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Resistance 3 - Beta Multiplayer

Un primo sguardo all'online di Insomniac.

Il lancio di Resistance 3 è ormai alle porte e, come ho avuto modo di raccontarvi qualche settimana fa, tutto sembra promettere per il meglio, almeno per quanto riguarda il singleplayer. Fino ad oggi l'unica incognita è infatti rimasta legata al multiplayer, ma grazie alla recente beta del gioco, gran parte dei miei dubbi si sono dissolti come per magia.

Nonostante una sostanziale penuria di contenuti, la beta multiplayer di Resistance 3 è infatti stata più che sufficienti per scorgere quelle che saranno le qualità dell'esperienza online e, beh... non posso certo definirmi deluso da ciò che ho visto.

Le modalità proposte sono purtroppo solo due, ovvero Team Deathmatch, un intramontabile classico, e Chain Reaction, un'interessante variante del classico cattura e controlla, in cui due squadre si contendono il possesso di 5 nodi, ovvero specifici punti della mappa da conquistare necessariamente in serie. Vince chi li domina tutti.

Quest'ultima modalità, pur avvalendosi di una struttura non proprio originalissima, si è dimostrata molto stimolante non solo perché richiede grande prontezza di riflessi e una discreta consapevolezza del territorio, ma soprattutto perché, volenti o nolenti, costringe i giocatori a cooperare.

Dopo le primissime fasi di analisi non ho infatti potuto fare a meno di notare che tutti coloro che hanno tentato di esibirsi in tattiche solitarie sono stati relegati alla parte più bassa della leaderboard e, cosa ancor più importante, hanno rappresentato un vero e proprio handicap per le squadre che hanno avuto la sfortuna di "ospitarli" tra le loro fila.

Il multiplayer di Resistance 3.

Al di là di questo devo tuttavia ammettere di essere rimasto particolarmente impressionato dalla qualità complessiva delle due mappe disponibili, ovvero Seaside, ambientata in Galles, e Trainyard, ambientata in Colombia. Quest'ultima, come gran parte degli anglofili avranno già intuito, proietta i giocatori nel bel mezzo di un deposito ferroviario dove tra vagoni, treni abbandonati e vari edifici, non esistono posti che possano essere definiti davvero sicuri. Lo stesso dicesi per Seaside, che pur proponendo un maggior numero di strutture rispetto a Trainyard, denota così tante scorciatoie da rendere gli scontri a fuoco imprevedibili e dannatamente divertenti.

Entrambe le mappe denotano una buona vastità territoriale che, com'è facile intuire, si traduce nella possibilità di adottare sempre e comunque le tattiche più congeniali al proprio stile di gioco. Preferite nascondervi e colpire dalla distanza? No problem, avrete mille occasioni per dimostrare le vostre abilità da cecchino. Avete una passione per le armi da fuoco a medio-corto raggio? Anche in questo caso, la conformazione territoriale non vi penalizzerà in alcun modo.

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A proposito dell'autore
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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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