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The Witcher: Monster Slayer - recensione

Uno strigo a spasso per la città.

L'universo di The Witcher ha visto negli ultimi anni un enorme incremento di prodotti dedicati, esplorando nuove vie per poter raggiungere più utenti possibili. Questo alto livello produttivo ha portato il nostro tanto amato strigo fuori dalle pagine dei romanzi e bucato lo schermo collegato alla nostra console o al nostro PC fino ad arrivare in TV, arrivando in questi giorni anche su mobile.

CD Projekt non ha di fatto mai abbandonato il proprio gioiello, il quale ha raggiunto una maggiore fama globale e apprezzamento grazie al terzo capitolo videoludico, The Witcher 3: Wild Hunt e alle riuscitissime due espansioni Heart of Stone e Blood and Wine. Grazie ai sopracitati titoli, il fenomeno The Witcher è letteralmente esploso dando vita alla serie TV in esclusiva Netflix che può vantare un successo davvero meritato, lasciandoci in agognante attesa della seconda stagione in arrivo il 17 dicembre di quest'anno.

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I lavori sul brand nel frattempo sono continuati incessanti con altri prodotti dedicati a Geralt di Rivia e alle sue avventure, come ad esempio giochi da tavolo, alle esperienze videoludiche dedicate al Gwent e alle vicende collaterali raccontate all'interno di ThroneBreaker: The Witcher Tales. Seppur tutto ciò possa essere considerato di valenza minore, non dobbiamo dimenticare che lo studio polacco detentore dei diritti di The Witcher ci ha recentemente rassicurato durante il Witchercon tenutosi pochi giorni fa che i lavori sul quarto capitolo continuano a pieno regime nonostante una parte del team sia a lavoro su patch e contenuti di Cyberpunk 2077.

Ma per questo purtroppo dobbiamo pazientare, probabilmente almeno fino a metà del prossimo anno per poter vedere qualcosa di concreto. Quindi, come possiamo mitigare l'attesa di riassaporare le inebrianti atmosfere del mondo degli Witcher? La risposta arriva direttamente dalla sussidiaria mobile Spokko che ci invita ad indossare l'armatura e a sguainare una affilatissima lama di argento grazie a The Witcher: Monster Slayer.

Scordiamoci dunque la comodità del nostro divano con il telecomando o il controller in mano, gli strighi sono avventurosi guerrieri e noi dobbiamo portare alto il loro nome e valore. Con il nostro dispositivo Android (o iOS) alla mano ci siamo ritrovati a fare lunghe passeggiate alla ricerca dei temibili mostri che abbiamo imparato a conoscere grazie ai romanzi e ai videogiochi ed oggi vi parliamo di come tutto ciò sia un'esperienza unica nel suo genere.

Ehi, ma guarda chi c'era nel vicolo dietro casa!

Dopo una manciata di minuti passati a scegliere le nostre fattezze e anagrafica si entra subito in azione affrontando dei tenaci Ghoul che non sono altro che il nostro banco di prova per saggiare lo stile di combattimento che questa produzione sa offrire. Le meccaniche sono liberamente ispirate e riconducibili a The Elder Scrolls Blades, in cui passando il dito rapidamente sullo schermo dello smartphone potremo concatenare attacchi leggeri o pesanti con la nostra spada. Ad aiutarci inoltre nei combattimenti avremo le bombe e unguenti da craftare raccogliendo risorse durante le nostre passeggiate in AR che verranno evidenziati da un'icona guardandoci intorno durante l'esplorazione.

Trattandosi di un prodotto facente parte del mondo The Witcher non potevano di certo mancare i segni, che una volta appresi, potranno essere impiegati semplicemente disegnando il simbolo con il nostro dito. Quest'ultima peculiarità risulta davvero una chicca preziosa, dimostrando come Spakko abbia curato nei minimi dettagli questa produzione, rendendo il gameplay più immersivo e sicuramente più soddisfacente.

In onore alla saga tradizionale, la difficoltà durante i primi passi all'interno del gioco si fa sentire in modo prorompente, andando leggermente a migliorare superato lo scoglio dei primi combattimenti che sapranno impegnarvi non poco. Nonostante la sua natura mobile improntata sull'intuitività, The Witcher: Monster Slayer richiede molta concentrazione e attacchi ragionati; buttarsi a capofitto in uno scontro spammando attacchi compulsivamente porterà infatti ad una rovinosa sconfitta anche con nemici di basso livello.

L'opera di Spakko però, a differenza del pioniere Pokemon GO che ci ha portato alla ricerca di Pokemon in giro per la nostra città, non ci costringerà a girare per strade e parchi con lo sguardo fisso sullo schermo. Un'altra caratteristica molto riuscita infatti è la vibrazione del telefono che ci avverte di qualcosa di interessante una volta che ne siamo in prossimità, simulando l'attivazione del medaglione che tutti gli strighi posseggono. In questo caso non ci resta altro che sfoderare il nostro smartphone e seguire le tracce della bestia da eliminare ed incassare il meritato bottino.

Gli incontri che faremo non saranno solo con terribili mostri; molti NPC ci aiuteranno con le nostre missioni primarie e secondarie.

The Witcher: Monster Slayer infine si discosta dall'opera di Niantic anche per la componente social, offrendo un'avventura improntata sul single player e non sulla conquista di un determinato territorio o scontro tra altri giocatori. Uno dei grandi punti di forza è una trama ben strutturata con quest principali e secondarie ben integrate e incalzanti, in grado di coinvolgerci e spingerci ad allungare la nostra camminata in cerca di risposte ai misteri che ci circondano.

Durante le nostre battute di caccia abbiamo incontrato quasi tutto il vasto bestiario che l'universo di The Witcher ha saputo costruire negli anni, iniziando con i saprofagi Ghoul fino ad arrivare agli inquietanti Leshen e pericolosissimi Grifoni. Gli incontri però non si limitano solo alle creature che infestano i parchi e le strade delle nostre città, offrendoci scorci loristici anche con NPC pronti a fornirci missioni nuove o utili consigli.

Tutto sommato The Witcher: Monster Slayer è un prodotto riuscito e ben strutturato, in grado di fornire un'esperienza divertente da unire ad una sana passeggiata altamente consigliata nei parchi, in modo da rendere l'AR più immersivo e attinente al gioco di ruolo. Purtroppo abbiamo riscontrato qualche problema inerente alla stabilità di gioco e alla ballerina connessione ai server che in fondo però non compromettono la godibilità dell'opera di Spakko.

In attesa di vedere la compagine televisiva con l'anime The Witcher: Nightmare of the Wolf e la seconda stagione di The Witcher su Netflix, ma soprattutto il quarto capitolo della saga videoludica, The Witcher: Monster Slayer può essere senza dubbio un piacevole passatempo per respirare e vivere le atmosfere di questo universo che non smette di stupirci ed affascinarci.

7 / 10