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Trackmania - recensione

Nadeo mette la retro e torna alle origini.

La serie Trackmania, arrivata al suo sedicesimo anno di attività, non teme certo paragoni con le altre produzioni che affollano il genere dei racing game. Tra piste ricche di ostacoli, rampe e giri della morte, i titoli sviluppati da Ubisoft Nadeo col tempo hanno rifiutato qualsiasi compromesso e sono rimasti saldamente fedeli a una formula ben precisa, quella che combina dei particolarissimi elementi arcade a un modello di guida improntato sulla competizione, dove ogni traiettoria deve rasentare la perfezione se si ambisce ad intascarsi il miglior tempo sul giro insieme al premio più ambito, la cara vecchia medaglia d'oro.

Certo, capitolo dopo capitolo il team parigino ha progressivamente arricchito il piatto con tante novità in termini di contenuti e varietà, ma al centro dell'offerta c'è sempre stata un'impronta di gameplay che è rimasta intatta nonostante la sua età, e non a caso in sede di recensione definimmo Trackmania Turbo del 2016 come testardamente anacronistico. Conoscendo quindi la mentalità di Nadeo, non siamo affatto sorpresi che il nuovo passo della popolare saga di racing arcade sia un ulteriore ritorno al passato dello studio, con un videogioco che tanto nel nome quanto nei suoi contenuti vuole essere un tributo alla gloriosa storia del franchise.

La nuova installazione della saga, infatti, non è altri che Trackmania, un remake dell'apprezzato Nations ambientato interamente in una delle location più famose in assoluto, il Trackmania Stadium. La più grande novità è però dettata dal fatto che per questo capitolo Nadeo ha scelto di adottare un modello a sottoscrizione che rende il gioco un GaaS a tutti gli effetti, con la sua componente principale che rimarrà del tutto gratuita e che potrà essere espansa attraverso due diversi piani di abbonamento.

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Saltare a bordo del veicolo e gettarsi in pista non vi farà spendere un euro, questo è garantito, ma se vorrete accedere alle feature più importanti del gioco sarà necessario acquistare un abbonamento Standard o uno Club, entrambi della durata di un anno (o di tre, nel caso della più costosa versione del piano Club).

Ma se accedere all'esperienza di guida è sempre gratuito e incredibilmente immediato, cos'altro è incluso nei due abbonamenti? Per rispondere a questa domanda dobbiamo necessariamente fare un passo indietro e parlarvi nel dettaglio di come è modulata l'offerta contenutistica di Trackmania, che i veterani della serie conosceranno ormai alla perfezione. Il gioco propone un'esperienza di guida spiccatamente arcade attraverso spettacolari circuiti che alternano rettilinei, tornanti e chicane a salti, giri della morte e curve paraboliche, il tutto ovviamente in pieno stile Nadeo.

Nonostante i tracciati possano suggerire uno stile di guida caotico e confusionario, Trackmania vi chiederà invece di scovare la traiettoria perfetta per ogni sezione, tentativo dopo tentativo, senza che la presenza di altri avversari possano interferire con la vostra prova. Tutte le collisioni sono disattivate, e le vetture degli altri giocatori sono presenti sul tracciato solo per darvi un'idea di come stia andando la vostra caccia al miglior tempo sul giro.

Gli spettacolari tracciati di Trackmania ci erano davvero mancati.

Proprio come ci aspettavamo, Trackmania in questo dà il meglio di sé offrendo una sensazione di guida incredibilmente piacevole ma soprattutto assolutamente precisa, anche se essa è gestita dal dualismo di due soli pulsanti, quello dell'acceleratore e quello del freno. Migliorare i propri intertempi passa proprio dalla comprensione di quanto una leggera frenata possa essere decisiva per una traiettoria, quindi non sorprendetevi se all'inizio la tentazione di non alzare mai il piede dal pedale non vi regalerà tempi da capogiro.

Come se non bastasse, sarà fondamentale imparare a conoscere il comportamento della vettura sui quattro tipi di asfalto disponibili, ciascuno dei quali fornirà un feedback diverso mentre siamo al volante della nostra monoposto. Se RoadTech è la classica superficie da pista e non influenzerà in alcun modo le prestazioni del veicolo, RoadDirt ricorda invece da vicino la terra battuta dei campi da tennis e vi farà esibire molto spesso in ampie derapate capaci di farvi perdere secondi preziosi. L'asfalto RoadBump assomiglia alla tipica pista delle corse NASCAR ed è visibilmente inclinato, quindi non sarà semplice evitare di ribaltarsi nelle curve più strette, mentre RoadIce è letteralmente composto da lastre di ghiaccio.

Se la competizione con gli altri giocatori nelle partite online potrà sembrarvi il fulcro dell'esperienza offerta da Trackmania, presto ci si accorge che il vero avversario del gioco è sempre e solo sé stessi, poiché arrivare tra i primi in una gara non varrà nulla se non avete conquistato un tempo sufficiente a farvi ottenere una medaglia. L'obiettivo è in fin dei conti quello di racimolare la medaglia più pregiata in ciascun tracciato incluso nelle campagne ufficiali del gioco, che al momento includono quella di allenamento e quella estiva, che lascerà il posto a quella autunnale alla fine della stagione.

Che sia su erba, terra, asfalto o ghiaccio, c'è il miglior tempo sul giro da conquistare.

Oltre alle campagne, composte da 25 circuiti e giocabili da soli o in compagnia di altri piloti in carne ed ossa, Trackmania offre la possibilità di gareggiare sul circuito del giorno, una playlist che include una selezione dei migliori tracciati realizzati dai giocatori, e nella modalità Arcade, che anch'essa propone le creazioni più originali della community ma a cadenza oraria. Una quarta modalità, Eventi, permetterà invece di prendere parte ai più prestigiosi eventi eSport di Trackmania, che batteranno il calcio d'inizio nelle settimane immediatamente successive al lancio del gioco.

Se gareggiare da soli o insieme ad altri piloti umani non richiederà alcun tipo di sottoscrizione, sarà invece necessario un piano Standard a 9,99€ all'anno per accedere agli Eventi e ai Club, la componente social di Trackmania. I Club permettono di interagire con altri giocatori per ottenere le loro creazioni, siano esse tracciati o skin per la monoposto, e rappresentano l'unico modo per gareggiare insieme agli amici in partite private online. Per poterne fondare uno, però, sarà obbligatorio ricorrere al piano Club (29,99€ all'anno o 59,99€ per tre anni), l'unico che garantisce la possibilità di condividere con gli altri le proprie creazioni all'interno di Trackmania.

Quest'ultimo abbonamento sblocca inoltre l'editor di livree per la monoposto, una componente che ha un peso rilevante sull'esperienza dal momento che non c'è alcun altro modo per personalizzare il proprio bolide se non applicandogli colori e decalcomanie. Quasi inspiegabilmente, il gioco non presenta alcun abbozzo di progressione e accumulando medaglie non si ottengono ricompense di sorta, quindi non rimane che affidarsi alle skin per tentare di spezzare una monotonia che tra l'altro è rafforzata dalla presenza in Trackmania di un solo tipo di veicolo.

Il ghiaccio è senz'alcun dubbio la superficie più ostile.

Fortunatamente, l'editor è abbastanza corposo e permette di realizzare fantasie spesso anche molto complesse grazie a diversi strati di vernice e a decine e decine di decalcomanie, una consolazione per certi versi amara considerando come bastasse poco per dotare il gioco di un sistema che permettesse di sbloccare questi disegni fornendo una sensazione di progressione all'utente.

Non c'è che dire, sul fronte degli elementi sandbox Trackmania segue la tradizione imposta dai suoi antenati e se la personalizzazione delle skin è di buonissimo livello, l'editor dei tracciati è invece semplicemente impressionante. Oltre ai blocchi con tutti i tipi di superfici, i giocatori possono sfruttare anche una lunga serie di decorazioni puramente estetiche e ricorrere a boost di velocità o ad altri effetti, come le pedane che spengono il motore o che fanno lievitare il veicolo per qualche secondo.

Non c'è davvero alcun limite alla fantasia degli utenti, che hanno a disposizione una superficie molto più ampia rispetto alle vecchie versioni dello Stadium. L'assurdo è che dopo qualche gara, rischierete di trovare molto più avvincente l'editor che la competizione in sé, anche perché la versione base di questo strumento è gratuita e si dovrà pagare solo per pubblicare e condividere i propri tracciati nei Club.

L'editor delle livree permette di dare un tocco personale al proprio bolide.

Costatando la profondità del tool, diviene evidente il motivo per cui Nadeo abbia voluto puntare gran parte dell'offerta sui contenuti creati dai giocatori, anche se questo aspetto denota un pizzico di pigrizia da parte del team parigino che sembra volersi affidare più al talento dei suoi utenti che alla creatività dello studio nel realizzare circuiti ufficiali, che saranno introdotti solo ogni tre mesi e finiranno probabilmente con l'impallidire se confrontati a quelli realizzati dalla community.

Se quindi Ubisoft Nadeo sembra aver stretto un po' la cinghia per quel che riguarda i contenuti del gioco, non si può dire lo stesso per l'impeccabile comparto tecnico di Trackmania, che se da un lato non offre un impatto grafico sbalorditivo dall'altro presenta una pulizia delle texture a dir poco ineccepibile. Abbiamo apprezzato anche la scelta di rendere più snello possibile l'HUD, ponendo in maniera geniale tutte le informazioni più preziose sulla stessa monoposto che sulla parte posteriore mostra al giocatore la velocità attuale e la posizione in classifica.

La vettura in sé, anche se non molto ricca di dettagli, è incredibilmente curata e riflette in modo molto convincente la luce ambientale, anche nella parte dei pneumatici. Sembra che gli sviluppatori, più che confezionare il racing arcade definitivo, abbiano voluto mettere nelle mani dell'utenza un titolo destinato a durare supportato da un comparto tecnico all'avanguardia, che non metta in difficoltà il PC dei giocatori anche nell'eventualità di tracciati molto complessi.

Semplicissimo da usare, l'editor dei circuiti permette anche al giocatore più inesperto di divertirsi.

Al netto della resa tecnica e di uno straordinario editor di livelli, Ubisoft Nadeo sembra non aver risposto la dovuta ambizione nello sviluppo di Trackmania, che poteva davvero arrivare ad essere uno dei migliori rappresentanti della serie se solo si fosse osato di più in termini di contenuti.

Un sistema di progressione che avesse premiato il giocatore attraverso le medaglie avrebbe saputo tenere incollata al volante anche la frangia più casual della community, mentre in questo modo il titolo finisce col rivolgersi esclusivamente a quei piloti governati dall'imperante stimolo di migliorarsi fino all'ultimo decimo di secondo, nell'ottica di partecipare ai numerosi appuntamento eSport che punteggeranno l'estate di Trackmania.

La scelta di rendere il gioco un GaaS è un'altra incognita, che non sappiamo come verrà accolta dagli appassionati. È vero, la somma richiesta non è delle più alte, e forse era anche il momento di abbandonare un modello che prevede la continua pubblicazione di sequel su sequel, quindi non ci sentiamo di penalizzare il gioco per questa scelta e anzi ci troviamo d'accordo con la decisione del team di sviluppo.

Del resto, Trackmania è un bellissimo contenitore, al momento non molto pregno di contenuti, che possiede però non solo un sistema di guida magnetico e divertente, ma anche un editor spaventosamente profondo e tanto, tanto potenziale. Ora toccherà al team parigino esprimerlo.

7 / 10