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Assassin's Creed IV: Black Flag - prova

Per i sette mari a bordo di una PlayStation 4.

Milano - A tutti quelli che si lamentano della cadenza annuale di Assassin's Creed, Ubisoft risponde ricordando che il terzo capitolo, con gli oltre 10 milioni di copie vendute, è quello di maggior successo della serie. Questo trionfo commerciale spazza via anche tutti i dubbi riguardanti la nuova ambientazione, dato che in molti hanno storto il naso dopo l'abbandono dell'Europa e le sue belle città d'arte in favore delle inesplorate Americhe. Evidentemente anche queste ultime esercitano il loro selvaggio fascino.

Per questo motivo è poco sorprendente constatare che in Black Flag, nominalmente il quarto capitolo della guerra tra Templari e Assassini, commercialmente il sesto, ripresenterà molti degli elementi già noti ai milioni di fan, come un intreccio che mescola personaggi realmente esistenti con avvenimenti assolutamente finzionali, enormi mappe tutte da esplorare e un gran numero di combattimenti da affrontare. In un recente evento milanese abbiamo avuto modo di provare a lungo la versione PlayStation 4 del gioco in modo da immergerci per la prima volta nelle dettagliatissime atmosfere caraibiche proposte dal gioco.

A nostra disposizione c'erano due intere sequenze utili a prendere confidenza con l'universo di Black Flag, che dovrebbero coincidere con il terzo ed il sesto blocco narrativo. Due momenti temporalmente distanti, ma utili a farci conoscere il nuovo protagonista, Edward Kenwar, il padre di Haytham e di conseguenza il nonno di Connor ed alcuni tra i principali compagni che lo affiancheranno in questa nuova avventura. Tra questi si distinguono Adewale, l'abile primo ufficiale di Edward, Barbanera, un celebre collega pirata, e ovviamente la Jackdaw, la vostra nave, il mezzo col quale solcherete i sette mari.

I sette mari alla fin fine non sembrano così pericolosi...

Esattamente come in Assassin's Creed III, infatti, torneranno le fasi marittime, anzi, in Black Flag, saranno ancora più centrali nell'economia del gioco. L'ambientazione piratesca e caraibica ha consentito agli sviluppatori di creare una mappa frammentata, ricca di isolette da scoprire, ma soprattutto di vaste distese d'acqua da solcare alla ricerca di tesori nascosti e mercantili da assaltare ovviamente a bordo del vostro vascello.

"Come al solito le prime ore di gioco serviranno a prendere confidenza con le novità"

Come al solito le prime ore di gioco serviranno a prendere confidenza con le novità, a partire dalle semplici meccaniche di gestione della nave, dall'acquisizione di nuovi membri della ciurma, fino ad arrivare agli immancabili combattimenti. Potrete prendere il largo anche con un personale ridotto, ma solo un gran numero di sgherri vi consentirà di assaltare i mezzi più veloci e potenti dei sette mari. Per questo motivo uno dei primi compiti che vi sarà richiesto è quello di reclutare un numero sufficiente di aspiranti pirati. Per fortuna le città pulluleranno di criminali messi in catene dai gendarmi della Regina di Inghilterra che ovviamente saranno ben contenti di seguirvi sulla Jackdaw in cambio della libertà.

La missione di reclutamento è molto standardizzata: vi verranno indicati sulla mappa i luoghi nei quali dei potenziali compagni sono tenuti in catene e voi dovrete essere sufficientemente veloci nel raggiungerli e nel liberarli prima che le guardie li giustizino. Il gioco lascerà a voi la decisione su che approccio mantenere e potrete dunque decidere se far fuori brutalmente le guardie piombando loro addosso direttamente dai tetti o sgattaiolare alle loro spalle e liberare silenziosamente i prigionieri.

L'esplorazione marina avverrà solamente attraverso un complesso sistema di barili posizionati in modo da farvi respirare anche sott'acqua.

Il gameplay è molto simile a quello dello scorso anno sia come varietà di armi e bocche da fuoco, sia nelle opzioni a vostra disposizione, come la possibilità di raccogliere da terra un fucile ancora carico e di alternare le lame alle armi da fuoco. Non abbiamo notato grandi stravolgimenti anche nelle routine comportamentali degli avversari che continueranno ad attaccarvi uno alla volta o al massimo in coppia, in modo da consentirvi di contrattaccare contemporaneamente entrambi. Così come potreste decidere di voltare le spalle ai vostri nemici e tentare una fuga disperata sui tetti alla ricerca di un mucchio di fieno o un gruppo di persone tra le quali mimetizzarsi.

"Il gameplay è molto simile a quello dello scorso anno sia come varietà di armi e bocche da fuoco, sia nelle opzioni a vostra disposizione"

Ripetuto il rituale un paio di volte sarete finalmente pronti a partire con la nave. Una volta sul vascello vi renderete conto che tutto è come vi ricordavate. A vostra disposizione ci saranno due velocità di crociera, che influenzeranno direttamente la rapidità di virata del vascello. Dovrete tenere sempre sott'occhio le condizioni atmosferiche, dato che un forte vento se alle spalle vi consentirà di volare sulle onde, ma se frontale rischierà di farvi rimanere invischiati in un combattimento non voluto. Inoltre, durante le tempeste dovrete essere bravi a non prestare il fianco alle onde anomale o alle trombe d'aria, entrambe elementi capaci di spazzare via la vostra nave.

La forza della natura non è il solo nemico che dovrete affrontare: Edward è un pirata, piuttosto famoso oseremmo dire, e la sua taglia ingolosirà diverse vedette della marina imperiale inglese che non ci penseranno due volte ad attaccarvi. In questo caso partirà il solito balletto fatto di schivate e bordate a bordo dei vascelli, nel quale dovrete essere bravi ad alternare i cannoni laterali con quelli mobili, oltre che utilizzare tatticamente le catene con le quali stracciare le vele avversarie o barili esplosivi. Una divertente reinterpretazione in tre dimensioni di Sid Meier's Pirates, con tanto di abbordaggi e la possibilità di potenziare il proprio vascello per diventare il terrore dei sette mari.

Edward non si costruirà una fama da pirata nel ruolo della preda, ma in quello ben più remunerativo del predatore. I mari caraibici sono infatti ricchi di navi merci piene zeppe di bottino, da assaltare per recuperare materiali da utilizzare per riparare la vostra nave, potenziarla con nuovi cannoni e carene o per venderli al porto più vicino, così da diventare enormemente ricchi. Una volta reso inutilizzabile il mercantile potrete abbordarlo direttamente con Edward che, grazie alle sue capacità di Assassino, non impiegherà molto a sbarazzarsi della tenue difesa di bordo.

"Alcune isole deserte saranno l'habitat naturale di alcuni animali esotici che potrete cacciare e scuoiare per ottenere denaro dalle loro pellicce"

Non solo: alcune isole deserte saranno l'habitat naturale di alcuni animali esotici che potrete cacciare e scuoiare per ottenere denaro dalle loro pellicce, mentre alcuni fondali nasconderanno dei magnifici tesori da recuperare immergendovi nelle loro profondità. Prima però la Jackdaw dovrà essere equipaggiata con un'enorme campana di bronzo da sommergere e utilizzare come serbatoio d'aria supplementare che vi consentirà di stare sott'acqua per diversi minuti. In questi frangenti il gioco vi spingerà a muovervi velocemente da una fonte d'aria alla successiva per darvi modo di trovare cimeli antichi o scrigni sommersi. La vista d'aquila vi sarà utile per individuare dove sono celati i tesori, ma anche per tenere d'occhio i tanti predatori del mare, come gli squali, che non si faranno impressionare dal vostro ingegno piratesco.

La prima volta che vi immergerete nelle profondità marine sarà per trovare un antidoto andato perduto nel 1718, ovvero durante la sesta sequenza di gioco, ma successivamente potrete sfruttare la campana a vostro piacimento. Assassin's Creed IV: Black Flag cerca infatti di sopperire alla mancanza di fascino, complessità e densità delle città caraibiche con un insieme di elementi in grado di dare maggior varietà e interesse alle enormi distese di mare che dividono un'isola con l'altra.

Che dire, la vita del pirata potrebbe avere discreti risvolti...

Tra tesori sommersi, riserve di caccia, battute di pesca allo squalo o alla balena, assalti a fortini, a navi militari e al recupero di membri della ciurma abbandonati in mare avrete davvero diverse cose da fare, con le quali aumentare esponenzialmente la longevità del gioco e dare a Black Flag un carattere tutto suo. Una volta scesi a terra, infatti, le similitudini coi precedenti capitoli sono chiare, a partire dalla struttura narrativa che prevede lunghi filmati inframmezzati da sequenze di gioco fino ad arrivare al gameplay, col suo ibrido tra fasi piattaforme, combattimenti e momenti stealth.

"La conformazione delle città e dei loro sobborghi ricorda molti più da vicino quella di AC3 e la Frontiera"

La conformazione delle città e dei loro sobborghi ricorda molti più da vicino quella di AC3 e la Frontiera rispetto a quelle viste nei primi quattro capitolo, per via di una certa piattezza sia del terreno, alla fin fine solo Cuba è sufficientemente grande per consentire un po' di varietà di paesaggi, sia dei centri abitati, comunque ancora piuttosto giovani e privi di capisaldi architettonici come il campanile di Giotto o l'Hagia Sophia.

Torneranno anche le parti di storia ambientate nei tempo moderni, ma non vi vogliamo anticipare nulla per non rovinarvi la sorpresa.

Le fasi di caccia ricorderanno molto da vicino quelle della Frontiera di AC III.

Il passaggio alla nuova generazione di console al momento non ha portato grandi cambiamenti se non sotto il profilo tecnico, dato che su PlayStation 4 Assassin's Creed IV: Black Flag è 'semplicemente' più definito, stabile e dettagliato della versione PS3 e Xbox 360. Graficamente, infatti, il gioco di Ubisoft potrebbe essere comparato alla versione PC, ma contenutisticamente tutte le versioni saranno identiche tra di loro. L'unica concessione all'hardware Sony è l'utilizzo del piccolo touchscreen sul lato frontale del DualShock 4 per muovere la mappa più velocemente. Nulla di rivoluzionario dunque.

"L'unica concessione all'hardware Sony è l'utilizzo del piccolo touchscreen"

A onor di cronaca il codice di gioco si è dimostrato piuttosto instabile, ma gli sviluppatori di Ubisoft Montreal assicurano che la colpa era delle console utilizzate, un modello vecchio ed instabile di PlayStation 4 distribuito tra gli sviluppatori per consentire loro di iniziare i lavori. Sembra comunque che oggigiorno l'hardware Sony sia migliorato sensibilmente in stabilità e affidabilità in vista della sua prossima commercializzazione.

A questo primo incontro Assassin's Creed IV: Black Flag sembra un episodio studiato in modo da soddisfare i milioni di fan della serie sparsi per il mondo. Le meccaniche di base e il connubio tra finzione storica e tempi moderni tornano praticamente immutati, ma arricchiti da tutti quegli elementi che sono stati apprezzati nel terzo capitolo, come i combattimenti navali e l'ambientazione americana.

Ubisoft ci mostra la differenza della versione next-gen di Assassin's Creed IV: Black Flag con le console attuali.

Per il resto il gioco presenta i medesimi punti di forza della serie, come un colpo d'occhio molto valido, un'ottima realizzazione dell'acqua e della vegetazione e un doppiaggio in italiano di livello, con altri meno rimarcabili, come una certa rigidità delle animazioni durante i dialoghi o qualche problema nella compenetrazioni.

La chiave del successo di questo capitolo sarà, come al solito, nella capacità da parte degli sceneggiatori di Ubisoft di scrivere una trama intricata, ma coinvolgente, ma soprattutto di tratteggiare un cast di protagonisti memorabile. Da qui al 31 ottobre dovremo scoprire alcuni dettagli tecnici come le novità del multiplayer o la companion app del gioco, ma soprattutto dovremo cercare di capire se Edward sarà capace di conquistarci con il suo carisma, come a suo tempo fece Ezio Auditore, o se sarà simpatico come un dito in un occhio come suo nipote.