completati, col rischio di vederli distrutte prematuramente.

L'idea è che non si tratterà più di un gioco dove carri armati indistinguibili tra loro si affronteranno da grandi distanze, ma piuttosto di un'esperienza dove colossi robotici si scontreranno sul campo di battaglia. Ci saranno 27 Experimentals in tutto, di cui solo alcuni sono stati mostrati fino a questo momento: un enorme UFO, una macchina in grado di costruire rapidamente eserciti e disporli uno per uno in località distanti, l'Illuminate Space Temple (un teletrasporto) e il Cybranasaurus Rex. O il “grande dinosauro sanguinario”, come probabilmente finirete per chiamarlo.

SupCom è stato un gioco basato su un mondo di freddo metallo, quindi l'apparizione improvvisa di qualcosa di organico (per quanto integrato da numerosi impianti robotici), è piuttosto interessante. Il mondo meccanico prende vita, alla fine, e questo è il tipo di personalità che i programmatori stanno cercando di dare a SupCom 2 per lasciarsi alle spalle il primo gioco.

Supreme Commander ha il pregio di rendere facile la gestione di armate numerose come quelle che vedete qui raffigurate.

C'è anche un po' più di autonomia ora, cosa che potrebbe tornare piuttosto utile. Invece di rimanere seduti aspettando gli ordini, i vostri attivissimi Droni-Ingegneri possono ora organizzare pattuglie, collezionando per esempio oggetti e metalli sparsi nella zona con cui riparare qualsiasi unità alleata gli passi vicino. Tutto questo dona al gioco una vita diversa, riducendo al tempo stesso il numero di dettagli da tenere sotto controllo nel mezzo della battaglia. È uno dei tanti piccoli cambiamenti pensati per rendere il prodotto più accessibile, in modo da permettere ai giocatori di concentrarsi sulla strategia generale piuttosto che distrarsi con le piccole faccende.

Alcuni staranno mugugnando preoccupati, ma il punto è che SupCom è sempre stato legato alla guerra massiva: essere più liberi di lanciare il proprio grande esercito contro un'altra fazione altrettanto massiccia, può solo diventare più intenso. Tutto questo è supportato da un motore completamente nuovo (anche se in generale si nota un pizzico di Demigod), quindi la grafica grezza del primo SupCom lascia il campo a qualcosa di più gradevole, quasi cartoonesco.

Rapido ma più personale. Complicato ma più accessibile. Più grande ma più piccolo. Supreme Commander 2 potrebbe rappresentare una svolta importante per i giochi strategici, ma una cosa è certa: non ha intrapreso una strada facile.

Supreme Commander 2 uscirà per PC e Xbox 360 la prossima primavera.