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The Last Guardian

Una bella favola richiede tempo e fantasia.

Inutile nascondersi, era il gioco più atteso del TGS. Sono mesi che i fan aspettano nuove informazioni, immagini e video di quello che viene a tutti gli effetti considerato il sequel di ICO. Il momento della verità è arrivato e The Last Guardian è stato (ri)presentato in uno degli eventi principali della fiera nipponica.

Fumito Ueda è un tipo a cui piace fare le cose con calma. Non ha mai affrettato i tempi delle sue opere e i risultati alla fine gli hanno dato ragione. La sua filosofia è quella secondo cui "per raggiungere i risultati che ci si prefigge c'è bisogno del giusto tempo". Probabilmente Kazunori Yamauchi di Polyphony sarebbe d'accordo con lui.

Nel corso del Tokyo Game Show il geniale game designer non ha rilasciato interviste, nonostante in molti avessero volato per migliaia di chilometri solo per sentire dalla sua voce nuove informazioni. Ueda ha preferito lasciare la parola alle immagini e solo dopo ha detto la sua.

Tanto per farvi capire quanto Sony punti forte su questo gioco, alla presentazione del TGS la traduzione delle parole di Ueda è stata affidata al produttore americano del gioco. Serviva qualcuno che sapesse bene ciò di cosa si stesse parlando.

Un nuovo trailer, che avete già potuto vedere sulle pagine di Eurogamer.it, ha illuminato il pubblico presente alla manifestazione. Ne erano naturalmente protagonisti il fanciullo che ormai tutti conosciamo bene e Trico, la bizzarra e poetica creatura che gli fa compagnia sin dal primo annuncio del gioco.

Una veloce sequenza di scatti mostrava Trico infilare la sua testa piumata in un buco nel muro di un tempio, strisciare le zampe a terra come per prepararsi al decollo e afferrare poi il suo giovane amico con il becco per poi posarlo gentilmente sul proprio dorso. Tristezza, rabbia, curiosità... le espressioni "facciali" di Trico sono incredibili ed è proprio in queste cose che i giochi di Ueda si distinguono dalla massa.

La scena cambia e l'inquadratura passa sul ragazzo, impegnato in un difficile cammino a braccia larghe su una pericolante trave di legno. Nuovo cambio, il bambino sembra tirare del cibo a Trico, che prontamente lo afferra al volo con il becco.

Un gatto incrociato con un'aquila. Probabilmente solo Hayao Miyazaki avrebbe saputo creare qualcosa di simile.

Si vede anche qualche fase di gioco, che non può non riportare alla mente il già citato ICO. Il ragazzino spinge qualcosa lungo uno stretto passaggio mentre Trico riduce in fumo quello che sembra essere uno dei nemici del gioco, una sorta di cavaliere con tanto di armatura ed elmo.

La palette di colori è familiare. I meno poetici la potrebbero definirla "monocromatica", come hanno già fatto in passato con Metal Gear Solid, ma le sfumature grigie, marroni e verdi di The Last Guardian illuminano gli sguardi molto più della tavolozza di un pittore.

Il trailer si conclude con una notizia un po' amara: il gioco uscirà durante le festività natalizie del 2011, ovvero tra più di un anno.

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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