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Lord of Football - prova

Vialli ci spiega quando un calciatore può andare in discoteca.

Milano - "Oggi non sono qui in veste di testimonial, quanto di consulente di Lords of Football". Con queste parole si è presentato alla stampa riunita in una saletta congressi a due passi dal Duomo di Milano Gianluca Vialli, ex calciatore di Juventus, Chelsea e Sampdoria, allenatore e ora commentatore Sky. E dalla passione con la quale parla del 'suo', gioco siamo portati a credere che sia vero.

Perché una collaborazione nata quasi casualmente, più che altro per conoscenze con alcuni membri di Fisheagle, la compagnia che ha commissionato il progetto, è divenuta col tempo qualcosa di più. Inizialmente, infatti, Vialli doveva svelare a Geniaware, il gruppo di sviluppatori nato per portare a termine il progetto, solo alcuni segreti dello spogliatoio, l'influenza che un allenatore può avere sulle prestazioni di un calciatore e come la vita sregolata degli atleti possa incidere sulle loro performance la domenica. Questo perché Vialli entrambi i lati della barricata li ha "vissuti direttamente e so sia come si reagisce da atleta se qualcuno ci rimprovera per alcuni atteggiamenti poco professionali, sia cosa bisogna fare per impedire che i calciatori arrivino la domenica spompati".

Balotelli o Bendtener, infatti, non hanno inventato nulla. "Certi atteggiamenti nel calcio c'erano e ci saranno sempre, solo che ai miei tempi era molto più semplice tenere nascosto tutto. Oggi invece con Facebook e Twitter, appena si fa qualcosa lo sanno tutti. Con Lords of Football proviamo a raccontare, in modo divertente ed ironico, anche questo aspetto. Perché il ruolo di un allenatore moderno, alla Mourinho, Guardiola o Mancini, non è solo quello di mettere in campo i calciatori e prepararli atleticamente ma anche di unire queste piccole industrie, con tanto di logo, nome sulla maglietta e colpi speciali, e indirizzarle verso un unico obiettivo che possa far bene a loro e alla squadra."

Qui il buon Vialli sta chiaramente facendo finta di giocare a Lords of Football.

"Quello che il gioco prova a fare è andare ad esplorare una sorta di nicchia inesplorata del mercato, ovvero quella che sta tra Football Manager e The Sims". Come ha spiegato Claudio Giacopazzi, General Manager di Geniaware, il gioco non va a competere con questi due colossi dell'industria ma idealmente va ad affiancarli nelle librerie virtuali degli amanti di questi generi. Ciò perché da una parte Lords of Football rilegge la figura dell'allenatore in maniera più umana, ovvero come quella di una persona che deve relazionarsi col proprio staff per essere ascoltata, dall'altra inserisce i personaggi di gioco all'interno di un mondo virtuale che ruota intorno alle strutture di allenamento della squadra.

"Il gioco prova a esplorare una nicchia inesplorata che sta tra Football Manager e The Sims"

Questo vuol dire che per farsi ascoltare in campo dovremo prima ottenere il rispetto dei calciatori o che per ottenere del budget supplementare per il calciomercato dovremo convincere il presidente della bontà del nostro progetto. Un'altra differenza con la serie di SEGA sta nel fatto che il gioco non 'parla' della carriera di un allenatore ma del tentativo di conquistare la Coppa Internazionale. Così in caso di esonero o di vittoria si arriverà al fatidico game over. Un approccio molto diverso da quello al quale siamo abituati ma che pone dei paletti ben precisi a un'esperienza che sarebbe potuta sfuggire di mano al giovane team, già alle prese con il raddoppio dei tempi di sviluppo e dei costi di produzione.

Tralasciando i dettagli sulla difficoltà di far partire una software house in Italia ("abbiamo dovuto fare affidamento su fondi di investimento stranieri e dire che producevamo CD", ha confidato Claudio Giacopazzi), è interessante capire come gli amministratori di Geniaware siano riusciti a formare un team composto da giovani talenti nostrani e da alcuni veterani del settore provenienti dall'estero. Ossia, sfruttando le bellezze del nostro paese.

Da sinistra verso destra, il Lead Designer Marco Mantoan, Gianluca Vialli e il General Manager Claudio Giacopazzi.

"Non potendo competere sotto il profilo salariale coi colossi del settore, il modo che abbiamo trovato per attirare dei veterani è stato di trasferire l'azienda da Reggio Emilia alla Riviera Ligure. In questo modo abbiamo bilanciato il gap economico con una qualità della vita che probabilmente non è possibile avere in molte città del Nord Europa o dell'America, ovvero dove sono concentrate le principali software house."

"Il gioco non 'parla' della carriera di un allenatore ma del tentativo di conquistare la Coppa Internazionale"

Se a un bel posto in cui vivere aggiungi anche orari da ufficio e un gruppo di colleghi con i quali trovarti a fine serata per una partita a Left4Dead", come ci ha confessato Marco Mantoan, Lead Designer del gioco, "allora capiamo che la proposta diventa quasi irresistibile, soprattutto per quei professionisti logorati dai ritmi infernali imposti dal settore. Questo non ha frenato il continuo ricambio all'interno dello staff ma perlomeno ha consentito di avere sempre a disposizione una trentina di professionisti preparati".

Il progetto è infatti piuttosto ambizioso non per il piano di lancio di Lords of Football, dato che sono stati già previsti alcuni DLC e utilizzati middleware nell'ottica di un facile porting su PS3 e Xbox 360, quanto per la volontà di creare una sorta di brand che si sviluppi non solo in un seguito ma anche in Lords of Basket similari. I fondi messi a disposizione da Fisheagle sembrano non essere infiniti ma le buone prevendite su Steam ("siamo il secondo gioco sportivo più prenotato della piattaforma", ammette Giacopazzi), il prezzo competitivo di 24.99 euro e l'argomento trattato, rendono Geniaware piuttosto tranquilla per il futuro. Soprattutto quando grazie al servizio di Valve è possibile raggiungere senza troppi problemi sia nazioni trainanti come Germania e Regno Unito, sia paesi emergenti e amanti del calcio come il Brasile e il Sud America in generale.

Durante la partita potremo impartire determinati comandi. Sempre che il calciatore ci dia retta!

Nulla però è dato per scontato, anzi il team si è dimostrato piuttosto emozionato al confronto col pubblico, per capire le sue reazioni, le sue richieste e le sue esigenze, così da modulare il supporto post lancio e programmare i miglioramenti da inserire in un eventuale seguito. Un secondo capitolo che vedrà Vialli vestire nuovamente i panni di scatenato consulente ("anche se, secondo me, spesso mi fanno parlare di alcuni elementi del gioco per gentilezza, ma poi non mi ascoltano... ma d'altra parte gli esperti sono loro!"), ormai completamente rapito da questa industria che prima, a parte Tiger Woods PGA Golf e Football Manager, aveva sempre guardato dall'esterno. Un punto di vista "vergine" che gli ha consentito di fare da cavia per capire se alcune cose dell'interfaccia o del gioco potessero andare bene a tutti.

"Lord of Football è il secondo gioco sportivo più prenotato - Claudio Giacopazzi"

Perché Lords of Football ha l'ambizione di piacere sia agli amanti del calcio, sia a quelli incuriositi dai simulatori di vita o dai giochi manageriali, che si dovranno trovare di fronte a un gameplay profondo ma estremamente facile da comprendere e padroneggiare. Dalla nostra veloce prova sono emersi diversi elementi piuttosto divertenti, come la possibilità di creare la propria squadra del cuore o la New Team di Oliver Hutton (amanti di Captain Tsubasa, ci siamo capiti), o una fase della partita nella quale dare alcuni semplici ordini ai propri calciatori. Divertente è la possibilità di punire il calciatore che ha sbagliato tre rigori in una sola partita con sezioni di allenamento massacranti, così come far disintossicare dall'alcol la nostra ala. La grafica e l'interfaccia ricordano molto quella di The Sims, elemento che dovrebbe garantire una certa facilità nell'impartire i comandi e una discreta scalabilità.

Ma il valore di questi giochi lo si misura sul medio-lungo periodo, quindi rimandiamo il giudizio alla recensione, che non dovrebbe farsi attendere molto, dato che Lord of Football è già disponibile su Steam.