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Alan Wake's American Nightmare - review

Una brevissima gita in Arizona.

Quando presi in mano per la prima volta Alan Wake, devo esserne sincero, rimasi un po' combattuto: il gioco offriva una buona atmosfera, una grafica discreta e una giocabilità onesta, ma qualcosa gli impedì di fare breccia nel mio cuoricino.

Per questo motivo (e anche perché al Silvestri non si può dire di no) ho deciso di dare un'altra chance ad Alan Wake's American Nightmare, il nuovo horror/thriller targato Remedy, ed eccomi quindi a disquisire con voi su questo titolo disponibile sul marketplace di Xbox Live per 1200 Microsoft Point.

American Nightmare non è né un seguito, né un prequel, e infatti gli avvenimenti accaduti nel primo gioco sono del tutto slegati da quelli che vi ritroverete ad affrontare in questa seconda (e corta purtroppo) avventura.

Il trailer di lancio di Alan Wake's American Nightmare.

Una volta lanciata la vostra partita, vi daranno il benvenuto in questo nuovo "incubo" dei filmati di ottima fattura, girati con attori in carne ed ossa. Per questo Alan Wake's American Nightmare, infatti, sono stati ingaggiati degli attori "veri". Vi ricordate le televisioni accese nel primo Alan Wake? Ecco, quando le userete vedrete dei video recitati dalla versione reale del povero Alan che, lasciatemelo dire, è decisamente meglio in carne ed ossa che non in poligoni e texture.

"American Nightmare non è né un seguito, né un prequel, e gli avvenimenti accaduti nel primo gioco sono del tutto slegati da quelli attuali"

Alan questa volta si ritrova in Arizona, in uno di quei piccoli villaggi con un solo pozzo di petrolio, la donna tutta curve che lavora come meccanico, il motel triste e altri cliché che non farete fatica a individuare. Il nostro scrittore preferito si sveglia esattamente vicino al pozzo in questione e non tarderà ad accorgersi che vicino a lui non ci sarà nessuno di simpatico ad aspettarlo a braccia aperte.

È difficile, anzi impossibile, poter parlare della trama senza abusare di spoiler, e per questo motivo non ci proverò nemmeno. Una cosa è certa: alla Remedy hanno fatto un po' i furbetti, perché le 3 aree che dovrete esplorare durante la vostra avventura dovranno essere per forza visitate altre 2 volte facendo praticamente le stesse identiche cose. Mettiamola così: dopo 2 ore il gioco poteva tranquillamente concludersi ma per motivi di plot il brodo (come diceva la mia maestra a scuola) è stato allungato a dismisura con un bel po' di backtracking.

Per carità, la trama è piacevole (niente di originale però) ed è raccontata in modo discreto: è la recitazione inespressiva dei personaggi virtuali e i dialoghi assurdi che rovinano il tutto. Per farvi un esempio di dialogo allucinante, ve ne ripropongo uno che affronterete subito all'inizio. La donna-meccanico succinta : "Ehi, ma tu sei quello che era qui ieri sera, è successo un casino per colpa tua". Alan: "No, non sono io. È uno uguale a me in tutto e per tutto, e io devo cercarlo perché altrimenti succede un disastro". La signorina: "Ok, tieni queste sono le chiavi del motel".

"Alla vostra domanda se Alan Wake's American Nightmare faccia paura, posso rispondere tranquillamente di no"

Alla vostra domanda se questo Alan Wake's American Nightmare faccia paura, posso rispondere tranquillamente di no. American Nightmare può essere considerato horror se volete includere in questa categoria anche l'ultimo Harry Potter . Non ci sono occasioni che vi faranno balzare dalla sedia, i nemici sono lenti e le munizioni per le vostre armi sono ovunque (a livello normale è impossibile rimanere senza). Ciò non fa crescere la tensione e la trama non decolla mai, visto che dopo le prime due ore saprete benissimo cosa succederà.

Che American Nightmare fosse molto più action di Alan Wake si sapeva: ci sono armi ovunque (sbloccabili però recuperando tot pagine dei manoscritti), alcuni nemici nuovi (il mostro che si "sdoppia" quando sta per morire, quello che lancia le granate e quello con una sega circolare), tre aree da esplorare (e sono molto più open world rispetto a quanto eravamo abituati), e una modalità Survival e una Arcade che allungano un po' la longevità di un gioco che potrebbe essere finito in una serata. La modalità Arcade permette di rigiocarsi l'avventura con l'aggiunta di un bellissimo punteggio (e moltiplicatore annesso) in alto a destra per poi fare i ganassa con gli amici e vantarsi del proprio top score.

Vediamo la modalità 'Fight 'til Dawn' di Alan Wake's American Nightmare.

"La modalità Survival è più interessante e può garantire qualche ora di divertimento in più"

La modalità Survival è invece più interessante e può garantire qualche ora di divertimento in più: controllando Alan dovrete resistere a orde di nemici fino alle prime luci della mattina (ovvero 8 minuti circa, la durata del singolo match): ogni ondata sarà più difficile, e per ogni avversario abbattuto otterrete dei punti. Sono presenti diverse mappe su cui giocare: la prima, per esempio, è un cimitero abbandonato ma ne troverete diverse che verranno sbloccate dopo averle completate.

Siamo quindi giunti al momento di tirare le somme di questa nuova avventura: Alan Wake's American Nightmare è il classico caso in cui la confezione è più interessante del contenuto. I filmati degli attori in carne e ossa e il gameplay più action rispetto al primo Alan Wake lo rendono comunque un prodotto degno di essere provato. Ma se vi aspettate un'avventura coinvolgente, tanto divertimento e una durata onesta (il single player è completabile in circa 4 ore), avete sbagliato purtroppo gioco. Persino i fan più sfegatati potrebbero rimanerne delusi…

6 / 10

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Simone Barillà

Staff Writer

Simone Barillá è un genovese DOC. Tifoso del Genoa, divide la sua vita tra famiglia, lavoro, videogiochi e antipatia per i ciclisti.

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