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Thief - prova

Il signore delle tenebre è tornato.

Los Angeles - Thief è uno di quei giochi dal passato così glorioso che le probabilità di deludere i fan con un nuovo capitolo sono altissime.

Meccaniche di gioco innovative, una storia eccezionale, ambientazione perfetta, queste sono le caratteristiche necessarie per un titolo che voglia tentare di scalfire l'effetto provato da molti per quelli precedenti. Per capire se Thief ha tutto questo, e magari un po' di più, siamo andati a visitare lo stand di Square Enix all'E3 e abbiamo potuto toccare con mano le nuove avventure di Garrett.

La sensazione generale è che Thief rispetti pienamente la visione artistica in bilico tra il medioevale e lo steampunk che da sempre caratterizza la serie, ma cerchi anche di staccarsene, mostrando ambientazioni all'aperto che virano molto più sul futuristico, lasciando le atmosfere più note alle scenografie degli interni.

Anche la meccanica non muta di una virgola. Nascondersi, aspettare, adattarsi e agire in maniera discreta sono le chiavi per completare le missioni, con in più la variabile che le ombre, nostre amiche fidate, sono adesso dinamiche. Ovviamente non manca l'apposito segnalatore del livello di visibilità, che viene indicato da un cerchio in basso a sinistra e dal colore del fumo che si trova ai lati dello schermo. Quando il fumo è scuro Garrett è celato, quando invece si schiarisce vuol dire che è allo scoperto.

La dinamicità delle ombre è un cambiamento non dà poco, in un mondo in cui, per limiti tecnici, ogni zona oscura è un porto sicuro e immutabile, ma se le ombre sono dinamiche niente è scritto, possiamo crearne di nuove o, nei casi peggiori, possono scomparire col mutare degli eventi. Spesso capiterà che l'ombra necessaria a passare un posto di guardia sia proiettata da un candelabro oscillante, una persona che cammina, o un altro oggetto in movimento, dovremo quindi essere pronta sfruttarla al momento giusto, pena una fuga rovinosa o il dover ricorrere a mezzi più diretti.

"Nascondersi, aspettare, adattarsi e agire in maniera discreta sono le chiavi per completare le missioni"

L'ombra rimane ancora la migliore alleata di Garrett

Fortunatamente anche le doti di Garrett sono state parzialmente riviste, cosi da renderlo un personaggio più dinamico. Tranquilli, nessuna emulazione di Ezio Auditore all'orizzonte, il gioco è quasi esclusivamente in prima persona, salvo rare concessioni per i momenti più spettacolari.

Tuttiavia ci sono un paio di aggiunte in grado da sole di rivoluzionare parte del gameplay: la prima è senza dubbio il rampino: The Claw, che permette di raggiungere oggetti lontani e di scalare o calarsi da eventuali sporgenze. Senza contare il fatto che ogni azione "ladresca" come il borseggio, lo stordimento dei nemici o il non venire mai scoperti, darà dei punti esperienza che probabilmente sbloccherà altre abilità, anche se su questo punto gli sviluppatori sono stati molto abbottonati. La seconda è un nuovo modo di spostarsi fra due zone d'ombra vicine, che pur in prima persona, ricorda molto il modo in cui ci si sposta tra le arie coperture di un TPS, e rappresenta senza dubbio una facilitazione che i più ortodossi faticheranno a mandare giù.

Un'altra aggiunta molto in linea con la moda attuale è l'introduzione di una sorta di visione speciale, già vista nella saga di Batman o in Dishonored, ma potremmo citarne altri, detta Focus, con cui Garrett potrà individuare oggetti utili (cornicioni, forzieri, oggetti utili). Il Focus, e questa è una novità, sarà utile anche per rendere più facili e veloci attività come lo scassinamento e il borseggio, oltre al combattimento e non si ricaricherà in maniera autonoma, ma dovremo trovare gli oggetti specifici per farlo, come dei sacchettini pieni di papavero.

Pad alla mano, dopo un breve tutorial abbiamo avuto modo di provare una missione ambientata in un castello assediato da una rivolta cittadina, all'interno del quale dovevamo trafugare Il Cuore del Leone un preziosissimo diamante a forma di cuore.

"Il Focus sarà utile anche per rendere più facili e veloci attività come lo scassinamento e il borseggio"

Il castello, luogo che ha ospitato la nostra prima missione su Thief

La missione inizia fuori dal castello, le guardie sono quasi tutte occupate a sedare la rivolta, ma di fronte alle porte principali ci sono comunque alcune guardie di ronda e il loro comandante, borseggiarlo, oltre a completare una missione secondaria, ci permetterà di ottenere una mappa con tutti gli ingressi al castello.

Cominciamo a strisciare di ombra in ombra, finché non arriviamo alle spalle della prima guardia, che mettiamo fuori gioco con un colpo alla nuca del fidato manganello, e trasciniamo nell'ombra. Avvicinandoci alla guardia successiva, non ci rendiamo conto che ce n'era una terza in arrivo dietro una colonna, che ci vede e, spada alla mano si avvicina, avvertendo il collega.

Per risolvere lo scontro nel minor tempo possibile decidiamo di utilizzare il focus durante lo scontro. A questo punto l'azione rallenta e ci permette di selezionare determinate parti del corpo del nostro avversario che, colpite, porteranno a diverse conclusioni. Ad esempio, colpendo la testa tramortiremo subito il soldato, colpendolo al ginocchio lo renderemo vulnerabile per qualche secondo a colpo alla testa, e lo stesso vale per un colpo allo stomaco.

Eliminate le due guardie, analizziamo la faccia del palazzo, e notiamo il comandante che sorveglia la zona da una posizione sopraelevata. Di ombra in ombra ci avviciniamo alla sua balconata e, arrampicandosi di lato, riusciamo ad arrivare alle sue spalle, rubandogli la mappa. Suona un po' strano che né lui né i soldati accanto a lui si rendano conto di una persona accucciata accanto a loro, ma per il momento continuiamo con la missione.

"L'azione rallenta e ci permette di selezionare determinate parti del corpo del nostro avversario"

Borseggiando il capitano scopriamo che ci sono tre passaggi, due in alto e uno attraverso le fogne, decidiamo di usare questa terza opzione, entrando in una stanzetta nascosta e disattivando il flusso d'acqua, fuggendo prima che le guardie si insospettiscano.

Una volta nelle fogne è molto semplice entrare nel castello ma, visto che tutto sembra troppo tranquillo, decidiamo di attivare il Focus, per scovare eventuali trappole. La nostra intuizione si rivela fondata, grazie al Focus possiamo chiaramente vedere alcune piattaforme a pressione e tagliare il cavo che le comanda, disattivando le trappole. A questo punto non dobbiamo fare altro che continuare a strisciare lungo i muri, raccogliendo nel frattempo un po' di papavero, che ricaricherà il Focus, fino ad arrivare di fronte a un quadro sospetto. Tastando il quadro troviamo un interruttore segreto che ci porta al cospetto del forziere che protegge il nostro obiettivo.

Per aprirlo basterà risolvere due piccoli rompicapi che prevedono la rotazione di alcuni cilindri posti ai lati del forziere, che l'uso del Focus renderà ancora più semplice, e dopo non resta altro che fuggire dal tetto con la refurtiva, grazie alla buona vecchia freccia con corda.

A questo punto si entra in una fase del gioco completamente diversa, in cui dovremo abbandonare un approccio stealth e correre a perdifiato per salvarsi la pelle, cercando di superare un ponte che i ribelli hanno dato alle fiamme. Per farlo passeremo attraverso piccoli rompicapi, tipo sparare agli ormeggi di una barca per farla spostare e creare un piccolo ponte (perché un abilissimo ladro, purtroppo, non sa nuotare) e sezioni di arrampicata in terza persona, con tanto di QTE, che ricordano Uncharted o Assassin's Creed.

"Grazie al Focus possiamo vedere alcune piattaforme a pressione e tagliare il cavo che le comanda"

Quello che definiremmo un colpo a sorpresa...

Dopo aver superato il ponte, ed essere morti un discreto numero di volte a causa assi che crollano, fiamme e fumi tossici, non resta altro che allontanarsi con discrezione nelle stradine della città con il diamante discretamente nascosto in una delle nostre tasche, per trarre le considerazioni finali.

Terminata la demo, l'impressione ricavata da Thief è che il gioco faccia del suo meglio per ricreare le atmosfere dei suoi predecessori, il problema è che lo fa imitandone anche i difetti. Le guardie ad esempio ci sono sembrate un po' poco reattive, soprattutto quando ci siamo trovati accucciati nei pressi di un soldato, che non ha battuto ciglio all'idea di una figura incappucciata che stazionava al suo fianco, così come nessuno sembra stupirsi quando, improvvisamente, una guardia non è più in posizione.

Detto questo il gameplay risulta comunque divertente, nella sua componente stealth, e pur non brillando per intelligenza, le guardie sono comunque un ostacolo che è meglio evitare, visto che tendono ad accorrere con mortale efficienza. Da questo punto di vista i fan della serie possono stare tranquilli: strisciare alle loro spalle, scassinando porte e cercando passaggi segreti è ancora il sale del gioco, ed è assolutamente divertente.

Maggiormente perplessi ci ha lasciati la parte del ponte, non tanto perché non sia interessante, anzi, è un gradito cambiamento dopo aver strisciato lentamente lungo le sale di un palazzo, ma è una seziona basata troppo sul provare e sbagliare, senza che vi sia la minima possibilità di uscirne solo con la vostra intelligenza, o anticipando una situazione pericolosa.

"Strisciare alle loro spalle, scassinando porte e cercando passaggi segreti è ancora il sale del gioco"

Garrett non si tira di certo indietro se c'è bisogno di menar le mani

Anche dal punto di vista grafico il gioco ci ha lasciato un po' perplessi. Le texture, le ombre e il dettaglio grafico generale non sono niente di più di ciò che possiamo vedere su un qualunque pc di oggi, e dalla next-gen ci aspettiamo qualcosa di più.

Nel complesso Thief ci è sembrato un titolo, passateci il gioco di parole, luci e ombre. Alcune meccaniche sono molto interessanti, ma il comportamento delle guardie e la grafica datata ci fanno storcere un po' il naso. Speriamo che gli sviluppatori correggano questi difetti in tempo per il lancio, così da giustificare ai fan della serie un'attesa così lunga.

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Thief

iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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