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Code of Princess - review

Un valido erede di Guardian Heroes?

Se in passato siete stati possessori del SEGA Saturn, avrete quasi certamente giocato Guardian Heroes, brawler di razza capace di coinvolgere i giocatori grazie a uno stile grafico inconfondibile, a un solido gameplay, a un multiplayer intenso e bizzarro e, soprattutto, a una modalità Storia arricchita da una quantità industriale di bivi e di finali tutti da scoprire.

Pochi mesi fa il leggendario picchiaduro a scorrimento targato Treasure è approdato anche su Xbox LIVE, in una versione tirata a lucido che ha permesso a coloro che avevano perso il treno in passato di correre ai ripari e di recuperare un'esperienza davvero memorabile.

Quando Agatsuma Entertainment annunciò Code of Princess per 3DS presentandolo come l'erede spirituale di Guardian Heroes, con cui condivideva parte del team di sviluppo, le aspettative dei fan schizzarono immediatamente alle stelle, alimentando le speranze di poter finalmente giocare l'equivalente della pietra miliare Treasure su una console portatile.

Sfortunatamente, però, nell'era di internet e della distribuzione digitale, gli appassionati europei sono stati inspiegabilmente vittime dei blocchi regionali e dei problemi di distribuzione tipici degli anni '90, che li hanno costretti ad attendere mesi in più rispetto ai "colleghi" giapponesi e americani prima di mettere le mani su una versione di Code of Princess compatibile con la loro console.

Attivando l'apposita abilità si possono aumentare per alcuni secondi i danni inflitti agli avversari.

Ora che il gioco è finalmente disponibile anche in Europa, è giunto il momento di giudicarlo con calma attraverso l'immancabile recensione, in modo da capire quanto effettivamente si possa parlare del tanto auspicato ritorno di Guardian Heroes.

Per rendere le cose meno dolorose chiariamo subito una cosa: pur essendo un gioco gradevole Code of Princess non è all'altezza del brawler sviluppato anni fa da Treasure, con cui però condivide alcune caratteristiche.

"Code of Princess è ambientato in un universo fantasy popolato da personaggi sopra le righe in perfetto stile Slayers"

Come Guardian Heroes, infatti, anche Code of Princess è ambientato in un universo fantasy popolato da personaggi sopra le righe in perfetto stile Slayers (l'anime con Lina Inverse, per intenderci), dove giovani ragazzine innocenti nascondono abbastanza potere da far esplodere intere città e dove tra avversari più o meno potenti spiccano figure dalla forte (e spesso involontaria) componente comica.

Ecco quindi che tra procaci principesse seminude armate di enormi spade a due mani e suore combattenti che farebbero impallidire le vaporose fanciulle di American Gladiators, missione dopo missione il cast di Code of Princess sfila davanti al giocatore strappando commenti di ogni genere e garantendo uno spettacolo leggero e piacevole.

Questo dovrebbe bastare per farvi capire di non aspettarvi una sceneggiatura da Oscar da questo action-RPG per 3DS, preparandovi alla secchiata di luoghi comuni elegantemente affrontati dagli sviluppatori con la giusta dose di auto-ironia.

Esattamente come in Guardian Heroes, anche in questo titolo per la console portatile di Nintendo il giocatore è chiamato ad affrontare l'avventura vestendo i panni di uno dei quattro personaggi principali, ognuno caratterizzato da abilità uniche e da uno stile di combattimento ben definito.

Finché il numero di personaggi su schermo è ragionevole il gioco è una gioia per gli occhi, ma basta qualche nemico di troppo per far crollare il frame rate.

Se la biondissima principessa può sfruttare l'enorme spada sacra in suo possesso per scagliare letteralmente in aria manciate di nemici per poi randellarli selvaggiamente con colpi lenti ma dannatamente pesanti, la necromante Lady Zozo (non chiamatela zombie, per carità!) può bruciare gruppi di nemici dalla lunga distanza grazie ai propri incantesimi.

La cosa interessante è che pur essendo ben differenziati i vari personaggi presenti nel gioco condividono un sistema di controllo estremamente semplice, che permette di passare da un combattente all'altro senza dover necessariamente spendere ore in intense sessioni di allenamento.

La filosofia "scegli e gioca" è ulteriormente favorita da un sistema di combattimento basilare ma comunque abbastanza profondo da rendere netta la differenza tra gli utenti più esperti e quelli alle prime armi.

"Le combo base di ogni personaggio possono essere eseguite premendo i tasti A e B in sequenze più o meno lunghe"

Le combo base di ogni personaggio possono essere eseguite semplicemente premendo i tasti A e B in sequenze più o meno lunghe, alternando attacchi potenti e veloci per infierire sul bersaglio di turno. All'interno di tali stringhe possono essere inserite le tecniche speciali, diverse per ogni personaggio ma generalmente associate alle medesime combinazioni di tasti e direzioni (due tocchi in basso più un pulsante, per fare un esempio).

Per ottenere risultati davvero interessanti, tuttavia, a questa base va affiancata la padronanza delle juggle e di altri due elementi fondamentali. Premendo il tasto Y, infatti, è possibile colpire un avversario con un attacco capace di marchiare la vittima rendendola facilmente raggiungibile da qualsiasi incantesimo e attacco a distanza, a prescindere dalla posizione sul campo di battaglia.

Questo si rivela particolarmente utile negli scontri con i boss, che una volta segnati possono essere affrontati usando la strategia più adatta al personaggio controllato, senza preoccuparsi del posizionamento all'interno delle arene.

Il trailer del Nintendo Direct di Code Of Princess.

A questo si affianca poi un'abilità attivabile con il tasto X, che in pratica garantisce un aumento generale dei danni inflitti con ogni colpo fino al completo prosciugamento della barra dei punti magia. Combinando queste due tecniche è possibile causare quantità imbarazzanti di danni con pochi attacchi, a patto di scegliere con cura quali colpi utilizzare per non allontanare involontariamente i nemici, precludendo la possibilità di "palleggiarli" allegramente in aria.

"Sul fronte difensivo il gioco non offre molte possibilità"

Sul fronte difensivo il gioco non offre molte possibilità, visto che oltre alla semplice parata (associata ai tasti dorsali) prevede una schivata (eseguibile in avanti o all'indietro per evitare di farsi accerchiare) e lo spostamento attraverso tre piani paralleli di gioco, esattamente come accadeva in Guardian Heroes.

Oltre a garantire un effetto visivo particolarmente appagante a 3D attivato, lo spostamento tra i piani permette di evitare gli attacchi diretti e di recuperare momentaneamente in fiato nei momenti di difficoltà.

Nonostante il gameplay immediato e divertente, tuttavia, Code of Princess non riesce a reggere il confronto con Guardian Heroes a causa di una serie di elementi impossibili da ignorare. La struttura della modalità Storia, in primis, è nettamente meno coinvolgente di quella del titolo Treasure, principalmente a causa dell'assenza degli amatissimi bivi (che di fatto spingevano a rigiocare il gioco più e più volte per esplorare ogni possibilità).

I filmati presenti nel gioco si distinguono per una qualità particolarmente alta che farà di certo piacere ai fan dell'animazione giapponese.

A questo si aggiunge la debole struttura a missioni che spezzetta eccessivamente l'avventura frammentando la narrazione e rendendola meno coinvolgente di quanto si sarebbe potuto desiderare, a tutto vantaggio dell'approccio mordi e fuggi tipico dei giochi per le console portatili.

Il problema della divisione del gioco in missioni affrontabili più volte è che, avendo a disposizione quattro personaggi da far salire di livello indipendentemente, si è portati al grind selvaggio per non soccombere nei livelli più avanzati del gioco.

Tale problema non si pone se si sceglie di vestire per l'intera durata dell'avventura i panni di un solo eroe, ma visto e considerato che tutti i personaggi giocabili nella campagna sono piuttosto interessanti da usare, è naturale provare il desiderio di variare di volta in volta l'esperienza, operazione resa impossibile dal bilanciamento del livello di difficoltà.

Alcune delle missioni più avanzate, infatti, difficilmente possono essere superate se non si è gestita in modo attento e regolare la crescita di almeno uno dei quattro eroi di turno. In Guardian Heroes tutto questo era bilanciato dalla presenza del Cavaliere non-morto controllato dalla CPU, che nei momenti di difficoltà poteva essere mandato in berserk per ottenere un importante aiuto in battaglia.

"La modalità cooperativa permette a un massimo di quattro giocatori di affrontare le missioni in compagnia"

In Code Princess non è presente nulla di simile e considerando che una volta morti si deve ricominciare la missione senza ottenere nessun bonus di punti (nemmeno dopo sessioni particolarmente lunghe finite in tragedia), capirete da soli quanto questo possa essere causa di frustrazione.

Chiuso il discorso sul single player è il momento di descrivere la componente multiplayer di Code of Princess, anch'essa largamente ispirata a Guardian Heroes. Il gioco, infatti, offre una modalità cooperativa che permette a un massimo di quattro giocatori di affrontare le missioni del gioco in compagnia, in modo da condividere l'esperienza accumulata e da sbizzarrirsi in strategie d'assalto di ogni genere.

Le missioni sono caratterizzate da obiettivi piuttosto vari che, in ogni caso, prevedono l'eliminazione di alcuni nemici.

Il vero fiore all'occhiello, tuttavia, è rappresentato dalla modalità competitiva, dove ogni singolo personaggio del gioco può essere selezionato e usato per darle di santa ragione ai rivali sul campo di battaglia. Prima di poter essere scelti i personaggi devono essere incontrati almeno una volta nella modalità Storia, ma una volta sbloccati permettono di organizzare battaglie fuori di testa tra avversari improbabili.

Il multiplayer sarebbe un punto di forza di Code of Princess se solo funzionasse a dovere, ma va detto che le numerose prove da noi effettuate per trovare sfidanti online sono naufragate traducendosi nella maggior parte dei casi in clamorosi fiaschi.

A quanto pare, infatti, stabilire una connessione con altri giocatori è particolarmente difficile e solo in rari casi si riesce effettivamente a far partire la partita. Le nostre sessioni online hanno inoltre messo in evidenza le grandi difficoltà tecniche a cui Code of Princess va incontro quando il numero di personaggi su schermo aumenta eccessivamente.

Se nelle partite in single player o in compagnia di un amico la situazione è ancora perfettamente godibile (salvo qualche sopportabile calo di frame rate), giocando in tre o in quattro la situazione degenera drasticamente, presentando rallentamenti capaci di rovinare completamente l'esperienza.

"Il crollo delle prestazioni nelle fasi più concitate è un vero peccato"

Il crollo delle prestazioni nelle fasi più concitate è un vero peccato, perché tecnicamente parlando Code of Princess è un piccolo gioiello, con personaggi splendidamente animati e caratterizzati da un ottimo design, il tutto condito da effetti grafici piacevoli e ben inseriti nel contesto. A questo, inoltre, si affiancano video animati di ottima fattura, un doppiaggio con voci azzeccate e ben distribuite (cosa mai scontata con i doppiatori americani) e una colonna sonora piacevole e a tratti fuori di testa (ascoltate la musica del negozio di Marco per capire di cosa stiamo parlando).

Nonostante una serie di difetti da non sottovalutare, Code of Princess è un gioco divertente e particolarmente adatto a una console portatile come il 3DS. Chi ha amato Guardian Heroes ritroverà in questo brawler la scintilla che tanto aveva apprezzato nel titolo Treasure, ma vedrà la propria passione leggermente smorzata dai problemi che affliggono il comparto multiplayer rendendolo meno incisivo di quanto sarebbe potuto essere.

7 / 10

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Code of Princess

PC, Nintendo 3DS

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A proposito dell'autore
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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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