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Call of Duty: Ghosts - preview

I fantasmi invadono Los Angeles.

Los Angeles - Nonostante la strisciante ironia che tanto facilmente ha preso piede sulla rete, nel prossimo Call of Duty è facile capire perché i cani hanno un posto di rilievo nella comunicazione di Activision.

In Call of Duty: Ghosts, infatti, il vostro pastore tedesco sarà una vera e propria arma: intelligente, letale, veloce e spietata. Un'idea che agli sviluppatori è venuta in mente osservando le forza speciali americane, che sfruttano questi animali durante le operazioni più pericolose e delicate. In questo modo è facile capire perché concentrarsi sulla resa estetica dell'animale non è solo un vezzo, ma una necessità per rendere una delle vostre armi più letali divertente da usare.

Riley, questo il nome del cane, non sarà solo un compagno di avventure governato da un'intelligenza artificiale proprietaria, ma potrà essere controllato direttamente, alla stregua di un drone, tramite una sorta di tablet. In questo modo gli sviluppatori hanno trovato una soluzione per inserire una componente stealth all'interno del loro gioco, dato che Riley potrà muoversi in maniera silenziosa per i livelli, sfruttando l'alta vegetazione come riparo o abbaiando per attirare l'attenzione di nemici ignari.

Una volta selezionata la vittima sarà poi possibile saltarle alla gola e ucciderla silenziosamente senza sparare un colpo. Altre volte Riley fungerà da semplice diversivo da scatenare in mezzo ai nemici che andranno nel panico, dandoci la possibilità di abbandonare il tablet e far fuori i sopravvissuti col fucile d'ordinanza. Come ultima opzione sarà possibile far entrare il cane in un edificio in modo da seminare il panico tra gli occupanti, che fuggiranno scompostamente dall'edificio dandoci il modo di farli fuori in relativa sicurezza.

Per la prima volta è stato mostrato il modo in cui controlleremo direttamente Riley.

La demo mostrata a Los Angeles non ha messo in scena solo le meraviglie canine che ci aspettano in Ghosts, ma anche la potenza del nuovo engine utilizzato da Activision. Pur non rinunciando ai classici 60 frame per secondo, il nuovo Call of Duty porterà su schermo una grafica ancora più dettagliata che in passato, grazie a nuove routine calcolate in tempo reale che rendono il tutto ancora più piacevole da vedere.

"Riley potrà essere controllato direttamente"

La prima novità riguarda la Tesselletion, ovvero una tecnica che dona automaticamente uno spessore alle texture bidimensionali. In questo modo tutte le superfici assumeranno automaticamente un aspetto molto più vario e realistico, soprattutto nel caso in cui si tratti di ambientazioni esterne, come pareti rocciose o fondali ghiaiosi. L'altra novità è stata chiamata SubD e consente al motore grafico di suddividere le superfici poligonali in parti più piccole, in modo che non perdano complessità e definizione se osservate più da vicino. Sembra che questa tecnica sia stata inventata da Pixar per i suoi celebri film, ma Infinity Ward è la prima ad averla implementata in tempo reale in un videogioco.

L'ultima novità riguarda il calcolo dinamico delle luci, fondamentali sia per dare maggior realismo ad ogni scena, sia per creare il tipico 'effetto wow' della serie, con la vista che si abitua alla luce diurna rivelando solitamente un paesaggio mozzafiato.

Nella pur breve presentazione dell'E3 di questi momenti ve ne erano a bizzeffe, come un enorme cratere alle porte di San Diego con una chiesa in rovina sospesa drammaticamente nel vuoto o il crollo dello stesso edificio di culto dopo pochi istanti. La formula di gioco sembra immutata e condurrà il giocatore per mano da un momento spettacolare all'altro, consentendo agli sviluppatori di veicolare abbastanza semplicemente il meglio di Call of Duty: Ghosts davanti ai loro occhi. Il nome del gioco deriva dal reparto speciale di soldati americani che è nato dopo che gli Stati Uniti sono stati attaccati da un esercito straniero e hanno perso il loro rango di superpotenza militare. I protagonisti sono due fratelli che sono entrati in questo corpo dell'esercito, nato con lo scopo di restituire agli USA la posizione che hanno da tempo rivestito nello scacchiere politico mondiale.

"Il setting post apocalittico ci farà trovare macerie fumanti al posto delle metropoli americane"

Il setting scelto è dunque quello post apocalittico dove al posto delle moderne metropoli americane troveremo macerie fumanti, piene zeppe di nemici. Da qui partirà il solito viaggio che vi porterà in missione in diverse parti del mondo, ognuna solitamente caratterizzata da ambientazioni da favola.

La seconda sequenza mostrata, per esempio, vedeva il protagonista e il fratello impegnati in una pericolosa missione nelle profondità della barriera corallina. Tra banchi di pesci tropicali che si spostano al vostro arrivo, i raggi del sole che filtrano dalla superficie cristallina e gli sgargianti colori del fondale la scena mostrata è davvero impressionante. Le decine di nemici che vi troverete ad affrontare passano quasi in secondo piano di fronte a questo spettacolo, nonostante la tensione del momento.

Il livello acquatico è stato mostrato in una sequenza piuttosto lunga e tecnicamente convincente.

L'obiettivo è infatti quello di penetrare le linee nemiche per distruggere una stazione missilistica. Una missione non semplice, dato che l'area è monitorata anche con dei sonar pronti a cogliere ogni movimento nelle profondità marine. Muovendosi da un riparo all'altro i due riusciranno comunque ad avvicinarsi a sufficienza per pilotare un missile contro l'obiettivo distruggendolo.

La formula, abbiamo detto, è quella classica, ma proprio per questo motivo è possibile ammirare la maestria di Infinity Ward nel montare la tensione e pilotare il giocatore in un crescendo di immagini e suoni davvero emozionante. La serie di Call of Duty si sta trasformando sempre più in un blockbuster hollywoodiano capace di conquistare una fascia sempre più ampia di utenti, per buona pace dei detrattori, attratti dall'alto tasso di spettacolarizzazione dell'azione.

Ovviamente tutte le informazioni appena proposte riguardano la modalità in singolo giocatore e potrebbero non interessare l'enorme gruppo di fan che attendono Ghosts solo per per godere del multiplayer. Loro dovranno attendere ancora qualche mese, quando gli sviluppatori leveranno i veli che celano il multiplayer. Solitamente quel periodo corrisponde con la GamesCom di Colonia. Noi ci saremo, rimanete con noi.

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Call of Duty: Ghosts

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, Nintendo Wii U, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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