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Eurogamer Booth Babes Parade E3 2012 - articolo

Ne faremmo anche a meno ma ce la chiedete ogni anno…

Quando in un film o una serie tv è presente un gruppo di mercenari, task force o unità scelte, ci sono degli archetipi ben precisi a cui bisogna uniformarsi.

Il numero dei membri totali può variare ma che tu sia l'A-team, l'Emobranco o il Vultus 5, ci saranno sempre il boss, il braccio, la spalla comica e il parafulmine. Questi ruoli possono mescolarsi o invertirsi, ma non mancheranno mai.

Anche la task force di Eurogamer non ha potuto fare a meno di sottrarsi a questa legge, e quindi il nostro A-Team, anzi, E-Team, era composto dal Silvestri nei panni di un Hannibal, privo di sigaro ma non meno appassionato di piani ben riusciti.

Ecco come Jessica Nigri s'è presentata al PAX East: a noi è toccata la versione castigata...

La parte di Murdoc è stata degnamente interpretata dal Facchetti: pur non conoscendo la sua abilità nel pilotare elicotteri, le sue battute sono senza dubbio da manicomio criminale.

Mancando una nuova "spina" al povero Destro è toccato far le veci del parafulmine e sopportare scherzi, prese in giro e cattiverie varie, e il soprannome di Sberla gli si adatta solo per tutte quelle che si è preso, anche se con la classe di un grande incassatore.

Chi vi scrive, pesando, almeno venti chili più dei suoi colleghi, ha inevitabilmente ricoperto il ruolo di braccio, un Mr.T che pur non condividendo con l'originale la fobia del volo, ha avuto qualche piccolo problema con gli spostamenti.

Non scendo in dettagli ma diciamo che non sono la persona più adatta per farvi vedere Malibù, a meno che non vi piaccia finire in luoghi sperduti.

E mentre l'originale aveva al collo catenoni d'oro di ogni tipo, io al collo avevo una macchina fotografica grazie alla quale mi è stato assegnato un compito di estrema responsabilità: immortalare le standiste per l'articolo di rito.

Dunque chiudiamo questo verboso preambolo e lasciamo spazio alle immagini. Popolo di Eurogamer, è arrivato il momento di tirare fuori il peggio di noi stessi: ecco a voi l'Eurogamer Booth Babes Parade E3 2012!

Numero 10

Come nelle competizioni musicali, i gruppi vanno giudicati non per la bravura dei singoli elementi, ma nel loro insieme. Dunque queste quattro signorine di Tekken, gioco che quest'anno ha sparso donne per tutto l'E3, conquistano solo l'ultima posizione a causa della parte sinistra della foto. Da destra verso sinistra infatti si comincia con "Sono carina e lo so" per poi passare a "Il chirurgo plastico ha fatto un lavorone e non vedo l'ora di mostrarlo", e infine i passi falsi di "Visto il mio davanzale, posso anche permettermi un sorriso falsissimo, tanto in faccia non mi guarda nessuno" fino a "Ho smesso di sorridere alla milionesima foto, vi prego, uccidetemi". Non ci siamo signorine, non ci siamo: decimo posto per voi!

Numero 9

Belle, sorridenti, eppure al nono posto, è quello che succede quando la competizione si fa serrata, e non vi nascondiamo che hanno fatto di tutto per convincerci a posizionarle più in alto. Sono arrivate perfino a proposte indecenti, come darci la loro cosa più preziosa, ma abbiamo resistito in nome della professionalità, anche se rifiutare l'offerta di una cartuccia dorata del primo Zelda è stato difficile.

Numero 8

Una bella ragazza con una tuta di Star Trek è una tentazione irresistibile, anche se hai sempre apprezzato di più Leila col bikini da schiava. Eravamo dispostissime a posizionarle più in alto in classifica, ma il fatto di aver giudicato "altamente illogica" la possibilità di uscire a bere qualcosa con noi ci ha fatto indispettire. Forse non dovevamo dire loro che su di noi la presa vulcaniana aveva effetto solo sotto la cintura.

Numero 7

D'ora in poi le cose cominciano a farsi serie, e va dato atto a queste tre signorine di riuscire a sfoggiare con una certa disinvoltura un bustino in pelle che farebbe il culo grosso anche a uno scheletro. Abbiamo apprezzato in particolare la faccina sbarazzina della bionda, che promette acrobazie da talamo, la cui fisicità imponente ci ha però fatto pensare che trovarsela nel letto porterebbe a una dolorosissima morte per frattura scomposta del bacino.

Numero 6

Cara Jessica Nigri, per quanto il tuo completino non sia assolutamente male, sappi che secondo noi non ti avremmo fatta cacciare dall'E3 se ti presentavi con il vestito con cui non ti hanno fatto entrare al PAX East. Quei tizi non sanno proprio apprezzare il tuo valore: se vuoi, vestita in quel modo puoi anche venirci a trovare in redazione!

Numero 5

Siamo rimasti così stregati dal sorriso di questa ragazza, e dalla sua stoica pazienza nell'indossare un parruccone biondo, che per farla contenta abbiamo persino giocato qualche minuto al titolo che reclamizzava. Quando ci ha chiesto cosa ne pensavamo, abbiamo risposto che ogni giocatore dovrebbe sperimentarlo una volta nella vita, ma non siamo sicuri che ci stessimo riferendo al gioco.

Numero 4

Fascino dell'Est e le divise militari sono una combo letale. E visto che ci teniamo a vincere il premio "battuta sessista più grezza di tutto in network", aggiungiamo che nel gioco da lei promosso si parlava di aerei, ma anche se non eravamo a un aeroporto qualcosa stava di certo decollando.

Numero 3

Al terzo posto troviamo un tipico prodotto americano, la bionda col sorriso smagliante e le curve pericolose, che di certo non riusciremmo ad affrontare con la macchina alle sue spalle. Anche se forse non rimarrebbe molto impressionata dalla Panda beige divorata dalla ruggine con cui passeremmo a prenderla, nell'incredibile eventualità in cui la compassione la portasse a concederci un'uscita…

Numero 2

Ci sono due modi per essere ricordati all'E3: avere un buon gioco o avere pochi centimetri di pelle coperta. Pur non permettendoci di giudicare i titoli esposti nello stand di questa signorina, direi che la strategia del suo ufficio marketing era abbastanza chiara. Ecco dunque una delle poche ragazze in cui è il sorriso a distrarre dal seno e non viceversa: un secondo posto meritatissimo!

Numero 1

Vuoi perché la foto ci è venuta particolarmente bene, cogliendo un'espressione che farebbe resuscitare più morti di un negromante, vuoi perché ha sopportato senza una piega l'ora e mezza in cui il Facchetti le ha riassunto l'evoluzione del suo personaggio attraverso ogni capitolo di Tekken, questa Anna Williams ha conquistato il nostro cuore, ma non ditelo a Nina…