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Call of Duty: Black Ops II - prova

Il vero avversario è Modern Warfare 3?

Milano - Sulla rete si trovano diverse definizioni del termine "hater", e una delle più comuni è la seguente: "un un individuo che odia un gruppo di persone o una persona singola. Quest'odio è generato da un sentimento simile alla gelosia; tuttavia gli hater, a differenza dei gelosi, non desiderano diventare come le persone che prendono in giro, ma al contrario vogliono smontarle".

La serie di Call of Duty negli ultimi anni ha collezionato un numero di hater inferiore solo ai suoi fan. Secondo queste persone, la serie di Activision starebbe proponendo da troppo tempo la stessa formula di gioco senza innovare e osare, riutilizzando in maniera insistente lo stesso motore grafico e gli stessi asset.

Certo, a ben vedere si tratta sempre di uno sparattutto in prima persona dal ritmo frenetico e spettacolare ma questa rimane un'accusa piuttosto ingenerosa, soprattutto considerando l'enorme pacchetto ludico che ogni anno Infinity Ward e Treyarch cercano di stipare all'interno di un unico DVD. E comunque, onestamente, chi cambierebbe una formula in grado di vendere decine di milioni di copie a ogni nuovo capitolo?

Con la scusa della guerra futuristica, gli sviluppatori si sono divertiti a usare le armi e gli accrocchi più impensabili.

Secondo Jay Puryear, Director of Brand Development di Treyarch, non solo queste accuse sono ingenerose ma sono anche false, soprattutto considerando l'ingente lavoro che lo sviluppatore californiano ha profuso in Call of Duty: Black Ops II. Quella di quest'anno è la vera prova di maturità di Treyarch che nel giro di pochi mesi, per varie vicissitudini, si è trovata a passare dall'essere il fratellino minore di Infinity Ward, a team di punta del brand più importante del più grande publisher al mondo.

Una pressione che sembra non turbare particolarmente gli sviluppatori, che in questi due anni hanno ammassato tutta una serie di piccole e grandi novità da richiedere oltre quarantacinque minuti di fitta presentazione per essere enunciate tutte.

Cominciamo dalla campagna. Come facilmente intuibile dal nome, Black Ops II è il seguito diretto del gioco uscito due anni fa su praticamente tutte le piattaforme casalinghe. A differenza di Modern Warfare, la serie Treyarch non cerca di stupire con una trama talmente spettacolare e dinamica da essere, per i più, schizofrenica e incomprensibile, ma di rapirci con un intreccio un po' più classico, scritto nientemeno che da David S. Goyer, autore delle sceneggiature della trilogia cinematografica di Batman diretta da Christopher Nolan.

La sua penna ci porterà a viaggiare su due linee temporali parallele: la prima ambientata a cavallo degli anni '80, quando Alex Mason conosce Raul Menendez e assiste alla creazione del suo impero criminale. La seconda è invece collocata nel 2025 quando il figlio di Alex, David Mason, cerca di impedire a Menendez di scatenare un conflitto tra USA e Cina. Questo sbalzo temporale consentirà all'autore di tratteggiare meglio i suoi personaggi, soprattutto il supercattivo, del quale scopriremo progressivamente il passato e le motivazioni che l'hanno condotto a progettare il suo piano criminale.

Quest'anno ci saranno molti più Zombie che in passato!

Il setting futuristico ha permesso agli sviluppatori di immaginare tutta una serie di gadget e tecnologie spettacolari, ispirate al libro "Wired for War: The Robotics Revolution and Conflict in the 21st Century" di P.W. Singer, tra i quali droni da combattimento, tute mimetiche e sistemi di hacking portatili, da utilizzare nel loro gioco.

Alcuni esempi piuttosto eclatanti li abbiamo avuti durante la demo tratta dal secondo capitolo della campagna, intitolato Celerium. Qui David e i suoi compagni devono infiltrarsi in una base celata all'interno di un antico templio inca. Il livello si apre con una spettacolare sequenza nella quale i soldati devono superare una parete verticale apparentemente inaccessibile.

"Il setting futuristico ha permesso agli sviluppatori di immaginare tutta una serie di gadget e tecnologie spettacolari"

Grazie a speciali guanti, però, i militari possono rimanere ancorati alla montagna, ma sospesi nel vuoto. Ciò consente loro di esibirsi in uno spettacolare pendolo umano grazie al quale, alternatamente, si davano la spinta per raggiungere una posizione più laterale della parete rocciosa, così da aggrapparsi a essa e consentire al compagno, legato tramite una corda, di essere sospinto ancora più avanti.

In teoria questa è una sequenza piuttosto semplice, nella quale tramite alcuni quick time event determinano l'esito della scalata; in pratica si tratta di un momento talmente spettacolare da aver lasciato tutti a bocca aperta, un po' per gli effetti grafici che riproducono la pioggia sul visore dei soldati, un po' per lo scenario da favola e un po' per l'idea folle e assolutamente riuscita. Raggiunta una piccola sporgenza pianeggiante, è bastato usare un binocolo iper-tecnologico per bucare le nuvole e individuare il covo nemico a valle.

Ecco un assaggio di quello che ci aspetta nella campagna single player.

Cosa c'è di più spettacolare di un pendolo umano? Poche cose, ma tra queste possiamo annoverare una sequenza nella quale guideremo Alex mentre si getta nel vuoto con la sua fida wingsuit. Una volta raggiunta la terraferma si tornerà ovviamente a combattere.

Come dicevamo la formula di base del gameplay è rimasta invariata, con scontri dal ritmo elevato, armi precise e affidabili e tanti nemici da spianare senza battere ciglio. Anche in questo caso la tecnologia futura darà una nuova lettura a una fase di gioco piuttosto classica: al posto di salire sul retro di un pick-up e usare il mitragliatore per falciare gli avversari, in questo caso abbiamo dovuto hackerare un mezzo pesante presente sul luogo per accedere alla sua strumentazione.

"La formula di base del gameplay è rimasta invariata, con scontri dal ritmo elevato, armi precise e affidabili e tanti nemici da spianare senza battere ciglio"

L'incedere sarà dunque il solito alternarsi tra fasi di combattimento, intermezzi narrativi e sezioni 'a tema', ma le possibilità e la fantasia dimostrate dagli sviluppatori nel livello Celerium fanno ben pensare per la riuscita della campagna.

Non vedete l'ora di guidare una cosa simile, dite la verità!

A rimpolpare l'offerta in single player arriverà una sorta di modalità parallela, chiamata Strike Force, nella quale dovremo portare a termine delle missioni meno convenzionali del solito. Puryear ha accennato infatti alla possibilità di seguire lo svolgimento della battaglia da una prospettiva in terza persona, per poi decidere quando prendervi direttamente parte.

Inoltre l'evolversi della battaglia si svilupperà in base alle decisioni prese in precedenza, un elemento che rende questa modalità davvero inedita per la serie. Strike Force avrà oltretutto una certa influenza sulla campagna in singolo giocatore, dove potremo osservare i risultati di alcune nostre scelte direttamente sul campo di battaglia. L'ultima novità per i solitari è infine la possibilità di creare una classe anche offline, in modo da avere sempre a portata di mano le armi e gli accessori preferiti.

Per quanto riguarda il comparto multiplayer, le novità sono molte e piuttosto interessanti. Alcune di queste, come il Pick 10, l'approdo nel dorato mondo degli e-sports e le scorestreak, le abbiamo descritte nella nostra preview di Call of Duty: Black Ops II dalla Gamescom di Colonia (saltate l'introduzione, mi raccomando!), quando Activision ha presentato per la prima volta il suo comparto online. Nonostante questo, molte sono le caratteristiche ancora inedite che Puryear ci ha illustrato a Milano.

Iniziamo con le modalità di gioco. Saranno in tutto nove (Deathmatch, Free-for-all, Kill Confirm, Hard Point, Domination, Demolition, Headquarters, Capture the Flag e Search & Destroy), prese di peso dalle più amate e giocate in questi anni. Debuttano nella serie Black Ops. Hard Point (una sorta di King of the Hill con diverse squadre a contendersi un unico punto di controllo) e Kill Confirm, dove uccidere un avversario sarà importante tanto quanto confermare la sua morte.

I protagonisti della campagna saranno David e Alex Mason.

Inoltre torneranno i party game. Potrete giocare con i vostri amici a Gun Game, One in the Chamber, Sharpshooter e Sticks & Stones, e mentre lo farete potrete anche guadagnare esperienza. È stata inoltre potenziata la modalità Combat Training. In questo modo i giocatori meno esperti potranno imparare con calma le regole del gioco, senza essere massacrati e insultati dagli altri utenti.

"Per quanto riguarda il comparto multiplayer, le novità sono molte e piuttosto interessanti"

Boot Camp è circoscritto ai giocatori di livello dall'uno al dieci. In questa modalità vi saranno due squadre composte di tre umani e tre bot che si affronteranno tra di loro. L'esperienza sarà dimezzata, in modo da dare più tempo ai neofiti per imparare o per impedire che i veterani sfruttino questo trampolino di lancio per fare 10 livelli in poche ore.

Objective è una modalità molto simile, con due squadre composte di tre umani e tre bot ma che si scontreranno in partite a obiettivi. Infine c'è Boot Stomp, dove sei umani affronteranno sei bot. Questa potrebbe essere perfetta per conoscere a menadito le mappe, provare le streak, il bilanciamento delle armi, ecc…

Vi saranno poi i Custom Games, dove potrete modificare praticamente qualsiasi regola del gioco, come la customizzazione delle classi, che da Pick 10 potrebbe diventare Pick 3 o Pick 17, il numero di bot o le restrizioni da applicare alla partita.

Treyarch ci spiega il multiplayer di Call of Duty: Black Ops 2.

Infine sono state aggiunte più di mille Challenge che, oltre a dare degli XP bonus, sbloccheranno oggetti cosmetici con i quali poter sfoggiare il proprio stile ma anche i risultati conseguiti. Anche per questo è stata potenziata la Player Card, una sorta di carta d'identità nella quale sono mostrati tutti i vostri risultati. In Black Ops II si potrà personalizzare il proprio stemma lavorando su ben 32 layer differenti dai quali far emergere un simbolo in grado di rappresentarci a dovere.

"La modalità Zombie sta diventando sempre più complessa e strutturata"

È stato potenziato anche il Theater con qualche strumento di editing video, ma soprattutto semplificando i comandi per individuare e catturare i propri filmati preferiti, che poi potranno essere 'codcastati' immediatamente.

Last, but not least arriva Zombie! Questa vera e propria gallina dalle uova d'oro di Treyarch sta diventando una modalità sempre più complessa e strutturata, tanto da farci chiedere se mai la vedremo in formato stand alone, in stile DayZ. A questa domanda Puryear si è mantenuto sul vago, ammettendo la crescente importanza di Zombie ma negando di avere in cantiere un simile progetto, "anche se in futuro potrebbe accadere di tutto".

Nonostante le tante novità, non illudetevi che Treyarch abbia intenzione di cambiare lo stile e la spettacolarità del suo gameplay.

Questa considerazione è apparsa naturale dopo che Treyarch ha presentato ben tre modalità legate agli Zombie: la prima è uno story mode nel quale dovremo attraversare una serie di livelli infestati da morti viventi. Potremo decidere se attraversare a piedi le diverse città, combattendo strada dopo strada, o utilizzare un autobus per spostarci verso la stazione successiva, in questo caso combattendo direttamente dal tetto del veicolo.

In alcuni frangenti lo Story Mode ci ha ricordato Left4Dead, coi quattro giocatori a spalleggiarsi nel tentativo di raggiungere la meta successiva, spappolando il cranio di diverse nuove tipologie di zombie e magari sfruttando alcune armi inedite, piuttosto divertenti da utilizzare.

I giocatori più classici apprezzeranno la riproposizione di Survival, nella quale un massimo di quattro amici dovranno sopravvivere il più a lungo possibile all'invasione dei morti viventi. In questo caso le mappe saranno piuttosto ridotte nelle dimensioni, ma la partita potrà essere customizzata a piacimento. Infine vi è Grief, che vede due team da quattro persone affrontarsi per sopravvivere all'invasione zombie. Vincerà il match l'ultima squadra a sopravvivere ai simpatici non morti.

La storia si divide in due tronconi paralleli, uno ambientato nel 1980 e l'altro nel 2025.

"Sotto il profilo più tecnico è stato migliorato il sistema di matchmaking e di calcolo delle statistiche"

Sotto il profilo più tecnico è stato migliorato il sistema di matchmaking e di calcolo delle statistiche. Inoltre si potrà personalizzare il gioco in vario modo, consentendo abbattimenti solo tramite headshot, la disattivazione degli oggetti magici o la possibilità di scegliere direttamente il round dal quale cominciare.

Sotto il profilo grafico, durante la campagna abbiamo potuto constatare un notevole passo in avanti compiuto dalla versione Xbox 360, tanto da chiederci se i filmati mostrati provenissero dalla versione PC di Black Ops. II. Queste fasi mettevano in mostra un comparto delle animazioni davvero notevole, oltre che tutta una serie di volti ben realizzati, soprattutto nell'effetto bagnato che ricopriva la loro pelle. Il tutto abbinato a una pulizia notevole dei livelli e dei fondali, oltre che al classico framerate incollato sui 60 frame al secondo.

Online invece si è preferito come al solito prediligere la fluidità dell'azione e la facilità di lettura dei livelli a un impatto estetico superiore. Il gameplay frenetico e l'assenza di tempi morti non consentono di distrarsi per nemmeno una frazione di secondo, cosa che Black Ops II con le sue superfici piuttosto uniformi nella colorazione e un design dei livelli funzionale, cerca di evitare.

Ammettiamo di essere usciti da questo incontro con Call of Duty: Black Ops II piuttosto frastornati dall'eccezionale mole di feature che Treyarch ha stipato nel gioco.

I non morti sono ormai un appuntamento fisso per Activision! Vediamoli in Call of Duty: Black Ops 2!

Due modalità in single player, la completa customizzazione del multiplayer, la possibilità di organizzare o semplicemente guardare dirette televisive a tema Call of Duty e uno Zombie ancora più ricco che in passato, sono un quantitativo di contenuti che è difficile trovare in produzioni analoghe. Ciò senza considerare le tante novità o i graditi ritorni, promessi dagli sviluppatori, che potrebbero placare, perlomeno per qualche tempo, anche i detrattori più ostili.

Non resta dunque che concludere ricordando che Call of Duty: Black Ops II arriverà nei negozi il 12 novembre su Xbox 360, PS3 e PC, mentre il 30 dello stesso mese sarà disponibile per Wii U.

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Call of Duty: Black Ops 2

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii U, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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