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True Crime

Alla conquista di Hong Kong.

E' inutile negarlo: il panorama videoludico è cambiato radicalmente negli ultimi anni, ed una delle principali "cause" è senza dubbio la sempre crescente quantità di prodotti che vengono lanciati sul mercato. Maggiori sono i giochi e maggiore sono le difficoltà di un qualsiasi sviluppatore affinché il proprio lavoro riesca ad emergere dalla massa. Semplice.

In passato, proporre qualcosa che risultasse quantomeno "accettabile" agli occhi del pubblico era una cosa relativamente semplice, ma ora, con la mole di prodotti che popolano i cataloghi di tutte le console disponibili in commercio, le aspettative dei videogiocatori sono inevitabilmente cresciute in maniera esponenziale.

E questo è purtroppo il motivo per cui True Crime potrebbe incorrere in qualche problema di troppo al momento della sua release. L’ultima fatica di United Front Games è sicuramente valida, questo è certo, ma alla luce della competitività della categoria a cui appartiene, potrebbe faticare non poco nel ritagliarsi un suo spazio.

Il titolo sarà ambientato a Hong Kong, una città strutturalmente molto particolare dove semplici baracche di legno si alterneranno a straordinari grattacieli e strade piene di insegne al neon. Insomma, un luogo ideale per dedicarsi a questo "guardie e ladri" in chiave moderna, specie se si considera il modo in cui gli sviluppatori sembrano aver puntato sulla frenesia e la spettacolarità dell'azione (nel trailer, ad esempio, si vedono addirittura dei motoscafi).

Preparatevi ad affronatre un grande, grandissimo numero di combattimenti corpo a corpo.

Tra le feature presenti spicca inoltre la possibilità di saltare da una macchina all'altra anche in corsa con la semplice pressione di un tasto; una dinamica di gioco che strizza l'occhio a Just Cause 2 ma che paradossalmente sembra più vicina a Pursuit Force.

Tralasciando le spiccate abilità ginniche del protagonista, il titolo si suddivide in due tronconi per ciò che concerne le fasi di combattimento: scontri a fuoco (che ricordano molto quelli di Crackdown) e corpo a corpo. Quest'ultimo, alla luce della sua evidente brutalità e della possibilità di interagire con diversi elementi di contorno per rendere le scazzottate molto più interessanti, si dimostra inoltre particolarmente stimolante.

Il titolo si avvale inoltre di un sistema di esplorazione degli scenari molto vicino al parkour, che permette al protagonista di scalare gli scenari con grande semplicità; il sistema individua infatti qualsiasi sporgenza scalabile, evidenziandola poi in maniera tutto sommato discreta in modo che il giocatore possa concatenare salti e prese con grande naturalezza.