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Dragon's Dogma

Il drago mostra le sue carte.

Il comparto multiplayer di Dragon's Dogma è senza ombra di dubbio quello dal quale si attendono maggiori notizie, ma già il ruolo che giocheranno i cosiddetti Pawns promette di aggiungere un livello di profondità notevole, soprattutto per ciò che riguarda il loro impiego da parte di altri giocatori.

Creiamo un Pawn e questo potrà andarsene a zonzo online nel party di qualcun altro: è un personaggio persistente che può essere equipaggiato e livellato. Quando torniamo al gioco il nostro Pawn è di nuovo con noi con le informazioni su ciò che ha visto.

Ci avvisa di eventuali trappole, ci segnala aree segrete che, a differenza di noi, lui conosce già. In più lo ritroviamo più ricco, meglio equipaggiato e magari più esperto. Certo, non sappiamo come tutto questo si tradurrà in termini di gioco ma l'idea è senza dubbio interessante.

La presenza dei Pawns può essere definita una delle chiavi di Dragon's Dogma in single player, sebbene non sia ancora chiaro il modo in cui potremo evocarli e gestirli. È certo che potremo dare loro ordini di vario tipo e definire il loro atteggiamento nel corso delle battaglie, non lo è altrettanto il modo in cui questi personaggi vengono evocati.

A quanto sappiamo non sarà possibile decidere in modo autonomo la classe del Pawn evocato, il che potrebbe impedirci, tanto per fare un esempio, di creare un intero gruppo di tank o, volendo, tutto basato sulla magia. Può darsi però che da qui all'uscita, questa caratteristica subirà delle modifiche.

In un gioco del genere, combattere dalla distanza con arco e frecce non è certo molto eroico.

Sarà interessante vedere come il gioco di squadra tra noi e i nostri Pawns verrà introdotto nelle modalità multiplayer, dato che al momento non ci sono notizie certe, soprattutto per ciò che riguarda il co-op.

Comunque sia, ammettiamo pure che un'intelligenza artificiale che combatte al nostro fianco, tre in questo caso, non è certo una novità, ma il modo in cui Dragon's Dogma introduce questo elemento, specialmente nel contesto multiplayer, è degno di attenzione e potrebbe rivelarsi una carta vincente.

La perplessità maggiore, come abbiamo anticipato al principio, riguarda il modo in cui tutte queste idee verranno tradotte e amalgamate nel gioco finale. Il gameplay visto fin qui sembra porre Dragon's Dogma nel campo degli hack and slash tutta azione, ma le schermate e i menu sono da gioco di ruolo.

La struttura ad albero delle abilità suggerisce possibilità di personalizzazione abbastanza ampie per le tre classi, ma se si tratterà di un piatto leggero a base di inventario e abilità oppure di qualcosa con più sostanza, è un altro dei misteri che al momento Capcom non ha voluto svelare.

Un'ultima riflessione la merita l'impianto grafico. È decisamente troppo presto per emettere qualunque sentenza. I volti dei personaggi, per esempio, non appaiono molto definiti, ma l'insieme sembra gradevole e funzionale. Può essere che vista la vastità del mondo, la quantità dei personaggi presenti e l'inevitabile spazio destinato all'IA dei Pawns, qualche sacrificio in termini grafici sia un male necessario.

Sono già stati notati alcuni problemi di personaggi non bene inseriti nell'ambiente e di telecamere non al culmine della precisione. Anche qui, la speranza è che con un periodo di sviluppo ragionevolmente lungo ancora davanti, tutto verrà sistemato.

A questo punto non resta che attendere. Se è lecito avere perplessità su una ricetta con così tanti ingredienti, è anche giusto sospendere il giudizio fino a quando non avremo notizie più certe, con la speranza che il risultato finale possa sorprenderci.