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Tom Clancy's HAWX

Comincia la caccia ad Ace Combat.

Gli standard grafici di H.A.W.X. sono sicuramente elevati, e proprio le ambientazioni rappresentano il fiore all'occhiello del comparto tecnico. Il gioco sfrutta infatti immagini satellitari ad alta definizione fornite da GeoEye Inc., attraverso le quali si propone di fornire una concretezza visiva mai vista in altre produzioni simili. Città come Washington e Rio de Janeiro appaiono splendidamente ricreate, e scivoleranno sotto le vostre ali d'acciaio in maniera discretamente fluida. Tanta abbondanza di particolari deve però pagare qualcosa in termini di realismo. Saremo anche pignoli, ma sorvolare a velocità supersonica interi oceani a pelo d'acqua senza vedere il minimo effetto sulla placida distesa azzurra sotto di noi ha un che di straniante. Poca roba, comunque, che non sminuisce certo l'egregio impatto sensoriale del gioco.

I ragazzi di Ubisoft vanno matti per gli acronimi, tanto da assegnarne uno anche ad una speciale feature pensata per venire incontro ai neofiti senza alienare l'utenza più smaliziata. Stiamo parlando dell'E.R.S. (Enhanced Reality System), opzione che differenzia l'approccio del giocatore in base alle sue abilità di pilota. Attivandolo, il titolo avrà un carattere più frenetico e arcade, dato che il giocatore dovrà occuparsi di silurare i nemici (e portare a termine le missioni) senza badare troppo a complicate manovre aeree. Ciò lo rende non molto diverso da uno sparattutto ad alta quota, fruibile per chiunque e appagante senza la necessità di sforzi eccessivi. Un po' di dimestichezza rimane comunque necessaria per affrontare le missioni contemplate dal gioco.

Disattivando l'E.R.S. il giocatore si troverà invece a dover usare cautela nelle traiettorie e negli scontri, dovendo manovrare il proprio aereo nel tentativo di individuare gli avversari o evitare i loro missili. In tale frangente la telecamera si allontana dandovi una più ampia visione del panorama, ma al contempo si rischia pesantemente il disorientamento dovuto a manovre azzardate, con il rischio di finire sottosopra e di schiantarsi al suolo senza nemmeno avere il tempo di capire cosa stia accadendo.

Le ambientazioni sfruttano le immagini ad alta definizione fornite dal satellite Ikonos di GeoEye. La qualità del dettaglio è eccellente.

Le missioni non sembrano purtroppo così varie come ci saremmo aspettati. La maggior parte di esse vi vedrà impegnati a proteggere determinati obiettivi (città, flotte, centrali petrolifere ecc...) In alcuni casi dovrete fare da scorta e vigilare con attenzione, magari evitando di essere segnalati dai radar. Roba tutto sommato ritrita, che il giocatore potrebbe mandare giù qualora la trama si rivelasse degna di essere vissuta fino in fondo. Ogni singolo aereo avrà peculiarità differenti, e sarà bene imparare scegliere il velivolo adatto in base alle esigenze di ciascuna missione. Le armi a disposizione saranno altrettanto varie garantendo un arsenale di tutto rispetto. Insomma: i fuochi d'artificio non dovrebbero mancare affatto.

Intrigante infine la componente online: è infatti prevista una modalità cooperativa per due o quattro giocatori, i quali potranno adempiere agli ordini collaborando e decidendo di volta in volta le tattiche migliori. Chiaramente saranno incluse anche differenti competizioni tra piloti virtuali volte ad offrire frenetici deathmatch aerei. Impartire ordini via headset ai propri alleati (parliamo anche di quelli guidati dall'I.A.) farà certamente la felicità di ogni appassionato di Top Gun. Il sistema di riconoscimento vocale appare infatti ben strutturato, con ordini semplici e chiari. Per quel che ci riguarda, qualora ci capitasse a tiro un MiG-28 non esiteremmo a mostrare il dito medio...

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Dario Tomaselli

Contributor

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