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Disney Universe

Gli eroi di Disney tentano la sfida a Little Big Planet.

La nostra prova sul campo avvalora in parte la tesi del producer: i due livelli affrontati hanno offerto una progressione piuttosto lineare e una difficoltà non eclatante, viziata da un respawn infinito che, se da un lato non lascia spazio alla minima frustrazione, dall'altro rischia di ridurre l'esperienza, in special modo quella single player, ad un semplice trial & error.

La sfida "percepita" aumenta in parte nella modalità multigiocatore: la presenza di classifiche per ciascun livello, dove vengono elencati i risultati dei vari competitor (monete, nemici sconfitti, velocità di gioco) si dimostra un ottimo catalizzatore agonistico, e finisce per stimolare i contendenti a raggiungere punteggi più alti anche ricorrendo a trucchetti "sleali" (ricordate il secondo utilizzo del già citato tasto azione?) e rendendo il gameplay più agguerrito e accattivante.

Non mancano infine zone e tesori segreti, che premiano il giocatore più perfezionista con curiosi gadget da utilizzare in-game e nuovi costumi. L'offerta iniziale di Disney Universe vanta quaranta costumi differenti, ispirati alla produzione cinematografica di Disney dell'ultimo decennio, destinati ad aumentare sensibilmente già nei primi mesi successivi al lancio con una nutrita serie di DLC tematici.

Disney Universe è il classico platform 3D fatto di piattaforme da saltare, porte che si aprono sotto i tuoi piedi e di altre diavolerie.
Pumba e Stich si godono un momento di relax in un pittoresco squarcio del Paese delle Meraviglie.

Little Big Planet fa scuola, insomma: obiettivo del team di sviluppo è creare un universo in costante evoluzione, che non si limiti alla sola "era moderna" della compagnia statunitense ma che, al contrario, attinga a piene mani da quel bacino inesauribile fatto di indimenticabili strisce a fumetti, corti e lungometraggi che si perde sino metà dello scorso secolo.

L'impianto tecnologico supera nettamente la sufficienza, regalando un level design ispirato e dalla citazione facile: il look tipicamente cartoon dell'intera produzione, le tinte dai colori brillanti e il forte impatto "emotivo" dei personaggi, che si scatenano in sorrisi, linguacce e altre espressioni al limite del ridicolo, conferiscono all'IP un'atmosfera scanzonata e spensierata, probabilmente più rivolta a un pubblico di tenera età ma indubbiamente capace di strappare più di qualche risata anche a quegli attempati che difficilmente resistono al fascino Disney.

Davvero ottimo il sonoro, che omaggia le ben note colonne sonore hollywoodiane riproponendo i classici motivetti (quelli che ronzano nel vostro cervello per ore e ore, minacciando di non lasciarlo più), in un'insolita e spassosa chiave moderna.

Le nostre prime impressioni dopo questa full immersion nello spensierato universo targato Disney non possono essere che positive: Disney Universe è un platform immediato e promettente, con un single player robusto anche se un po' troppo lineare, e un multiplayer cooperativo locale davvero divertente ed equilibrato.

Le ipotesi per dar vita a un mondo in costante mutamento sono molto più che concrete, vista e considerata la mole quasi infinita di materiale da cui il team di sviluppo può attingere nella realizzazione dei prossimi DLC. Certo, non siamo certo di fronte a quel genere di gioco capace di far impazzire gli hardcore gamer più irriducibili ma anche nel cuore dei giocatori più navigati, che essi lo ammettano o no, c'è sempre un posticino riservato a Topolino e soci.