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Trinity: Souls of Zill O'll

L'industry orientale dà un leggero segno di vita.

Il battle system è anch'esso molto semplice, mostrandosi tuttavia più stimolante di quanto non sia quello proposto da altri esponenti del genere, grazie alla possibilità di alternare facilmente l'utilizzo dei personaggi che compongono il party premendo L2.

Oltre al salto, la schivata e la parata, legati rispettivamente ai tasti X, R1 ed L1, tutti i personaggi dispongono di un buon numero di abilità speciali che possono essere mappate liberamente sui tre tasti principali, ovvero cerchio, quadrato e triangolo.

Al fine di favorire una maggior varietà di approccio nei combattimenti, gli sviluppatori hanno inoltre pensato bene di inserire due "set" da tre abilità ciascuno (alternabili con la semplice pressione del tasto R2), dandoci così la possibilità di selezionare un massimo di 6 abilità che potremo utilizzare in base alla specifica situazione da affrontare, con la massima libertà.

Al termine di ogni battaglia i vostri HP saranno ripristinati automaticamente. Specie all'inizio, morire non sarà semplice.

Com'è facile intuire non si tratta di una feature particolarmente innovativa e alcuni di voi la ricorderanno ad esempio nell'occidentalissimo Dragon Age: Origins, ma è comunque innegabile come contribuisca ad accrescere la profondità del gameplay rendendolo un po' più pregevole di quanto non sia quello degli hack 'n' slash più puri.

Tale profondità è giustificata da alcune peculiarità del battle system, come ad esempio le debolezze di cui ogni nemico, indipendentemente dalla sua tipologia, soffre. Tutte le creature e i nemici che ci si trova ad affrontare presentano infatti punti di forza e debolezze che, se individuate, facilitano non poco lo "sporco lavoro" che si è chiamati a portare a termine.

E visto che in molte occasioni dovrete vedervela con gruppi di nemici dalle caratteristiche più diverse, la possibilità di utilizzare facilmente 6 diverse tipologie di attacco con ogni personaggio a propria disposizione si rivela indubbiamente gradita e gradevole, accrescendo in maniera significativa il divertimento dell'esperienza.

Ciò non toglie che con il passare delle ore le meccaniche di gioco si facciano comunque sostanzialmente noiose e ripetitive, ma questo non impedirà di certo agli appassionati di godersi l'esperienza nella sua interezza.

A differenza dei punti esperienza, gli skill point sono condivisi da tutti i membri del party.

Tecnicamente parlando il titolo si attesta infine su standard qualitativi di sostanziale mediocrità, evidenziando costanti alti e bassi lungo tutto il corso dell'avventura. Da una parte è necessario sottolineare come, da un punto di vista puramente stilistico, il gioco sia in grado di incarnare la tradizione nipponica in maniera più che discreta, ma al tempo stesso è impossibile ignorare la piattezza degli scenari, impreziosita però da una gradevole interazione con diversi elementi di contorno, e la generale modestia che contraddistingue character design e le animazioni degli stessi personaggi.

Nonostante un concept ormai "trito e ritrito", riproposto in tutte le salse da un impressionante numero di software house (molte delle quali hanno conseguito molti più fallimenti di quanto siano stati i successi), Trinity: Souls of Zill O'll si dimostra un prodotto tutto sommato valido, con le carte in regola per intrattenere eventuali appassionati per diverse decine di ore.

Ciò che vi aspetta non è affatto un'esperienza innovativa o originale, questo è certo, ma il lavoro svolto da Omega Force è quantomeno un discreto segnale per chiunque lamentasse la mancanza di questo genere di produzioni su PS3. Se non foste fra questi il mio consiglio è ovviamente quello di orientarvi altrove, ma nel caso in cui vi capitasse fra le mani, dategli una chance. Potrebbe sorprendervi.

6 / 10

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A proposito dell'autore
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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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