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The Floor is Jelly - review

Una piccola e inaspettata sorpresa.

Prendete Super Meat Boy, il platform del Team Meat uscito qualche anno fa, spogliatelo di salti millimetrici, velocità, sfida al limite della frustrazione e mettete tutto in un mondo colorato e rilassante fatto gelatina, dove non sono richiesti riflessi felini e la difficoltà è sotto forma di puzzle. Questo, a grandi linee, è The Floor is Jelly.

Il protagonista è un anonimo esserino dalle fattezze indefinite, il cui unico scopo, apparentemente, è quello di raggiungere la finestra che rappresenta l'uscita del livello, districandosi tra piattaforme dalla consistenza gelatinosa.

Le prime fasi di gioco hanno lo scopo di mostrare come sfruttare questa caratteristica, un tutorial che non usa alcuna parola, basta una rana che salta sullo sfondo a spiegare come utilizzare l'elasticità delle superfici per darsi una maggiore spinta, mentre semplici enigmi permettono di scoprire come usarla in maniera creativa, creando ad esempio una conca nella piattaforma per il tempo necessario a passare sotto un ostacolo.

I primi livelli-tutorial giocano su tonalità autunnali.

Superati i primi livelli inizia il gioco vero e proprio, diviso più zone formate da tre livelli ciascuna, collegati tra loro tramite un hub centrale nel quale si trova un ascensore, attivabile solo dopo aver portato a termine i su citati livelli. E qui stupisce come The Floor is Jelly sia in grado di rinnovarsi continuamente.

"Il mondo di The Floor is Jelly è colorato, rilassante e fatto gelatina: non sono richiesti riflessi felini e la difficoltà è nei puzzle"

Invece di sfruttare fino alla nausea i concetti basilari appresi durante il tutorial, ogni schema presenta caratteristiche uniche intorno alle quali vengono costruiti gli enigmi: si possono trovare interruttori che fanno ruotare le singole piattaforme (o tutte insieme), piattaforme che diventano solide solo quando ci si cammina sopra e che possono cambiare l'intera fisionomia del livello, sezioni con la gravità alterata che costringono a ricalibrare i salti, zone ricoperte d'acqua e altro ancora.

Ogni volta è una nuova scoperta, un reinventarsi per costringere il giocatore a cambiare modo di ragionare, spiazzarlo e sorprenderlo quando pensa di essersi ormai abituato al gameplay. Tali cambiamenti sono evidenziati anche esteticamente, le tonalità di giallo, rosso e azzurro dell'inizio si trasformano in sfumature di blu al chiaro di luna, contrasti di bianco e nero, tenui rossi da tramonto estivo, e contribuiscono a rafforzare la personalità di ogni sezione.

Più avanti nei livelli si dovrà andare alla ricerca di striscioni al chiaro di luna.

Trattandosi di un gioco basato principalmente su enigmi, una volta portato a termine non restano molti motivi per riprenderlo in mano, nel breve termine. A questo inconveniente sopperisce in parte la presenza di alcune zone segrete accessibili solo esplorando a fondo i livelli. Tali zone, trenta in tutto, nascondo delle casette dove si trovano dei computer. Attivarli permette l'accesso ad alcune informazioni sul mondo di gioco e misteriosi aiuti sotto forma di equazioni, ma non ci sono indizi su ciò a cui si riferiscono.

"Trattandosi di un gioco basato sugli enigmi, una volta portato a termine non restano molti motivi per riprenderlo in mano"

Trovarli non è affatto immediato, personalmente non sono riuscito a trovarne più di un paio e non sono riuscito a scoprire cosa succede una volta attivati tutti i terminali, ma resta un buon incentivo all'esplorazione e permette di migliorare la longevità di un titolo che, altrimenti, si attesta intorno alle 3 o 4 ore di gioco.

Una menzione d'onore va alle musiche di Disasterpiece, già noto per la colonna sonora, tra gli altri, di FEZ, che in questo caso mette da parte le sonorità in stile 8-bit per delle musiche d'ambiente delicate e rilassanti che ben accompagnano l'atmosfera minimalista del mondo creato da Ian Snyder. Per contro è da segnalare la totale assenza di un supporto nativo al pad, ma è una mancanza facilmente aggirabile tramite programmi come JoyToKey e similari.

Cover image for YouTube videoThe Floor is Jelly (IGF 2012 Trailer)

Nella sua semplicità e immediatezza, The Floor is Jelly è un piccolo gioiello che sa divertire e stupire. I continui cambi di paradigma, livello dopo livello, mantengono alta l'attenzione nel giocatore con enigmi sempre freschi e vari, ed è un peccato che non sia disponibile un editor, la longevità ne avrebbe guadagnato non poco.

The Floor is Jelly è venduto a $9,99 (poco più di sette euro) direttamente sul sito ufficiale del gioco o sull'Humble Store in versione DRM free per Windows e Mac.

Nota: la Release Build provata ha mostrato sporadici problemi di frame rate. L'autore assicura che la versione in vendita non presenta questo inconveniente.

8 / 10

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Elio Cossu

Contributor

Morso da un C64 radioattivo in tenera età, si trasforma lentamente in un videogiocatore accanito e nerd di un certo livello. Lo si trova spesso a frugare tra i giochi indie alla ricerca di qualche perla nascosta.

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