Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Motocross Madness - review

Il motocross per tutti, anche per gli avatar.

Nel 1998 Motocross Madness era sulla bocca di tutti al punto che Microsoft gli riservò persino un motion controller dedicato, costoso quanto impreciso, in grado nonostante tutto di rendere ancora più leggendario questo titolo.

Dopo tanti anni la serie torna in esclusiva su Xbox Live in quanto parte della collana Avatar FameStar (di cui fanno parte anche Full House Poker, Wreckateer e altri), in cui gli alter-ego digitali Made in Rare diventano protagonisti assoluti. Il vostro Avatar è famoso per indossare sempre l'armatura di Master Chief? Bene, perché ora potrà sfoggiarla anche spernacchiando gli avversari in sella a una delle moto di Motocross Madness.

È stato bello far partire per la prima volta il gioco e ritrovarmi davanti al mio avatar, con la sua maglietta Fox Hound, i jeans sdruciti e gli occhiali da sole, e vederlo atteggiarsi a gran figo in sella a una moto.

Naturalmente la presenza degli avatar ha imposto a tutto il prodotto uno stile grafico ben preciso, ma questo non ha creato problemi a Motocross Madness come nemmeno agli altri titoli FameStar, contraddistinti da una grafica cartoon impreziosita da forti sfumature di realismo. Graziosa ma abbastanza cazzuta per non sentire puzza di retrogame.

Si vola in Motocross Madness, si volta molto in alto!

E con il gameplay la sostanza non cambia: ci troviamo davanti alla solita esperienza arcade con qualche sprazzo di profondità già vista per esempio in Fire Pro Wrestling, altra serie storica che Microsoft ha portato su Xbox in una versione "ultra pop" molto simile a questo nuovo Motocross Madness. Il problema però è che di giochi di lotta simili non ce ne sono molti, di giochi di poker come Full House Poker non ce ne sono molti, mentre di titoli come Motocross Madness ne sono pieni un po' tutti gli e-store, figuratevi la sezione Live Arcade della vostra Xbox!

"Motocross Madness prevede lo stesso identico menù di tantissimi altri videogame simili"

Motocross Madness prevede lo stesso identico menù di tantissimi altri videogame simili. Le gare si svolgono in tre giri e facendo acrobazie durante i salti o controllando le derapate si carica il turbo che è poi possibile usare con l'apposito pulsante. Durante una corsa è possibile raccoglie monete (che serviranno per sbloccare nuovi vestiti per gli avatar, nuove moto e nuovi parti meccaniche per migliorarne le prestazioni) e altri oggetti che ricaricheranno immediatamente tutto il turbo a disposizione. C'è anche l'immancabile modalità tutta trick, in cui bisogna lanciarsi nel cielo utilizzando ogni tipo di rampa per poi inanellare la più lunga serie di acrobazie possibile, atterrando possibilmente integri.

Dove le cose si fanno non tanto più divertenti ma almeno più originali è nella modalità esplorazione. I livelli di Motocross Madness sono infatti pensati come tre unici grandi scenari (Egitto, Australia e Islanda) che potranno essere esplorati in tutta libertà a caccia delle solite monete più o meno segrete.

Gareggiare con gli Avatar è sicuramente una delle cose più divertenti del titolo.

Davvero niente di sconvolgente ma almeno per quel che concerne il multiplayer il gioco può vantare tutte quelle caratteristiche che rendono così divertenti i racing game più famosi: in Motocross Madness è possibile sfidare direttamente su pista i propri avversari o avvalersi della modalità Bike Club per sfidarne i tempi o le imprese. Le sei moto presenti sono tutte molto diverse tra loro e la possibilità di poterle modificare aumenta la febbre da high score, nonché le variabili su cui si potrà agire per strappare un record agli amici.

"Peccato che la semplicità della fisica renda tutto così tremendamente blando, anonimo"

Peccato che la semplicità della fisica renda tutto così tremendamente blando, anonimo. Motocross Madness è sì un gioco divertente, fatto con una cura non così comune, ma è anche un titolo incapace di spiccare tra la marea di offerte già presenti se non grazie alla presenza degli Avatar e alle sfide online. Inoltre non è affatto "divertente" essere disarcionati dalla moto: per contratto gli Avatar non possono farsi troppo male ma non mancano ugualmente dei lenti quanto noiosi replay.

Motocross Madness è quindi il classico titolo di cross, niente di più e niente di meno: aggiungete due ruote e avrete un ATV Motomudness qualunque, toglietele tutto e senza il fango sarebbe come una copia di F-Zero... cambia lo scenario e due variabili, il pilota e le musiche, ma in fondo in fondo è il videogame che probabilmente avrete giocato già tante altre volte.

Il trailer di Motocross Madness.

Certo, costa solo 800 Microsoft Point e probabilmente per alcuni li varrà tutti, inoltre tecnicamente è senza dubbio un buon prodotto, veloce, agile, con qualche incertezza qua e là ma niente di realmente fastidioso. Le musiche non sono molte ma almeno sono abbastanza divertenti da non farci rimpiangere i cento brani di merdoso punk rock in saldo che spesso vengono ficcati dentro prodotti simili.

Nel 1998 Motocross Madness era di tutt'altra pasta, oggi deve accontentarsi di recitare la parte del gioco per famiglie ma senza quella cura al dettaglio, senza quel gameplay a strati che potevano renderlo un classico per tutti.

7 / 10

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Francesco Serino

Francesco Serino

Contributor

Dopo aver diretto molte riviste del settore si ritrova scrittore collaborando con alcuni importanti quotidiani ma non dimenticando il giornalismo videoludico specializzato, settore nel quale ritorna grazie a Eurogamer.

Commenti