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Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands - anteprima

Ubisoft reinventa il suo shooter tattico.

Con Far Cry 3 Ubisoft si è ritrovata fra le mani un successo davvero inaspettato di critica e pubblico. Non che le aspettative non fossero alte, d'altra parte il colosso transalpino non pecca sicuramente in ambizione, ma la formula di gioco, lo humor e il gameplay hanno prodotto un cocktail che ha reso ben oltre le più rosee aspettative.

Piuttosto che riproporre ogni anno la stessa formula, inutile che stia qui a riportare i soliti nomi a titolo d'esempio, Ubisoft ha deciso di sfruttare la tecnologia realizzata dallo studio di Montreal per rivitalizzare Tom Clancy's Ghost Recon, la serie di sparatutto tattici che con Future Soldier e Phantoms sembrava aver perso un po' la via maestra.

In Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands si torna in parte alle origini, abbandonando gran parte dei gadget futuristici per concentrarsi maggiormente sulla cooperazione tra quattro agenti sul campo. Il gioco è ambientato nella moderna Bolivia, con i quattro Ghost impegnati a debellare l'organizzazione che controlla la più grande produzione di cocaina nel mondo. Per farlo dovranno farsi strada attraverso le Wildlands, un'enorme porzione di territorio sudamericano invasa da guerriglieri e quant'altro.

Andare in giro in gruppo è sempre molto divertente, oltre che letale per i nemici.

È nella struttura del gioco che Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands ci ha ricordato Far Cry 3. La mappa sarà completamente esplorabile e i quattro giocatori che potranno partecipare alla stessa partita, attraverso un comodo sistema di drop-in/drop-out, saranno liberi di muoversi in lungo e in largo per il territorio, ognuno perseguendo i propri obiettivi.

In questo modo la componente tattica e rigorosa dei primi capitoli della serie non può che uscirne un po' ridimensionata, a favore, però, di una complessità ambientale e una libertà d'azione davvero sorprendenti. Questo perché è vero che un impianto open world è quello meno adatto a facilitare un level design in grado di valorizzare un approccio strategico, ma allo stesso tempo consente ai giocatori di sperimentare e divertirsi, magari anche scimmiottando i veri movimenti dei corpi speciali americani.

Durante la presentazione, infatti, gli sviluppatori ci hanno mostrato come da una situazione di apparente caos, con ognuno dei quattro Fantasmi impegnato a farsi i fatti propri, si è rapidamente passati a un'operazione coordinata e letale, con una coppia di giocatori intenti ad avvicinarsi lentamente e silenziosamente alle spalle dei nemici, mentre gli altri due tenevano sotto controllo la zona attraverso il mirino dei loro fucili di precisione.

Una volta che tutti hanno raggiunto la posizione ecco che è scattata la trappola: un incursore ha bloccato l'informatore e mentre è intento ad estorcergli le indicazioni su come proseguire la missione il suo compagno ha ripulito la zona dagli altri soldati. Nel frattempo i due cecchini hanno impedito ai rinforzi di avvicinarsi al centro dell'azione e di renderla ancora più incandescente.

Una volta ripulita la scena i due gruppi si sono rimescolati apparentemente senza un ordine preciso. Due hanno preso una moto e si sono diretti verso il nuovo obiettivo, mentre gli altri si sono messi alla ricerca di qualcosa di più massiccio, come un elicottero, e hanno cominciato a volare apparentemente senza una meta precisa.

Come accaduto in precedenza, improvvisamente le strade dei due team si sono ricongiunte. Dopo aver segnalato tutti i nemici presenti sulla mappa i due Fantasmi in moto hanno cominciato ad avvicinarsi silenziosamente all'ostaggio tenuto segregato al centro della base. Una volta in posizione i due in elicottero hanno scatenato un inferno di proiettili, martellando i nemici dall'alto. La confusione ha consentito in questo modo ai compagni a terra di recuperare l'obiettivo e di estrarlo velocemente dal luogo della sua prigionia.

Il trailer di Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands.

Nel mentre, i due sull'elicottero sono scesi a terra esattamente sulla linea di fuga dei compagni, hanno caricato sul velivolo il civile liberato e infine lo hanno portato al sicuro, mentre i due Ghost rimasti hanno finito di ripulire la zona per poi riprendere il loro giro turistico per le Wildlands.

È bastata dunque una presentazione di una mezzora per farci intuire le potenzialità di Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands: la libertà e il motore grafico di Far Cry 3 sono messi al servizio di un approccio militare più serio e rigoroso. La deriva action forse farà storcere il naso ai puristi ma le potenzialità per un prodotto divertente ci sono tutte, non fosse altro per la cooperativa a quattro giocatori che potrebbe potenzialmente avere effetti collaterali imprevedibili (basti vedere quei folli di GTA Online cosa combinano ogni giorno).

Se a questo affianchiamo una presentazione grafica piuttosto convincente, seppure con i problemi di pop-up e caricamento delle ombre già presenti in Far Cry, allora abbiamo un quadro completo che speriamo verrà confermato nei prossimi mesi.

Non si hanno, infatti, ancora informazioni precise sul rilascio di Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands, se non che il gioco arriverà su Xbox One, PS4 e PC.

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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