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The Sims: Medieval

Un tuffo nel passato per guardare al futuro?

Anche sotto il profilo delle dinamiche di gioco il titolo non mostra particolari differenze rispetto ai suoi predecessori.

Lo svolgimento delle giornate è ancora una volta scandito da innumerevoli attività opzionali (come ad esempio interagire con i propri sudditi, nel caso del monarca), a cui si aggiungono, ovviamente, anche le ormai classiche necessità di vita quotidiana.

A fronte di una struttura alquanto differente rispetto ai The Sims più tradizionali, le necessità psico-fisiche dei personaggi sono state tuttavia ridotte a due, ovvero fatica e fame, al fine far sì che vi preoccupiate del vostro eroe il meno possibile (basterà farlo mangiare e dormire con una certa regolarità per non dover mai far fronte a conseguenze di sorta) e che possiate così concentrare tutte le vostre attenzioni su ciò che realmente conta: le missioni.

Considerando le prevedibili ma non del tutto trascurabili limitazioni imposte sotto il profilo della personalizzazione delle strutture (limitata a semplici interventi sull'arredamento e, più in generale, sugli interni), il vero cuore pulsante dell'esperienza sono infatti le missioni, una raccolta di avventure più o meno in linea con i cliché della narrativa cavalleresca, durante le quali gli eroi andranno dal completare banalissimi incarichi di natura sociale (come ad esempio vendicare l'orgoglio ferito di una dolce donzella ), al compiere atti eroici che rimarranno per sempre scolpiti nelle menti degli abitanti del vostro regno.

Buoni o cattivi? A voi la scelta, come sempre!
All'amor non si comanda... neanche nel Medioevo!

Non mancheranno ovviamente combattimenti di ogni genere, dai classici duelli a sfide all'ultimo sangue con mistiche creature ma, così come impone la tradizione del franchise, la scelta di cosa fare e soprattutto di come farlo sarà soltanto vostra.

La libertà decisionale è ancora una volta alla base dell'esperienza, e sebbene il titolo non evidenzi la stessa profondità delle più recenti iterazioni del franchise (anche a fronte della minor enfasi data alla costruzione e alla personalizzazione degli edifici), è impossibile ignorare come la mole di attività proposte, unita a una gestione della quotidianità più "contenuta", dia origine a un'esperienza più varia e imprevedibile del previsto.

I puristi del franchise potrebbero non apprezzare questo leggero cambio di tendenza volto ad esaltare l'azione piuttosto che la gestione, ma ciò non toglie che cambiamenti di questo genere garantiscano quella ventata di freschezza di cui ormai si cominciava a sentire una certa mancanza.

Come nel più classico dei giochi di ruolo il completamento di ogni attività determinerà inoltre la conquista di un certo quantitativo di punti esperienza con cui i personaggi potranno salire di livello e godere di un miglioramento delle loro abilità. E a questo si aggiunge anche la possibilità di acquistare oggetti di varia natura, quali medicine, unguenti e armi, per far sì che il proprio eroe sia pronto ad ogni evenienza e, soprattutto, ad affrontare ogni potenziale nemico.

Nonostante una struttura di gioco fondamentalmente diversa rispetto ai The Sims più classici, l'interazione interpersonale ha tuttavia un ruolo determinante anche in Medieval; indipendentemente dal modo in cui deciderete di interagire con coloro che popolano il mondo di gioco, socializzare vi garantirà grandi benefici, contribuendo a mantenere sempre alto l'umore dei vostri Sim.

I bonus della Limited Edition.

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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