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Intervista a Mike Morhaime

Pandaren, free-to-play e la guerra dei DOTA secondo il boss di Blizzard.

EurogamerE dunque, la strada vero il successo nel mercato cinese per una compagnia occidentale, secondo il tuo punto di vista, è in salita o in discesa?
Mike Morhaime

In base alla nostra esperienza direi che, oggi come oggi, è molto più facile. Ne sono convinto davvero, voglio dire, guardate dov'è arrivata la Cina in questi ultimi cinque anni! Ritengo che oggi i consumatori cinesi e persino lo stesso governo siano molto più aperti nei confronti delle compagnie internazionali che si approcciano al loro mercato. Al massimo ci si scontra con una certa cautela sui modi e sui tempi di tali operazioni commerciali, ma abbiamo fatto una buona chiacchierata con dei funzionari cinesi a tal riguardo, e sono stati davvero incoraggianti.

EurogamerIl boss di Sony Online Entertainment, John Smedley, ha recentemente dichiarato che Star Wars: The Old Republic sarà con elevata probabilità l'ultimo MMO su larga scala ad essere basato su abbonamenti. Sei d'accordo con questa analisi?
Mike Morhaime

: Quello degli MMO è un mercato estremamente difficile in cui competere. Fare un genere di giochi come questo richiede costi astronomici, soprattutto se ti aspetti poi che la gente paghi una tassa mensile per il tuo prodotto. Le compagnie che possono competere a livelli così alti e con questo tipo di budget, oggigiorno, sono davvero poche.

Quando un giocatore non è costretto a pagare, tenderà ad essere molto più accondiscendente sull'esperienza di gioco che sta provando. Tutto questo perché, molto semplicemente, non ha dovuto sborsare un quattrino! Ed ecco perché, mettendomi nei panni di uno sviluppatore al suo ingresso nel mercato, capisco alla perfezione il perché molti giochi decidano di abbracciare la filosofia del free-to-play.

Tanto nei nostri titoli quanto in quelli di Star Wars prodotti da EA, i 15$ mensili richiesti non corrispondono affatto all'effettivo valore che il giocatore riceve. Una quantità di intrattenimento del genere penso non si possa trovare da nessun'altra parte !

"Le compagnie che possono competere a livelli alti nel settore degli MMO, oggigiorno, sono davvero poche."

EurogamerQuasi tutte le conversazioni sul free-to-play iniziano e finiscono con le implicazioni commerciali di una tale scelta.
Mike Morhaime

Ci puoi scommettere !

EurogamerE dal punto di vista del design? Pensi ci siano cose di cui parlare?
Mike Morhaime

In tutta onestà, ritengo non ce ne siano proprio. Penso ci sia un presupposto sottinteso, spacciato quasi per fondamentale, secondo cui meno fai pagare un gioco e più soldi riesci ad incassare. E questo non solo è assolutamente sbagliato, ma non coincide necessariamente con un prodotto migliore. Voglio dire, a tutti piacciono le cose gratuite… Per carità, i giocatori hanno avuto modo di provare titoli free-to-play di eccezionale qualità, ma per quanto ci riguarda sono sicuro che al momento un tale modello non sia assolutamente applicabile.

Il nuovo trailer di Diablo III in computer grafica.
Eurogamer: Come tu stesso hai lasciato intendere nelle tue affermazioni, uno dei principali competitor di World of Warcraft sarà proprio Diablo III, e immaginiamo tu sia un po' preoccupato dal fatto che la gente si troverà costretta a scegliere uno dei due. Per questo motivo avete deciso di includere in WOW un abbonamento annuale. Oltre a rappresentare un'offerta a dir poco allettante, si tratta forse di una mossa strategica per proteggere gli abbonamenti a World of Warcraft dallo stesso Diablo?
Mike Morhaime

Sarei un bugiardo se affermassi il contrario ma nell'ottica di Blizzard non è affatto necessario che le persone comprino entrambi. Se qualcuno si abbonerà a World of Warcraft saremo i primi a festeggiare, e personalmente io riuscirò a dormire la notte pur sapendo che qualcuno sta giocando a Diablo mentre altri useranno l'abbonamento di WOW incluso. Direi che è un ottimo compromesso!

EurogamerParlando di Battle.net, hai da poco ufficializzato l'Auction House con soldi veri per Diablo III e, proprio in questi giorni, hai parlato del sistema Arcade per StarCraft 2. Ritieni tali caratteristiche una componente necessaria del vostro game design e, allo stesso tempo, del vostro modello di business da qui in avanti?

"Con l'Arcade metteremo nelle mani degli utenti di StarCraft II gli stessi tool usati dai nostri sviluppatori."

Mike Morhaime

Assolutamente sì. Stiamo lavorando duramente per spingere ulteriormente il loro livello di integrazione. Ma vedi, si tratta di due feature completamente differenti, anche se parte della tecnologia su cui si basano è condivisa. Osservando Diablo III, cos'altro possiamo fare per aiutare questo gioco ad esprimere del tutto il suo potenziale? Tutti voi sapete che parte del titolo si basa sul commercio degli oggetti, nel trovare item di valore e nell'essere abbastanza abili da scambiarli con altri che per il giocatore valgono ancora di più… Vedremo come andrà a finire, per noi è una cosa nuova e che nessun'altro ha mai sperimentato sinora. Ne siamo davvero entusiasti e abbiamo già ricevuto feedback ben oltre le nostre aspettative da moltissimi giocatori.

Arcade, invece, è strettamente legato all'esistenza di una community enorme che crea mappe e mod instancabilmente. Abbiamo messo nelle mani dei suoi appartenenti gli stessi tool che noi usiamo internamente per creare le campagne del gioco, e con nostro stupore abbiamo assistito alla creazione di cose fantastiche. Provate dunque a pensare a quale livello potrebbero spingersi tali creazioni se ci fosse un vero e proprio Marketplace in cui ciascun giocatore può vendere il proprio lavoro ad altri: immaginate quanto tutto questo potrebbe incentivarli a creare contenuti ancora migliori sfruttando il nostro engine e le risorse annesse.

Abbiamo preso ispirazione dall'App Store e da iTunes, abbiamo cercato di capire come siano riuscite a divenire così fondamentali per cambiare il nostro modo di interagire con lo stesso apparecchio. E ci piacerebbe molto vedere anche per StarCraft lo stesso sforzo e la stessa passione che caratterizza il market di Apple.

Il traile di DOTA presentato alla BlizzCon.
EurogamerPensate di estendere le funzionalità di Arcade anche al di fuori del brand di StarCraft?
Mike Morhaime

Ottima domanda. Al momento, non abbiamo un'altra piattaforma con un engine e dei tool così avanzati e "puliti" come quelli utilizzati per creare StarCraft 2. Per Word of Warcraft, ad esempio, abbiamo una lunga serie di tool prodotti internamente ma sono lontani anni luce da quegli standard pseudo commerciali che vorremmo affidare a cuor leggero al nostro pubblico. Una domanda interessante, davvero. Non ci avevo ancora pensato! [ride]

EurogamerIn occasione della scorsa BlizzCon, Rob Pardo ha espresso una certa "perplessità" in seguito alla scelta di Valve di acquisire il marchio DOTA. Voi, nel frattempo, continuate a promuovere l'omonimo DOTA di casa Blizzard. Non hai mai fatto quattro chiacchiere con Valve a tal proposito?
Mike Morhaime

Noi siamo in ottimi rapporti con Valve, quindi sì, abbiamo già avuto modo di parlare con Valve. Ma non posso dirvi di più a riguardo.

Posso però condividere con voi la nostra opinione, e cioè che il nome DOTA dovrebbe appartenere solo alla community. Penso sia stato parte della community di Warcraft 3 per un lunghissimo periodo di tempo, e saremmo felici di vederla ancora continuare a usare quel nome. Dover fare i conti con un marchio esclusivo posseduto da un competitor, in tutta onestà, non ci sembra corretto.