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Transformers: la Battaglia per Cybertron

Il retrogusto del vintage, secondo Hasbro…

Manca ormai poco alla release di Transformers: la Battaglia per Cybertron e, duole dirlo, non sta per arrivare alcun lungometraggio “abbinato”. Il rimpianto, da convinto cinefilo quale sono, non nasce ovviamente dal fatto che mi mancherà un altro popcorn movie da vedere sul grande schermo, quanto un’altra occasione per ammirare Megan Fox.

Activision dunque si appresta per la prima volta a lanciare un videogioco avente per protagonisti i robot di Hasbro senza alcun gancio promozionale derivante da Hollywood. Un atto di improvvido coraggio o di sciagurata leggerezza? Come al solito saranno i posteri a dircelo, eppure da appassionati di videogiochi in cuor nostro sappiamo che Activision può solo che migliorare una serie che, finora, ha ottenuto su Metacritics delle valutazioni in linea con la temperatura media invernale di Stoccolma.

Volendo quindi sperare che la possibilità di mettere il gioco sugli scaffali “when it’s done” e non quando lo dice il box office comporterà dei miglioramenti, è stata per la seconda volta nell’arco di pochi mesi che il sottoscritto s’è recato negli uffici di Activision per scrivere di Transformers: la Battaglia per Cybertron. Activision mi ha messo stavolta a disposizione un codice molto avanzato con sbloccati quattro capitoli su dieci ( 1,2, 6 e 7, per la precisione). Avendo impiegato un’oretta abbondante per ogni capitolo, la prima considerazione da fare è che la durata stimata del gioco è di 12/15 ore circa, volendo ovviamente escludere dal computo il multiplayer.

Gli scontri nel gioco saranno sempre veloci e incalzanti senza mai essere frenetici.

I capitoli dall’1 al 5 riguardano i Decepticon e raccontano dell’ascesa di Megatron, mentre quelli dal 6 al 10 sono incentrati sugli Autobot e narrano la consacrazione di Optimus e la sua resistenza ai nemici giurati. In Transformers si potrà quindi vivere la Battaglia per Cybertron da entrambi i punti di vista, cosa che farà indubbiamente felici i milioni di appassionati che la serie raccoglie attorno a sé sin dal lontano 1984.

All’inizio per i Decepticon avremo a disposizione Brawl, Barricade e Megatron, mentre per gli Autobot disporremo di Bumblebee, Ratchet e Optimus. Successivamente sarà comunque possibile sbloccare altri personaggi tra i quali Air Raid, Breakdown, Warpath, Barricade, Sideswipe, Thundercracker e Jetfire.

Una volta avviata la campagna si avranno a disposizione 3 robot tre cui scegliere, ognuno con le proprie armi e le rispettive skill primarie e secondarie. Gli altri due verranno gestiti alla CPU, simulando una sessione in coop, come ormai tradizione nel mondo degli shooter in terza persona da anni a questa parte.

Non dobbiamo però dimenticare che stiamo pur sempre parlando di Transformers, ed ecco dunque che ogni robot potrà a sua volta trasformarsi in un diverso mezzo di trasporto. Non voglio qui entrare nel merito del perché un mech alto una decina di metri e con in mano dei cannoni degni di un incrociatore, nel momento del bisogno senta la necessità di assumere la forma di un’utilitaria o di un camion. Mi limiterò piuttosto a osservare che le trasformazioni sono volutamente limitate ad alcuni punti delle mappe, rendendole disponibili a seconda della discrezione (o dei capricci) dei game designer di Hasbro.

Gli sviluppatori ci parlano delle due campagne e del coop.

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Transformers: War for Cybertron

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii, PC, Nintendo DS

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.

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