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Trauma Team

Consultiamo uno specialista.

Hank Freebird è l'ortopedico del gruppo, un gigante buono che sembra un incrocio fra Schwarzenegger e La Cosa dei Fantastici 4. Le sue operazioni rappresentano un cambio di ritmo, visto che i parametri vitali del paziente non sono mai a rischio e non bisogna preoccuparsi dello scorrere del tempo. Nella parte alta dello schermo ci sono cinque icone a forma di cuore, che rappresentano il numero di errori che si possono commettere prima di fallire l'intervento. Un sistema di concatenazioni influenza il punteggi, e sia che stiate tagliando un pezzo di osso sintetico, trapanando la tibia di un paziente, o fissando una placca di metallo con le viti, un lavoro impeccabile aumenta il valore della combo.

Molto interessante è la gestione della musica, che parte gradualmente quando si inizia l'operazione, salendo di volume e affiancando al ritmo il battito cardiaco. Aggiunge la giusta dose di eccitazione alle procedure dove la vita del paziente non è in pericolo, o là dove l'uso dei controlli non ha nulla di particolare, come quando si deve mimare il movimento del martello per collocare in sede una giuntura metallica.

L'endoscopia è la parte probabilmente la più debole del gioco, nonostante l'uso ispirato della macchina nelle fasi più avanzate, e alcuni elementi divertenti della storia di Tomoe Ichibana. Spingere in avanti il Wiimote verso lo schermo mimando i movimenti reali funziona alla perfezione (complimenti ad Atlus), ma sotto altri punti di vista i controlli appaiono strani e poco confortevoli. Il nunchuck è utilizzato per muovere il punto di vista della telecamera e il tasto C è associato sia all'apertura della schermata degli attrezzi, che alla conferma del loro utilizzo.

Nonostante le storie siano piuttosto realistiche, i mali che affliggono i pazienti sono decisamente bizzarri... specialmente nella loro realizzazione grafica.

A questo aggiungete un sistema di lock-on capriccioso quando si ha a che fare con ferite multiple in aree ristrette, e avrete la ricetta per la frustrazione.

In linea teorica l'idea è piuttosto valida, ma è necessaria davvero moltissima pratica per ottenere risultati decenti con queste prove, anche i veterani di Trauma Center faranno fatica ad andare oltre una deludente B.

Le ultime due aree sono completamente nuove per la serie, ed è un bene, vista la resistenza di Trauma Center ai cambiamenti. Gabriel Cunningham, diagnosta e fumatore incallito, deve molto alla figura del Dr. House, e si esibisce spesso in godibili confronti con RONI, il computer parlante partner del personaggio in questione.

Una diagnosi riuscita richiede di fare la spola fra la sala delle analisi, il proprio ufficio e il laboratorio, parlando ed esaminando il paziente, controllando radiografie alla ricerca di potenziali anomalie, per poi mettere insieme i pezzi individuando la potenziale malattia. A volte, tutto questo è sorprendentemente tecnico, e fa uso di un'autentica terminologia medica. Anche se in sostanza si tratta di una forma evoluta del gioco “trova la differenza”, è comunque un'interessante immersione in un mondo poco familiare.