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Geronimo Stilton: Ritorno nel Regno della Fantasia - review

Avete un fratellino con una PSP?

Non è raro che, al termine del ciclo di vita di una console, gli editori finanzino progetti a basso budget o su licenza nel tentativo di sfruttare un bacino d'utenza ormai al suo apice. È un'operazione che si porta avanti magari per abbattere i costi di sviluppo o ancora per evitare la concorrenza dei grandi nomi che si affollano nelle line-up delle nuove generazioni. In questa categoria rientra Geronimo Stilton: Ritorno nel Regno della Fantasia Il Videogioco. Un titolo mastodontico per un gioco che salta a piè pari la PlayStation Vita per approdare sulla più anziana PSP, che lo accoglie a braccia aperte.

Prima di iniziare la nostra recensione c'è bisogno però di qualche precisazione che giustificherà tanto il voto a fondo pagina quanto le nostre impressioni. Prima tra tutte, va detto che l'eroe nato dalla penna di Elisabetta Dami è un personaggio solo ed esclusivamente per bambini, studiato e realizzato per piacere ai piccini… e basta! Non ci sono battute alla Shrek o situazioni paradossali in stile Era Glaciale: Geronimo Stilton è un protagonista pensato per un pubblico d'età non superiore ai 7-8 anni.

In secondo luogo, tenete da conto che accostare questo titolo agli altri in uscita avrebbe significato iniziare da una votazione non superiore al 4, per poi andare a calare. E non per via di difetti e sviste del gameplay, anzi, il gioco è sviluppato piuttosto bene, ma per via del fatto che un titolo del genere, non avrebbe avuto alcun senso nel panorama videoludico odierno. Quindi abbiamo deciso di considerarlo come quel che è, e recensirlo pensando al suo genere di riferimento, quello dei titoli per più piccoli, a metà tra educazione e svago. Detto ciò, possiamo iniziare.

In alcuni minigiochi più movimentati sarà necessario difendere il protagonista da svariati pericoli.

"L'eroe nato dalla penna di Elisabetta Dami è un personaggio solo ed esclusivamente per bambini"

La vicenda prende piede da un presupposto semplice e un po' scontato, ma di sicuro impatto per i più piccoli. Tutto inizia quando Geronimo, il topo protagonista del gioco e dell'omonima serie di romanzi, riceve la visita notturna di un misterioso drago dai colori dell'arcobaleno.

Un aiutante che accompagnerà il giocatore nel corso dell'avventura, fungendo tanto da compagno d'armi quando da mezzo di trasporto e che si rivelerà essere un messaggero inviato dalla regina delle fate. La stereotipata monarca è nientemeno che la classica principessa da salvare e, dall'alto del suo castello, impartirà ordini e missioni, chiedendo al giocatore di completare vari compiti sino ad arrivare all'obiettivo finale. Trovare il solito, misterioso tesoro nascosto…

Nulla di nuovo sotto il sole ma non c'è di che disperarsi dato che la trama è un mero orpello volto a far progredire il gioco, presentando di volta in volta situazioni e personaggi sempre nuovi. Il cuore del gameplay è infatti diviso in tre parti ben distinte: esplorazione, enigmi e minigame. Dopo il primo, interminabile video iniziale, il giocatore è infatti catapultato all'interno della mappa, una cartina colorata e semplice divisa in diverse aree che, una volta sbloccate, sarà possibile esplorare per intero.

È una volta scelto il livello che inizia la fase esplorativa in cui, al comando di Geronimo, dovremo perlustrare ogni angolo, controllare ogni cespuglio e raccogliere ogni oggetto utile che troveremo. Almeno fino a quando non ci s'imbatterà in uno dei personaggi secondari che pacatamente chiederanno aiuto al giocatore. Un espediente per introdurre comprimari colorati e simpatici, in pieno stile Stilton, che ci apriranno la strada verso semplici puzzle e minigiochi.

Le corse a cavallo degli unicorni sono decisamente più veloci del resto del gioco, aggiungendo un minimo di ritmo.

"Il cuore del gameplay è infatti diviso in tre parti ben distinte: esplorazione, enigmi e minigame"

Se la fase di esplorazione è quella più noiosa e meno adatta ai bambini, costringendo a girovagare più e più volte per livelli molto simili e lineari, non si può dire lo stesso degli enigmi. Sviluppati con un occhio di riguardo per i più piccini sono semplici ma impegnativi, e portano a spremersi le meningi con quesiti di logica, sfide di memoria, veri e propri puzzle e quant'altro.

Una serie di meccaniche politically correct che sicuramente piaceranno ai fan del roditore, ma che stuferanno ben presto i ragazzini più grandi, di sicuro già interessati a titoli d'altro genere. La completa mancanza di azione, anche di quella cartoonesca solita dei titoli classificati con un PEGI 7+, annoierebbe ben presto se non fosse per l'inclusione di una lunga serie dei suddetti minigame, che andranno ad affiancare i vari puzzle disponibili.

Si va da corse a bordo di uno stereotipato unicorno a vere e proprie sezioni di volo, passando per fasi in cui dovremo difendere il protagonista da vari pericoli, evitando proiettili, insetti e minacce assortite. Peccato che tutte queste attività, pur essendo più movimentate, manchino totalmente di un vero e proprio livello di sfida.

Se gli enigmi sono infatti interessanti, configurandosi come una sorta di versione semplificata di quelli proposti dal nostro amato Professor Layton, lo stesso non si può dire per queste fasi più action. La difficoltà è troppo tarata verso il basso e spesso si finisce per annoiarsi, giocando distrattamente. Ciò si deve anche al fatto che alcune di queste sezioni sono ripetute più volte, senza alcuna modifica né nella velocità dell'azione né nella frequenza e nel numero degli ostacoli da superare. Troppo poco per tenere a bada anche un bambino iperattivo.

Soventemente l'azione viene interrotta da piccoli spezzoni animati che introdurranno enigmi, personaggi o dialoghi.

"Colorato e divertente, il motore bidimensionale del titolo si adatta alla perfezione allo stile del personaggio"

Dove il gioco torna a brillare è però nel comparto grafico. Colorato e divertente, il motore bidimensionale del titolo si adatta alla perfezione allo stile del personaggio: alcune animazioni sono un po' legnose e spesso si deve fare i conti con qualche piccola imperfezione ma l'effetto generale è più che riuscito.

L'accostamento di colori accesi e tinte acquarello ben si adatta anche ai personaggi che, presi di peso dalla letteratura fantasy classica, vengono riadattati all'universo della serie in maniera ottima. Uno stile del genere farà di certo felici le mamme e gli appassionati, pur apparendo dal di fuori un tantino smielato e insulso. Ma si tratta di una critica che andrebbe mossa a tutta la serie e non solo a questo ultimo capitolo.

Geronimo Stilton: Ritorno nel Regno della Fantasia Il Videogioco è infatti il secondo episodio di una serie che è riuscita ad ottenere un buon successo. Peccato che, forti forse di questo risultato, gli sviluppatori non abbiano apportato cambiamenti rispetto al primo episodio della saga, n'è come struttura né per quel che concerne il comparto grafico. Allo stato attuale il titolo è comunque un ottimo videogioco per bambini che, senza tentare affatto di uscire dal suo target, accontenta in tutto e per tutto la sua ristretta audience.

Ci sono insomma tutti quegli elementi che un gioco del genere dovrebbe avere: personaggi colorati, trama fantasiosa, un po' d'azione, qualche enigma senza troppe pretese e nessun timore per mamme, zie e nonne che, senza troppi pensieri, potrebbero regalare ai propri bambini un gioco diverte e ben realizzato e sicuramente non violento. Peccato solo per la mancanza di originalità, che si riflette inevitabilmente sulla valutazione finale.

6 / 10

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A proposito dell'autore
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Fabio Davide

Contributor

Giocatore fin dalla più tenera età, fagocita di tutto ma digerisce solo i veri capolavori. Dopo 7 anni nel settore del gaming aveva pensato di trovarsi un lavoro nella ristorazione, ma poi ha ceduto al fascino di Eurogamer.
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