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The Elder Scrolls Online - prova

Skyrim all'ennesima potenza.

Colonia - Portare il mondo di Elder Scrolls su internet è un'impresa più complessa del previsto. Da un lato hai una fortissima base di fan che adorano il gioco e lo seguono da anni, dall'altra hai la medesima base di fan che non ti perdonerebbe nessuno sgarro rispetto a quanto ha imparato ad apprezzare nel corso degli anni. Per non parlare dei patiti di MMO, che sono forse tra i più esigenti nel variegato mondo dei giocatori, sia online che offline.

Eppure eccoci qua a valutare The Elder Scrolls Online, nuova coraggiosa mossa di Bethesda e Zenimax, che si appresta a inoltrarsi nella pericolosa terra dei giochi di ruolo online.

Perché pericolosa? Beh perché in tanti hanno fallito prima di loro, perché quello degli MMO è un terreno ricco di pericoli in cui basta poco per trasformare un progetto interessante in un rovinoso fallimento, soprattutto quando decidi di finanziarti con gli abbonamenti (12,99 euro non sono pochi), invece che scegliere la via del free-to-play, che va tanto di moda in questi giorni.

Se pensate che Elder Scrolls Online significhi solo ambientazioni montane dovrete ricredervi.

Il primo impatto col gioco è tipico del mondo di Elder Scrolls, si sceglie un razza, una classe, ci si ritrova in una situazione quasi del tutto sconosciuta e si viene mandati a compire missioni più o meno complesse.

"Il primo impatto col gioco è tipico del mondo di Elder Scrolls, con scelta di razza e classe"

Per quanto riguarda le razze sono nove, ognuna con dei tratti razziali che ne influenzano il gameplay, come l'abilità degli elfi oscuri nell'usare un'arma per mano. Le classi disponibili al momento sono invece quattro: Night Blade, Sorcerer, Dragon Knight e Templar, che rispecchiano più o meno i template del rogue, del mago, del guerriero dps e del tank.

È giusto notare tuttavia che ESO si differenzia dai suoi concorrenti proprio per la totale libertà lasciata al giocatore nel forgiare il suo alter ego, le classi sono infatti una scelta che influenza solo tre skills sulle decine disponibili all'interno del gioco.

Salendo di livello sarà sempre bene girare in gruppo, non si sa mai chi potreste incontrare.

Nessuno vi vieta di creare un mago che usa due pugnali come un rogue o un tank che ogni tanto usa un bastone magico per colpire a distanza, la libertà nella creazione del personaggio è totale, ma ovviamente scegliere una classe legate al proprio stile di gioco rende le cose più semplici.

"La scelta della classe influenzerà solo tre skill sulle decine disponibili"

Una volta creato il nostro personaggio è il momento di entrare nel mondo di gioco. La prima impressione è quella di trovarsi in una sorta di Skyrim molto in cui il dettaglio grafico è stato leggermente scalato verso il basso, ma più passa il tempo di gioco più ci si rende conto che l'ambiente va ben oltre le dimensioni di Skyrim per includere un mondo vasto e complesso in cui ci sono centinaia di cose da fare, missioni da compiere e posti da esplorare.

La maggior parte delle quest di Elder Scrolls Online infatti non vi arriveranno andando in città e parlando con tutti quelli che hanno bisogno del vostro aiuto, come spesso accade negli MMO, ma esplorando il mondo di gioco e scoprendo il cacciatore che ha bisogno del vostro aiuto, la ragazza che non trova più il suo amato sperduto nella caverna, il figlio che non sa che fine ha fatto il padre e così via. La casualità e la serendipità sono l'anima di Elder Scrolls Online, così come un sistema di combattimento che non si era mai visto nel mondo degli MMO.

Tutte le razze del mondo di Elder Scrolls saranno presenti nel gioco, e ovviamente alcune saranno più adatte di altre per i vostri scopi.

Prima di parlarne, una precisazione importante per i fan della serie: sì, si può giocare in prima persona, tuttavia l'impressione che si ha menando i fendenti è che il tutto sia molto meno "fisico" dei giochi precedenti, anche se decisamente più attivo della media dei giochi di ruolo online.

"La casualità e la serendipità sono l'anima di Elder Scrolls Online"

Il sistema di combattimento è infatti ricalcato quasi del tutto dagli altri titoli della serie: abbiamo due mani a nostra disposizione, che possiamo equipaggiare con armi, scudi, bastoni o bacchette magiche e una serie di colpi speciali che avremo acquistato spendendo i punti abilità ottenuti con l'avanzare di livello.

In Elder Scrolls Online non ci sono attacchi automatici, macro o altri stili di combattimento "sedentari", bisogna muoversi, schivare, parare e contrattaccare, esattamente come in Skyrim, e alla base di tutto c'è la stamina.

Oltre a salute e magicka, ovvero il mana, c'è anche un indicatore dedicato alla stamina, una risorsa che consumeremo ogni volta che vorremo fare uno scatto, parare un colpo o menare un fendente particolarmente potente.

"Si può giocare in prima persona ma si ha l'impressione così sia tutto molto meno 'fisico' dei giochi precedenti"

Saper gestire la stamina significa sapere gestire gli scontri, visto che una parata fatta al momento giusto, e il relativo contrattacco, possono stordire un nemico abbastanza da causargli il danno necessario per ucciderlo.

Un sistema di combattimento così attivo è senza dubbio una piacevole diversione rispetto alla media dei giochi di ruolo online, resta da capire come tutto questo si tramuterà in un'esperienza divertente quando le tre fazioni del gioco si scontreranno nel PVP, ma sotto questo punto di vista possiamo dire di essere in buone mani.

Come in ogni Elder Scrolls che si rispetti, i pericoli e i premi più grandi vi aspettano nei dungeon.

A gestire la parte PVP c'è infatti un team di persone che si sono fatte le ossa con Dark Age of Camelot, tutt'ora uno dei titoli più apprezzati per quanto riguarda la gestione degli scontri tra giocatori e tra i vari reami di gioco.

"A gestire la parte PVP c'è un team di persone che si è fatto le ossa con Dark Age of Camelot"

Se a questo sommiamo un gameplay particolarmente dinamico, il risultato non può che essere una vera e propria mischia medievale in cui solo i più coraggiosi, o incoscienti, stanno nelle prime linee, e in cui sarà molto difficile capire cosa sta succedendo.

Dal punto di vista della meccanica delle quest, The Elder Scrolls Online propone sia le buone vecchie "uccidi tot mostri di questo tipo" sia quest più strutturate in cui si devono cercare determinati indizi, scoprire dove si trova una particolare creatura o recuperare un certo numero di oggetti.

E c'è chi si preoccupa di incontrarci i coccodrilli, nei fiumi.

In molti casi si tratta semplicemente di andare in un posto e parlare con qualcuno, uccidendo tutti quelli che s'incontrano per strada, insomma, niente di nuovo sotto il sole, però almeno sono tutte chiaramente indicate sia sulla mappa che sulla bussola dell'hud.

"Siamo rimasti impressionati dalla vastità di Elder Scrolls Online"

Un fattore interessante delle quest, soprattutto quando svolte con altre persone, è che possono prendere strade completamente diverse, e portare a esiti totalmente differenti rispetto agli altri giocatori, anche se si è in gruppo con un amico, tanto da generare situazioni paradossali in cui voi state parlando con una persona e il vostro amico con quella che l'ha uccisa qualche minuto prima, senza ovviamente che nessuno veda cosa fa l'altro, un po' come già accade con certe quest di WoW.

In definitiva siamo rimasti impressionati dalla vastità di Elder Scrolls Online, un universo che promettere di essere veramente immenso da esplorare, con centinaia di incarichi da portare a termine, senza considerare le prospettive del PVP.

Il feeling è quello di The Elder Scrolls, ma funzionerà online?

Resta da capire se Zenimax riuscirà a creare contenuti in grado di mantenere viva l'attenzione dei giocatori per oltre le 150 ore di gioco previste per completare ogni specializzazione del gioco, se le ambientazioni avranno il carisma necessario e se i soldi richiesti mensilmente per giocare saranno giudicati adeguati dall'utenza.

Nel corso degli anni abbiamo visto tanti pretendenti al trono di WoW che nel migliore dei casi si sono dovuti accontentare di limitare i danni e passare al free-to-play, che sia arrivata l'ora della riscossa?

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Lorenzo Fantoni

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Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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