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The Amazing Spider-Man 2 - review

Un gioco uscito in fretta e furia.

Dev'essere davvero difficile fare un bel gioco dedicato a Spider-Man. Mentre il buon Batman ha goduto di una serie di titoli degni di nota e meritevoli di essere acquistati dai fan del cavaliere oscuro, negli ultimi anni il povero arrampicamuri di quartiere ha oscillato tra alti e bassi riuscendo solo di rado a convincere gli appassionati.

Con l'uscita del nuovo film Activision ha pubblicato, puntuale come un publisher svizzero, il nuovo tie-in ispirato alla pellicola cinematografica che, tuttavia, ha davvero poco in comune con l'ultima avventura trasmessa nelle sale.

Se speravate di sfruttare la vostra PlayStation 4 per rivivere le avventure appena viste sul grande schermo rimarrete delusi da The Amazing Spider-Man 2, visto che gli sviluppatori hanno preferito prendere le distanze dal film (e non è detto che questo sia un male) per mettere insieme un'esperienza più vasta ispirata ai fumetti dell'Uomo Ragno.

Peccato, però, che nel corso dello sviluppo i ragazzi di Beenox abbiano deciso di modellare il gioco attorno a una sceneggiatura fragile, incoerente e con più buchi di una fetta di gruviera. Il senso di smarrimento si fa largo nel giocatore dopo pochi secondi di gioco, quando viene proposta per l'ennesima volta la scena della tragica fine di zio Ben e della successiva scelta di Peter Parker di consumare la propria vendetta vestendo i panni di Spider-Man.

I combattimenti ricordano quelli della serie Arkham, ma meno fluidi e con meno opzioni a disposizione dei giocatori.

Se il team avesse deciso di percorrere unicamente questa strada forse il risultato finale sarebbe stato degno di nota, ma a quanto pare nel tentativo di seguire le orme di Rocksteady e dei suoi giochi di Batman, Beenox ha lanciato nel calderone una quantità improbabile di villain pronti a ostacolare Spidey.

"Al di là del bel modello poligonale di Spider-Man, il resto appare piatto"

Sebbene la parte più ricca della trama sia dedicata a Kraven, infatti, in questa sconclusionata avventura Spider-Man deve vedersela con Black Cat, Kingpin, Electro e altri avversari storici più volte incontrati in anni di albi a fumetti. Il problema è che, mai come in questo caso, la quantità non va a braccetto con la qualità. Ecco quindi che alcuni villain compaiono solo per trasformarsi in boss e poi sparire senza lasciar traccia.

L'intera esperienza offerta da The Amazing Spider-Man 2 è priva di peso e non lascia nulla nel cuore dei giocatori intenti ad affrontarla. Il sistema di combattimento è piatto e poco convincente, perfino selezionando il livello di difficoltà più elevato. Tutto si basa sulle combo eseguibili tramite la pressione di un unico tasto, da alternare al momento opportuno con il tasto del contrattacco.

L'azione è così semplice da rendere superflue opzioni quali i proiettili di ragnatela con cui rallentare o disarmare gli avversari, o perfino le mosse speciali attivabili dopo aver stordito i bersagli. E quando un gioco mette a disposizione meccaniche di cui non si sente minimamente il bisogno è evidente che qualcosa, in fase di progettazione, è andato storto.

Nel gioco è presente anche Stan Lee, nei panni del proprietario di un negozio di fumetti. Un omaggio simpatico al papà di tanti supereroi.

Sotto molti punti di vista sembra quasi che gli sviluppatori abbiano concentrato la maggior parte delle energie nella realizzazione delle opzioni di movimento dell'arrampicamuri, in modo da rendere fluida e gradevole l'esplorazione della New York virtuale in cui è ambientato il gioco.

" Il sistema di combattimento è poco convincente anche al livello di difficoltà più elevato"

Il risultato di tali sforzi sono i controlli effettivamente fluidi che permettono di attraversare la vasta area di gioco in pochi minuti, elemento che da sempre rappresenta un punto di forza dei titoli dedicati a Spider-Man.

Per volteggiare tra i palazzi di New York basta affidarsi allo stick analogico sinistro, ai due grilletti e a un altro tasto dorsale. I grilletti servono per creare vere e proprie liane di ragnatela a destra o a sinistra, a seconda della direzione in cui si trova il palazzo più vicino e, soprattutto, di dove si vuole girare.

Il dorsale R1, invece, può essere utilizzato per attivare lo scatto del ragno, abilità che permette di sfruttare le ragnatele per raggiungere in un istante uno dei tanti punti interattivi sparsi per la città. Combinando tutto questo l'esplorazione risulta decisamente invitante, rivelandosi senza troppi sforzi l'elemento più riuscito del gioco.

Una volta posati i piedi per terra, invece, emergono problemi piuttosto gravi che coinvolgono tanto il gameplay quanto il comparto tecnico. Negli spostamenti a terra l'Uomo Ragno risulta lento e goffo, al punto da far optare sempre per il volteggio acrobatico, anche per i percorsi brevi.

"Alcuni villain compaiono solo per trasformarsi in boss e poi sparire senza lasciar traccia"

Il fatto che spesso ci si trovi a correre contro il tempo per cercare di portare a termine le innumerevoli missioni secondarie rende cruciale il problema degli spostamenti. Come accade nella maggior parte dei titoli open world, infatti, anche in The Amazing Spider-Man 2 è possibile seguire la trama principale o passare il tempo con una serie di tediose sfide alternative.

La vita del supereroe è densa di impegni e non perdona gli errori, almeno secondo la visione dei ragazzi di Beenox. Il sistema di karma realizzato dagli sviluppatori, infatti, tende a punire eccessivamente i giocatori che ignorano le missioni secondarie. Fallite una missione o arrivate tardi all'appuntamento con il cronometro e vedrete la città rivoltarsi contro di voi, con tanto di poliziotti e forze speciali pronte a farvi la pelle.

Questo rende l'esperienza asfissiante e oppressiva, a discapito del divertimento che un'andatura più rilassata avrebbe contribuito a garantire. In questo titolo, in sostanza, vi ritroverete costantemente a inseguire un indicatore su schermo sperando di raggiungere in tempo la missione di turno che, tristemente, si rivelerà quasi identica a quella precedente. Le tipologie di missioni da affrontare, infatti, sono davvero poche e diventano ripetitive dopo una manciata di minuti.

Nemmeno i nemici armati sono un problema. Basta premere un tasto per disarmarli e renderli quasi del tutto inoffensivi.

A questo si affianca un comparto tecnico altrettanto anonimo. Al di là del bel modello poligonale di Spider-Man, il resto appare piatto e tirato via. Le strade di New York sono più vuote delle tasche di Peter Parker e l'interazione con l'ambiente è davvero ridotta all'osso. Da un hardware come quello PS4 è lecito aspettarsi di più, soprattutto considerando che il recente inFAMOUS: Second Son ha fatto di meglio praticamente sotto ogni punto di vista, volteggio con ragnatele escluso (ovviamente).

The Amazing Spider-Man 2 è un gioco che sotto molti punti di vista sembra incompleto e tirato via, affrettato per non bucare l'uscita in prossimità della pellicola cinematografica e conseguente traino pubblicitario. È un vero peccato vedere uno studio capace come Beenox, che in passato ha dimostrato più volte di avere le carte in regola per realizzare titoli degni di nota (come l'intrigante Spider-Man: Shattered Dimensions), far uscire un prodotto così anonimo e approssimativo.

4 / 10

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The Amazing Spider-Man 2

Android, iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, Nintendo Wii U, PC, Nintendo 3DS

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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