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Ubisoft debutta nel free to play - articolo

Vediamo Duel of Champions e The Settlers Online.

Sarebbe più corretto definire il free to play come uno strumento, più che un modello di business, perché proprio come ogni strumento può essere buono o cattivo, dipende da come lo si usa.

Così come un coltello può essere usato per affettare il pane o aggredire una persona, il free to play può essere un modo per spremere i giocatori più di quanto si potrebbe fare con un gioco normale, o un'ottima occasione per provare a fondo un titolo e scegliere liberamente se renderlo più veloce o interessante con una piccola spesa, fermo restando che non possiamo certo pretendere che una compagnia crei un gioco gratuito solo perché ama vedere la gente divertirsi.

Visto in quanti si stanno gettando su questo settore, non poteva certo mancare Ubisoft, che ha scelto The Settlers e Might & Magic come primi titoli su cui sperimentare forme di gioco gratuito con bonus a pagamento.

Vediamo quindi più nel dettaglio le nostre impressioni dopo aver provato entrambi i titoli.

Might and Magic: Duel of Champions

Parliamo di questa escursione del marchio Might and Magic nel mondo delle carte collezionabili, che avviene con la formula del free to play ma attraverso un client vero e proprio.

Might and Magic: Duel of Champions è un gioco di carte online per PC che punta ad affermarsi in questo segmento con un approccio differente, ispirandosi ai campi di battaglia e alle creature del titolo da cui prende il nome.

Tutte le carte sono accompagnate da illustrazioni bellissime.

Il gioco non è solo per PC e presto potrà vantare anche una sua versione per iPad, con cui i possessori del tablet di Apple potranno sfidare anche giocatori PC in qualunque posto si trovino, e con un'interfaccia studiata appositamente per sfruttare i controlli touch.

Durante la Games Week abbiamo avuto modo di provare il titolo giocando con uno dei campioni della disciplina, che ci ha spiegato tutti i segreti per primeggiare nei campi di battaglia, e anche se abbiamo visto la nostra prima partita online solo grazie al suo aiuto, l'impressione ricavata è che Duel of Champions sia uno di quei titoli semplici da imparare ma difficili da padroneggiare.

Cominciamo dunque dalle basi. L'area di gioco è divisa in due file di 4 slot in cui andranno posizionate le carte, con un'area sottostante in cui vengono visualizzate le carte attualmente in mano e un'area superiore in cui trovano posto i valori di Magia, Forza, Destino e Risorse dei due contendenti.

Obiettivo del match è ovviamente quello di far scendere sotto zero i punti dell'avversario, sfruttando le creature, gli incantesimi e i bonus che ci troveremo in mano durante il nostro turno.

Tutte le carte in alto mostrano un costo in Risorse, e ovviamente quando vengono giocate vanno a intaccare questo punteggio: un volta esaurito non sarà possibile compiere più nessuna azione nel turno.

"Obiettivo del match è ovviamente quello di far scendere sotto zero i punti dell'avversario"

In Duel of Champions la posizione della carta è fondamentale.

È interessante notare come le Risorse disponibili crescano di un punto all'inizio di ogni round, quindi più passa il tempo più potremo elaborare strategie complesse, e lo stesso vale per il nostro avversario.

Oltre alle Risorse, tutte le carte richiederanno un determinato punteggio di Magia, Forza o Destino. Questi tre punteggi possono essere aumentati di uno all'inizio di ogni round. Di solito la Forza serve a evocare le creature, la Magia a lanciare incantesimi e il Fato a lanciare carte che hanno gli effetti più disparati, e che spesso affliggono tutte le unità sul campo o il nostro eroe.

È chiaro dunque che in fase di composizione del nostro mazzo potremo decidere che tipo di creature, magie e carte fato inserire, e di conseguenza sapremo scegliere di turno in turno quale dei tre punteggi aumentare. Se poi siamo già arrivati allo sviluppo massimo necessario per il nostro mazzo, potremo prendere una carta o attivare la propria abilità unica.

Una volta iniziate a calare le carte sul tavolo, ci si rende conto che degli otto slot disponibili, quelli anteriori sono dedicati alle creature di mischia e quelli posteriori alle creature che colpiscono a distanza, mentre le creature volanti possono essere posizionate in entrambe le file.

"Il posizionamento delle creature è fondamentale"

È il caso di dire che in questo gioco dovrete farvi un mazzo tanto...

Il posizionamento delle creature è fondamentale, perché se un avversario non se ne troverà di fronte una nostra a fare da scudo, potrà danneggiare direttamente l'eroe. Inoltre una creatura posizionata sul tavolo non può attaccare nello stesso turno in cui viene collocata (salvo eccezioni), quindi rischia di subire l'attacco di una creatura già sul tabellone, e alcune magie ad area potrebbero colpire contemporaneamente le creature posizionate in un certo modo.

Ogni creatura, oltre ad essere caratterizzata da una bellissima illustrazione, ha chiaramente indicato non solo il punteggio in risorse ma anche il danno, la retaliation (ovvero il danno che fa automaticamente quando subisce un attacco) e i punti ferita, più le eventuali caratteristiche speciali.

Per rincarare la dose di strategia necessaria, una carta può anche decidere di non attaccare durante il turno ma di spostarsi, così da evitare un attacco o mettersi a protezione dell'eroe. Ovviamente solo una carta è ammessa in ogni slot.

Come se non bastasse, tutte le regole appena spiegate possono essere infrante da una determinata carta o una determinata abilità, rendendo il tutto ancora più strategicamente complesso.

"Per rincarare la dose di strategia necessaria, una carta può anche decidere di non attaccare durante il turno ma di spostarsi"

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Fortunatamente per i principianti, è possibile seguire un tutorial molto esaustivo e misurarsi in scontri all'ultima carta con l'IA del gioco, che si farà sempre più coriacea e “umana” col procedere dei duelli. Tuttavia, il fulcro del gioco sono senza dubbio gli scontri online contro gli altri giocatori, con tanto di classifica online aggiornata giorno dopo giorno in cui i migliori vengono ricompensati con le monete necessarie ad acquistare altre carte.

Va da sé che per diventare sempre più potenti è consigliabile comprare nuove carte e nuovi mazzi, utilizzando sia la valuta del gioco sia quella ottenuta convertendo soldi reali, e anche se il bilanciamento tra giocatori paganti e non paganti è ancora tutto da verificare. Gli sviluppatori ci hanno però assicurato che chi spende soldi non è automaticamente il più forte.

Gli euro, dunque, sono solo un modo per ottenere carte più velocemente, che sono comunque disponibili per chi vuole usare solo le monete d'oro faticosamente accumulate partita dopo partita, e alla fine dei giochi una buona strategia conta più di una carta potente. Sempre che la fortuna vi sorrida…

The Settlers Online

Il gioco, per meccaniche e visione artistica, si rifà ovviamente al grande classico della strategia in tempo reale creato da Blue Byte Software, in cui bisognava costruire un impero accumulando risorse, creando edifici e difendendo i confini. Nel farlo però porta il tutto nel mondo dei browser game in flash, con una realizzazione tale che a volte sembra di giocare a un titolo installato sul PC.

"Il gioco si rifà ovviamente al grande classico della strategia in tempo reale creato da Blue Byte Software"

Graficamente, The Settlers fa dimenticare di essere 'solo' un browser game.

Come insegna la tradizione degli RTS, anche in questo gioco dovremo innanzitutto accumulare risorse e costruire gli edifici base per la sussistenza, grazie a un pratico tutorial che ci guiderà nelle prime fasi di gioco con dei compiti molto semplici.

I materiali spaziano da quelli primari, come legno, carbone, rame, pietra, pesce, grano, oro e diamanti, alle materie lavorate o semilavorate, cioè che vengono realizzate mediante la combinazione o la lavorazione delle risorse primarie.

Un esempio di questo sistema è il carbone, utile per forgiare le spade, che viene prodotto utilizzando la legna, o le leghe metalliche come il bronzo, ottenute mescolando carbone e rame. Per non parlare delle armi, che andranno realizzate una ad una se volete formare un esercito.

Anche il cibo potrà essere prodotto in questo modo, ad esempio macinando il grano in farina per ottenere il pane, o pescando il pesce e cucinando dei piatti specifici che serviranno a dare un bonus temporaneo alla produzione di determinati edifici.

La raccolta è gestita automaticamente dalle strutture che andremo a creare, e più vicino metteremo l'edificio preposto alla materia prima e meglio sarà, mentre per creare i singoli oggetti dovremo sceglierli all'interno degli appositi centri di lavorazione.

"La raccolta è gestita automaticamente dalle strutture che andremo a creare"

Con l'aumentare dei livelli il villaggio sembrerà sempre meno rustico.

Vista la grande mole di risorse, oggetti e unità disponibili, non è difficile immaginare che il numero di edifici presente nel gioco sia elevato: parliamo di circa sessanta costruzioni disponibili e tutte possono essere migliorate con un'ulteriore spesa di risorse o di gemme, la valuta del gioco.

Aumentare la popolazione e l'area di influenza del proprio villaggio è fondamentale, soprattutto nel caso in cui le risorse presenti nella vostra zona si stiano esaurendo. Per farlo dovrete mandare in giro un esploratore, che può anche venire impiegato per cercare tesori, e che dopo una decina di minuti rivelerà una nuova area della mappa.

A questo punto potrebbe bastare creare un nuovo edificio di raccolta nell'area appena scoperta per reclamarla, ma col procedere dei livelli dovremo vedercela con i banditi che infestano l'area, e che sono gestiti dal computer.

Un'altra unità molto importante è poi il geologo, che vi permetterà di scovare le miniere di rame, carbone, titano, oro e molto altro. Al momento The Settlers Online è un gioco prevalentemente single player, in cui l'unica interazione concessa tra i giocatori è il commercio. Tuttavia per il 2013 Ubisoft ha già in cantiere un corposo aggiornamento che introdurrà il PVP (sul quale attualmente mantiene uno stretto riserbo) e le Gilde, con cui i giocatori potranno creare confederazioni mercantili e di mutuo soccorso, e svolgere missioni cooperative.

"Al momento The Settlers Online è un gioco prevalentemente single player ma per il 2013 Ubisoft ha previsto un corposo aggiornamento"

Non mancano le ambientazioni stagionali, come quella dedicata ad Halloween.

Le missioni sono infatti uno dei modi migliori per progredire nel gioco, visto che regalano risorse, monete e punti esperienza. Possono essere di raccolta e di eliminazione di un determinato obiettivo, e oltre a poterle acquistare separatamente, vengono assegnate dai cosiddetti “Generali” a ogni passaggio di livello.

Per procedere all'assalto dovremo realizzare un esercito, e ogni militare dev'essere creato nell'apposita struttura, fornendogli una birra e un'arma. Quando avremo un numero cospicuo di militari potremo creare un generale, che radunerà le truppe e potrà essere lanciato all'attacco.

Per quanto riguarda il modello di business, gli oggetti di gioco e gli upgrade sono acquistabili con risorse come l'oro o le gemme, che si acquistano con la valuta reale.

Fortunatamente Ubisoft è stata abbastanza saggia da creare un sistema in cui il giocatore intenzionato a spendere soldi reali ha un boost solo in termini di tempo speso minore, e non ottiene alcun oggetto esclusivo.

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Settlers Online conserva dunque tutto lo spirito dei suoi predecessori, e si dimostra un gioco di assoluto livello, perfettamente a suo agio nell'attuale panorama degli strategici, gratuiti e non.

Inoltre, ha il pregio di non essere assolutamente invasivo sul lato “social”, quindi potrete iscrivervi utilizzando il vostro account di Facebook senza tediare i vostri amici con richieste e aggiornamenti inutili. E se proprio non vi va di giocarlo online, a dicembre potrete anche acquistare la versione retail.

Volete avere accesso alla closed beta di The Settlers Online. Cliccate qui e ritirate la vostra key!

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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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