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Beyond: Due Anime - prova

Non lo abbiamo finito, ma dopo sei intense ore possiamo raccontarvi finalmente di più!

Da grande fan di David Cage fin dai tempi di Omikron: The Nomad Soul sembra incredibile che fino a qualche giorno fa, di questo nuovo Beyond: Due Anime, sapessi così poco.

Non capivo proprio dove fosse il twist, quale tipo di gameplay aspettarmi. Non che avessi molta voglia di approfondire... in realtà mi ero persino ripromesso di barricarmi in una sorta di "media blackout": se non dovevo scrivere di Beyond, tanto valeva rimanere all'oscuro di tutto senza rovinarmi la sorpresa, giocandomelo proprio come voi, da videogiocatore di razza e non da professionista.

Il piano procedeva senza problemi, fino a quando il buon Silvestri non mi ha proposto di provare una versione preview del gioco, un Beyond quasi completo, al quale mi è stato impossibile resistere.

Sei ore dopo, mentre mi trovavo completamente in balia dei personaggi interpretati da Ellen Page e Willem Dafoe, il codice di Beyond: Due Anime mi ha riportato alla realtà, salutandomi bruscamente e dandomi appuntamento al gioco completo che riceveremo tra qualche settimana.

Se questa a voi sembra una PlayStaton3...

Quel poco (ma non così poco) che ho potuto giocare, mi ha lasciato con un pugno di mosche in mano, sommerso da mille eventi pronti ad esplodere, ma finalmente in grado di capire cos'è davvero Beyond: Due Anime, e cosa ben più importante di poterlo spiegare anche a voi.

"La storia di Jodie Holmes non dura poche ore o qualche settimana, ma si estende per oltre 15 anni"

David Cage e il team Quantic Dream sono da sempre alla ricerca del connubio perfetto tra cinema e videogiochi, obiettivo ambizioso e perseguito nel tempo in vari modi. Consci che una buona trama spesso è raccontata da diversi punti di vista, il primo passo è stato quello di inserire nel gameplay dei loro giochi un espediente per cambiare più volte protagonista.

In Omikron ciò era possibile grazie al potere del personaggio principale: migrare con l'anima da corpo a corpo. Con Fahrenheit tale libertà venne meno, i protagonisti si alternavano in modo prefissato, ma questo limite diede alla Quantic Dream la possibilità di concentrarsi su altro: come costruire il peculiare modo di farci interagire con i loro mondi virtuali, basato sulle due leve analogiche, in quelli che molto spesso vengono declassati a semplici e noiosi quick time event (premi il pulsante che ti dico, e premilo in tempo!).

Heavy Rain continuò la tradizione dei molteplici protagonisti, dei QTE pronti a simulare i movimenti degli attori, che sempre numerosi questa volta si trovavano alle prese con un thriller puzzle senza game over, pronto a rispondere dinamicamente alle scelte dei videogiocatori. Con Beyond: Due Anime, David Cage prova a superare il traguardo di un tempo prima che si trasformi in un limite, tornando al singolo protagonista, ma costringendolo a non essere mai solo.

"L'interazione tra Aiden e Jodie è il fulcro di tutto"

Beyond: Due Anime racconta la storia di Jodie Holmes, una storia che non dura poche ore o qualche settimana, ma che si estende per oltre 15 anni. Il gioco è suddiviso ancora una volta in scene più o meno lunghe, costruite per farci vivere i momenti salienti della vita di Jodie, non in ordine cronologico ma sparso.

Ma cosa ha di così speciale questa bambina, ragazza, donna? Fin dai primi giorni di vita, Jodie vive in simbiosi con un'entità sovrannaturale conosciuta col nome di Aiden, capace di rassicurarla nei momenti più tristi, ma anche di riversare tutto il suo odio sulle persone e l'ambiente circostante. È l'interazione tra Aiden e Jodie il fulcro di tutto, attorno al quale volteggia cupa la figura del Dottor Nathan Dawkins, lo scienziato che segue (e studia) Jodie da sempre, sostituendone persino i genitori.

I movimenti del vestito da sera di Jodie, l'ondeggiare dei tessuti, sono a dir poco eccezionali.

A seconda delle scene al giocatore spetterà il controllo di Jodie e di Aiden, a volte la scelta di chi utilizzare sarà obbligata, altre basterà premere il pulsante Triangolo per cambiare personaggio a piacimento. Guidando Jodie, Beyond si comporta in modo molto simile ad Heavy Rain, ma passando ad Aiden il gioco ci mette alla guida di un'entità capace di librarsi liberamente nell'aria, passare attraverso i muri, spostare oggetti e persino di possedere determinati personaggi non giocanti.

"Beyond continua ad utilizzare molti QTE"

Aiden non solo è la forma più pura di gameplay dai tempi di Omikron in un gioco Quantic Dream, rappresenta anche l'ennesima idea geniale con cui David Cage cerca ancora una volta di far collimare il mondo del cinema con quello dei videogiochi. Aiden ci permetterà di cambiare per sempre la vita di Jodie, trasformandola persino in una sorta di Sissy Spacek in Carrie Lo Sguardo di Satana.

Ma Aiden serve anche a un altro scopo, quello di far sentire il giocatore molto più protagonista della protagonista stessa, trasformandolo in un vero e proprio regista che irrompe invisibile in scena, per sparigliare carte e distorcere il corso degli eventi.

Le scene da noi provate erano tutte molto diverse tra loro, quasi sempre sorprendenti, nella costruzione come negli spesso inattesi risvolti. Nonostante le recenti dichiarazioni di Cage, Beyond continua ad utilizzare molti QTE (la cosa non è un male, ma potrebbe non piacere ai "puristi"), le scene d'azione vengono introdotte tramite slow motion, finestra temporale in cui dovremo premere il pulsante giusto al momento giusto.

"Tecnicamente la qualità è altissima: dai tempi di Heavy Rain la Quantic Dream ha fatto passi da gigante"

Nel corpo a corpo il gioco utilizza la stessa soluzione: slow motion, ma in questo caso niente pulsanti, basterà accompagnare i movimenti del corpo di Jodie seguendone la direzione.

Non voglio dilungarmi oltre, potrei parlarvi della spettacolare scena della festa di compleanno, o quando Jodie si trasforma in una vera e propria eroina ed è costretta a salvare un intero laboratorio scientifico da un attacco soprannaturale, ma vi rovinerei un gioco che sembra meritare tutto il vostro tempo e di cui dovremo continuare a parlare, approfondendone meccaniche e tecnica, anche in sede di recensione.

Jodie deve usare i suoi poteri o no? La scelta è di Aiden, la scelta è vostra.

Tecnicamente la qualità è altissima, dai tempi di Heavy Rain la Quantic Dream ha fatto passi da gigante. Beyond: Due Anime è un gioco dettagliato oltre ogni immaginazione, costruito su un motore grafico che sa come sfruttare una PlayStation3 mostrandosi estremamente agile ed efficace. In alcune scene i modelli continuano a mostrare un po' di innaturale rigidità, specialmente nelle torsioni del collo, ma recitazione e animazioni sono di ben altra pasta rispetto a quelle di Heavy Rain.

Beyond: Due Anime arriverà nei negozi l'11 ottobre, non azzardatevi a comprarlo senza aver letto il nostro parere, sempre qui, su Eurogamer.it