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Tokyo Crash Mobs - review

Le strade di Tokyo in un clone pazzo di Puzz Loop.

I negozi elettronici di DSi prima e 3DS adesso ci hanno abituati ad uscite alquanto bizzarre e insolite. Il facilitato approdo di certi giochi sul nostro mercato molto probabilmente deriva dal fatto che lo sviluppo per queste piattaforme è molto più attivo in Giappone e la forma digitalizzata della distribuzione rende parecchio più facile il passaggio oltreoceano verso l'America e, in definitiva, in Europa.

Riprendendo le più che collaudate meccaniche di Puzz Loop, ritrovabili poi nei vari cloni forse più famosi come Zuma e Luxor, la software house Mitchell ha tentato di spingere forte sugli elementi di contorno per cercare di differenziarsi dalla massa. Il risultato, Tokyo Crash Mobs, è un gioco dal gameplay solido e da un'ambientazione più che inusuale per un videogioco. Ogni componente del prodotto è infatti il frutto di foto o video tratti dal mondo reale, il così detto Full Motion Video.

Giocando come Grace si possono lanciare i scenester.

Tutte le animazioni dei vari personaggi sono fotogrammi di attori in posa a simulare l'azione, una tecnica che ultimamente è pressoché sparita e che nelle prime fasi successive all'apertura del gioco strapperà non pochi sogghigni, visto il risultato al quanto buffo delle scene dovuto al voluto distacco tra gli attori e i fondali.

"Tutte le animazioni dei vari personaggi sono fotogrammi di attori in posa"

Le protagoniste di questo puzzle game sono due: Grace, una diciannovenne che va pazza per i saldi e deve ad ogni costo prendere parte a quelli più esclusivi dove solo i primi dieci sono ammessi, e Savannah, che invece è una studentessa ripetente di 21 anni che rischia di finire nello spazio più profondo nel caso in cui qualcuno prema un certo tasto, senza troppe spiegazioni.

Il loro scopo è dunque quello di sbarazzarsi dei cosiddetti "scenester" che ogni giorno si mettono in coda ostacolando il benessere quotidiano del duo. Questi non sono altro che persone vestite di diversi colori che le due ragazze dovranno eliminare allineandone tre della stessa colorazione, come avveniva con le sfere colorate nei titoli originali sopracitati.

L'input non avviene tramite lo stick ma in questo caso si usa il touchscreen per mirare all'interno della schermata, la quale però è visualizzata nella parte superiore, un fattore che fa perdere un po' di precisione e diventa sempre meno sopportabile con l'aumentare della concitazione.

Il gioco è diviso in tre settimane nelle quali ogni giorno è una missione, che vede protagonista una delle due ragazze alternatamente. Grace è in grado di lanciate i scenester e deve eliminarne, partendo dal fondo della fila, il maggior numero possibile per rientrare tra i primi dieci entro lo scadere del tempo. Con il passare dei giorni le cose si complicheranno in quanto, oltre ad avere meno tempo e più persone davanti a lei, inizieranno ad arrivare alcuni che proveranno a tagliare coda, oppure qualcuno già in attesa richiamerà degli altri compagni. Nei livelli più avanzati la fila potrebbe anche modificare la sua conformazione dinamicamente e l'ambiente potrebbe avere degli ostacoli che limiteranno le capacità della ragazza.

Di domenica c'è la boss fight contro i ninja!

"Lo scopo delle ragazze è sbarazzarsi di coloro che si mettono in coda ostacolando il loro benessere"

Savannah invece fa rotolare i scenester, cosa che rende parecchio più difficile raggiungere punti lontani da lei, dato che bisognerà mantenere stabile la mira fino a quando la fila più vicino non salterà. Però le avversità che le si ritorceranno contro saranno solamente i scenester corridori, che porteranno rapidamente la coda di fronte al tasto se non vengono eliminati velocemente, e i saltatori, che richiedono un miglior tempismo perché possono evitare i nostri colpi.

In aiuto delle ragazze ci sono però degli oggetti (attivabili attraverso una gesture che non sempre viene rilevata al meglio) che possono facilitare la vita in quanto, ad esempio, l'UFO porterà via tutti i scenester di un determinato colore, l'ombrello magico cambierà i colori di ogni personaggio su schermo in modo tale da rendere più facili le combo, oppure le barriere fermeranno tutta la fila nei livelli di Savannah o i taglia coda in quelli di Grace.

Il bilanciamento della difficoltà, viste anche le capacità peculiari e i power-up, è dunque buono, anche se con Savannah sarà più facile dover ripetere diverse volte una giornata, anche per dei piccoli errori. Alla domenica le due ragazze si uniscono per sconfiggere il ninja nero che è in grado di richiamare altri ninja colorati, a loro volta armati con sfere di fumo da lanciare o di lame per attacchi dalla breve distanza.

In queste missioni la visuale passa alle spalle delle ragazze e, muovendo fisicamente la console a destra e a sinistra, si possono lanciare sfere colorate con dentro un ninja per fare le triplette oppure farle rotolare per difendersi dagli attacchi, visto che avremo soltanto tre vite a disposizione. Di contorno ad ogni inizio e fine livello ci saranno dei brevi filmati muti che servono per lo più a confondere maggiormente le idee su quale sia il filo logico che sta dietro a tutto il gioco.

La story mode che, come precedentemente accennato, è composta da 21 livelli, si può concludere senza troppa fatica nell'arco di tre o quattro ore sbloccando un livello di difficoltà maggiore. Quel che resta da fare è cercare di migliorare i propri punteggi oppure cimentarsi nella Challenge Mode, che non è altro che la versione endless delle tre modalità sopracitate, ma in entrambi i casi non sarà possibile condividere i nostri risultati né su internet e neppure tramite StreetPass.

"Tokyo Crash Mobs è un titolo parecchio stiloso e tutto sommato piacevole da giocare"

Cover image for YouTube videoToyko Crash Mobs Trailer 1
Il trailer di Tokyo Crash Mobs.

Si potrà anche riguardare liberamente tutti i bizzarri filmati proposti (senza che essi possano trovare maggior significato, pur se riprodotti consecutivamente) in una delle theater mode più difficili da navigare di sempre. Tra le note negative, per il mercato europeo si intende, c'è da annoverare anche la spiccata dose di personalità nipponica che questo gioco sprizza, visto che ad ogni spostamento dei vari scenester, ad ogni lancio o combo messa a segno, le animazioni saranno accompagnate da rumori buffi, gridolini o immagini delle ragazze esultanti che salteranno fuori comprendo lo schermo.

In definitiva un titolo parecchio stiloso e tutto sommato piacevole da giocare, ma un po' striminzito a livello contenutistico. Forse avrebbe trovato un piazzamento migliore su smartphone o tablet a un prezzo inferiore ai €5.99 ai quali è attualmente venduto. Ad ogni modo, se siete amanti delle stramberie nipponiche, potrebbe diventare facilmente un must have.

7 / 10

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Paolo Gimondi

Contributor

Dopo le esperienze in tenera età con Commodore 64 e NES, amplia il suo sguardo verso altri orizzonti e altri esseri umani. Decide di voler far parte dell’editoria videoludica iniziando una scalata che lo porta in breve tempo, e con tanto entusiasmo, a Eurogamer.

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