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Scribblenauts Unlimited - review

Ne ferisce più il pennino che la spada…

Sin dalla prima apparizione nel 2009 su Nintendo DS, la saga di Scribblenauts si è distinta per la propria indiscutibile capacità di stimolare l'immaginazione più fervida del giocatore, spingendola al proprio limite per risolvere svariati puzzle nei modi più ingegnosi e, in molti casi, più esilaranti.

Dopo i buoni risultati ottenuti dall'omonimo primo capitolo e dal successivo Super Scribblenauts, sempre su Nintendo DS, coronati dall'ottimo riscontro di pubblico siglato nell'universo iOS con la parentesi Remix, la prode software house con sede a Washington cerca il proverbiale colpaccio nell'universo domestico con Unlimited, nuova declinazione del brand appositamente sviluppata per la nuova ammiraglia di Nintendo. Un hardware più prestante, per un gioco che fa del proprio ragguardevole vocabolario un vanto invidiabile.

Ma fingiamo per un istante che questo sia il nostro primo incontro con Maxwell e il suo prodigioso dispositivo, e fingiamo pure di abboccare alla prima fugace occhiata di questo Scribblenauts Unlimited. Morbido e carino, dalle tinte pastello e dalle musiche soavi, il nuovo capitolo rischia di apparire un platform con poche pretese, paradossalmente più incline ad un pubblico giovane e inesperto piuttosto che a un'utenza storicamente abituata alle diaboliche meccaniche del puzzle game.

Nemmeno il Cavaliere Oscuro e il terribile Joker sono immuni al fascino di Scribblenauts.

Ebbene, che ve lo dico a fare, nulla di più sbagliato. Il titolo dei 5th Cell è un è un piccolo mostriciattolo che si nutre della materia grigia del giocatore, un puzzle platform vestito da enorme sandbox al cui interno la ricerca della soluzione più fantasiosa non è solo caldeggiata, ma profumatamente ricompensata.

"L'obiettivo di ciascun livello è il solito, ossia trovare la soluzione per lo scenario corrente"

L'obiettivo di ciascun livello è il solito, ossia trovare la soluzione per lo scenario corrente. Ma in un universo completamente non lineare, al cui interno è possibile creare nuovi personaggi secondari o infiniti elementi di scena, lo spazio delle soluzioni possibili tende a divergere rapidamente. In qualsiasi istante il nostro eroe potrà aprire il proprio comodo portatile, digitare il nome dell'oggetto/personaggio desiderato et voilà, nove volte su dieci lo vedremo apparire su schermo già pronto ad interagire coi restanti elementi. In modo costruttivo, certo, ma anche (e spesso) squisitamente distruttivo.

Volete menare un ciclope seduti su un candido unicorno? Oppure mettere di fronte un esercito di castori, qualche pino marittimo e un nerboruto boscaiolo canadese e gustarvi la scena? Nessun problema, il pennino del Gamepad è lì per voi anche nel caso in cui il vostro lato oscuro dovesse prendere il sopravvento e decideste di regalare un affettuoso yeti ad un povero ragazzino alla ricerca del migliore amico.

L'editor di Unlimited permette di creare nuovi personaggi, oggetti più o meno utili e incredibili oscenità. Il buon Lovecraft si starà rivoltando nella propria tomba.

Polipi volanti, maghi danzanti, velociraptor indaco e mostri di Cthulhu nudi: il numero di combinazioni che popola la base dati lessicale di Unlimited è impressionante, al punto che in certe circostanze vi ritroverete a cercare parole non censite per appagare il vostro senso di superiorità. Ma non fate i furbetti: per motivi ovvi, le uniche limitazioni presenti investono lessemi relativi a contenuti "maturi" (dai, avete capito) e qualsiasi personaggio/oggetto protetto da copyright (fanno eccezione i due franchise più celebri di Mamma N, Mario e Zelda). Per tutto il resto, il nome Unlimited parla abbastanza chiaro.

"In questa migrazione su console di fascia alta non poteva certo mancare un tessuto narrativo"

In questa migrazione su console di fascia alta non poteva certo mancare un tessuto narrativo, che pur senza raggiungere vette di sceneggiatura pirandelliana si dimostra funzionale al playthrough e abile nel dare un contesto a questa faticosa caccia agli stariti. Maxwell e la sorellina Lily ricevono in dono dai genitori un notebook prodigioso (incarnato per l'occasione dal Gamepad), capace di dare vita a qualsiasi cosa venga scritta coi suoi tasti. I due fanciulli, alle prese con un potere inaspettato, calcano un po' la mano e tra uno scherzo all'altro danno vita a una lunga serie di burle fastidiose.

Forse un po' troppo fastidiose, visto che come punizione per questo comportamento Lily cade vittima di una maledizione che lentamente la trasforma in una statua di pietra. Tocca dunque al povero Maxwell fare ammenda e usare in maniera più consona il potente apparecchio, sfruttandone le doti per aiutare le persone bisognose e racimolare tutti gi stariti necessari a ridare a Lily la propria forma umana.

Non c'è Scribblenauts che si rispetti senza un simpatico tirannosauro affamato e incavolato nero.

La struttura del gameplay ricalca quella a cui siamo abituati da tre iterazioni, con una serie di enigmi scanzonati dagli obiettivi più disparati, quali ad esempio il raccogliere uno starite collocato sadicamente sulla cima di un albero o l'aiutare uno sbirro incapace di catturare il lestofante di turno. Una sega e una pistola basterebbero a risolvere le missioni in rapidità, ma ciò che rende davvero memorabile l'esperienza ludica è il modo in cui completerete questi obiettivi. L'unico limite è quello imposto dalla vostra immaginazione.

"Il prode Maxwell gode di un numero infinite di vite"

Il prode Maxwell gode inoltre di un numero infinite di vite, sicché sarà possibile avventurarsi nell'insolito o tentare qualcosa di sconsiderato senza remore alcuna. E considerando le combinazioni possibili per completare ciascun livello, il desiderio di sbizzarrirsi con qualcosa di illogico o semplicemente fuori dagli schermi si farà sentire sin dai livelli iniziali. In uno dei primi scenari, ad esempio, sarà richiesto di allontanare un feroce mastino a guardia di un cancello. Il nostro primo approccio ha abbracciato una logica ferrea in perfetto stile Jessica Fletcher, e ci ha visto evocare (o meglio sacrificare) un tenero gattino da usare come diversivo. Missione compiuta e starite recuperato ma ammettiamolo, potevamo fare di meglio.

Un poco amichevole gorilla rosa piazzato di fronte al cane da guardia ha movimentato le cose, e dopo qualche cazzotto sferrato e un paio di morsi ricevuti il nostro lottatore ha avuto la meglio. Ok, già meglio. E perché non usare un enorme missile, legarvici il botolo con una corda e spedire entrambi in orbita? Questo sì che è ragionare "alla Scribblenauts"! Moltiplicate questa meccanica d'inventiva per un numero esorbitante di livelli, e vi ritroverete con le mani doloranti per i crampi e col cervello al limite della fusione, alla ricerca della combo più folle.

La direzione artistica di Unlimited è una gradita conferma, forte di uno stile cartoonesco dai toni pastello. La resa visiva è eccellente tanto sul televisore quanto sullo schermo del GamePad.

Giunti a questo punto, tuttavia, vale la pena spendere due parole sulla natura di questo Scribblenauts Unlimited, che non si configura come un semplice porting in alta definizione del titolo originale (nonostante le naturali similitudini) ma, al contrario, si presenta come un capitolo del tutto nuovo nel franchise. Certo, lo stile pastello e le animazioni a metà strada tra lo zoppicante e il "marionettesco" mantengono inalterato quel noto fascino fanciullesco, nonostante una resa visiva su schermo HD estremamente pulita e nitida. Ugualmente convincente è l'impatto sullo schermo del Gamepad, che ancora una volta può fungere da televisore alternativo qualora quello ufficiale dovesse essere oggetto di contesa.

"I livelli di Unlimited sono enormi e offrono una gamma di obiettivi sensibilmente maggiore"

La differenza più ovvia rispetto al predecessore è tuttavia il fattore di scala. I livelli di Unlimited sono enormi, e offrono al contempo una gamma di obiettivi sensibilmente maggiore. Sarà persino possibile passeggiare all'interno di un'intera città e interagire con vari personaggi secondari, che non perderanno l'occasione di affibbiarci quest secondarie facoltative utili a racimolare un quantitativo extra di stariti.

Tra le introduzioni esclusive spicca l'impressionante sezione dedicata alla personalizzazione e alla creazione di contenuti personali, al cui interno i giocatori con più inventiva potranno dar vita alle opere più assurde utilizzando una serie di comodi tool di editing. Se il vostro sogno nascosto è creare un elefante rosa con enormi baffi e una ruota al posto di una zampa, una cabriolet fatta interamente di Emmenthal o, perché no, un bazooka spara mucche, questa sezione potrebbe fare al caso vostro. Ciascun pezzo d'arte realizzato potrà poi essere condiviso all'interno della community di Scribblenauts e reso disponibile al download per gli altri giocatori. A patto che non sia eccessivamente folle!

il trailer di Scribblenauts Unlimited per Wii U.

Ancora, la declinazione Wii U introduce una componente co-op per due giocatori inedita nel franchise, a patto di possedere un Wiimote e di indossare i panni meno prestigiosi dell'aiutante. Il "giocatore 2" potrà infatti controllare uno qualsiasi dei personaggi evocati da Maxwell, facendoli interagire (più o meno) liberamente con lo scenario. Non si tratta di un'esperienza multiplayer nell'accezione più pura del termine, vista la totale dipendenza dalle scelte del giocatore principale, ma si tratta comunque di un espediente schietto che permette di movimentare ulteriormente la situazione. Nessuno vieta infatti di mettere il bastone tra le ruote al povero Maxwell.

Brillante e scanzonato, con una struttura astuta ma allo stesso tempo sofisticata e un design che brilla per fantasia e varietà, Scribblenauts Unlimited alterna un buon ritmo ad una natura puzzle game perfetta nella sua semplicità. Aggiungete una struttura narrativa non eccessivamente profonda ma sicuramente funzionale al tutto, e otterrete uno dei puzzle platform più interessanti attualmente disponibili per Wii U. La vostra fantasia non ha limiti? Fossi in voi, non ne sarei così convinto.

8 / 10

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Scribblenauts Unlimited

Nintendo Wii U, PC, Nintendo 3DS

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Alberto Destro

Contributor

Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.

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