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Zelda: A Link To The Past 2 - prova

Guarda un po' chi si rivede...

Come la Grande N sia riuscita a tenere "nascosto" il Zelda: A Link To The Past 2 per 3DS fino all'annuncio dell'ultimo Nintendo Direct di questa settimana, rimane un mistero, ma ormai poco importa. A Link To The Past 2 è finalmente stato mostrato al pubblico e noi di Eurogamer abbiamo avuto la fortuna di provare in anteprima una demo giocabile tratta dalle fasi iniziali del gioco.

Ma facciamo un passo indietro. Il primo A Link To The Past fu commercializzato sul mai troppo lodato Super Nintendo nel 1992, per poi essere riproposto su Game Boy Advance undici anni dopo, con controlli e grafica rivisitati. Con questo sequel, Nintendo vuole cercare di mantenere intatto il feeling del suo predecessore, introducendo però un paio di interessanti novità. E da quanto abbiamo potuto vedere, le promesse per un nuovo, epico, capitolo ci sono tutte.

Lo stile grafico adottato è quello classico con visuale dall'alto, ma questa volta gli sprite a 16-bit del titolo originale sono stati sostituiti con un motore completamente tridimensionale. Sul touchscreen troviamo invece una mini mappa e la schermata dell'inventario, con cui è possibile cambiare velocemente la propria arma secondaria grazie al pennino della console.

Ecco la creatura che abbiamo affrontato alla fine della demo. Non preoccupatevi, è meno aggressiva di quanto sembri.

I controlli sono pressoché gli stessi degli ultimi Zelda portatili e se con Y possiamo sfoderare la nostra spada, premendo X si passa dall'arma secondaria, ovvero un arco e martello che ci tornerà utile in diverse occasioni.

La vera novità è però rappresentata dall'interessante comando per far "attaccare" Link ad una parete e farlo proseguire in zone in apparenza inaccessibili, come passare attraverso delle sbarre per sgattaiolare sulle mura esterne del castello. Premendo A quando si è posizionati di fronte ad un muro si passa automaticamente ad una visuale bidimensionale e vedremo così il nostro protagonista dipinto sulle pareti, come se fosse uno splendido geroglifico in movimento.

Tuttavia questo potere non è infinito e se la barra magica posta sulla parte bassa dello schermo si svuota, torneremo nella classica "versione" tridimensionale e dovremo aspettare qualche secondo prima di poter utilizzare di nuovo la nostra abilità. Un'altra maniera per ricaricare la barra è quella di raccogliere le gemme verdi che troviamo negli scrigni oppure che lasciano cadere alcuni nemici sconfitti in battaglia.

"La vera novità è però rappresentata dall'interessante comando per far "attaccare" Link ad una parete"

Passiamo ora ad illustrare la breve demo che Nintendo ci ha dato la possibilità di provare e che comincia tra le mura di ciò che sembrerebbe essere un castello abitato da creature tutto fuorché amichevoli. Le sezioni di puzzle e combattimenti sono da subito sembrate ben bilanciate, mentre i controlli appaiono immediati e reattivi; spiace solo notare che, almeno per ora, il touchscreen non sia utilizzato in maniera più profonda.

La nuova abilità di Link gli permette di attaccarsi alle pareti e raggiungere zone altrimenti inarrivabili.

Nella prima area troviamo dei muri colorati di rosso e blu che possono essere abbassati o alzati colpendo delle sfere di uguale colore sparse nei dintorni. Delle molle rappresentate col delle strane facce strategicamente piazzate sul pavimento permettono invece, se colpite col martello, di catapultarci su una vicina area (nel caso colpiamo una molla piccola), oppure di passare al piano superiore dell'area se questa è di grandi dimensioni. Questa è la seconda vera novità di Zelda: A Link To The Past 2, che sfrutta a dovere l'ambiente di gioco e soprattutto le caratteristiche dell'effetto 3D della console.

Come da tradizione nella saga di Zelda, il nostro obbiettivo è quello di trovare chiavi che sblocchino le aree successive, sapientemente separate da porte giganti. Anche se nella demo non è stato difficile trovarle, riuscire a capire tutti meccanismi è di vitale importanza, a maggior ragione una volta che si è usciti dalla struttura. Trovandoci sospesi su delle piattaforme mobili ad un'altezza considerevole, usare la tecnica di "camuffamento bidimensionale" quando si presenta un ostacolo davanti a noi è essenziale, onde evitare di fare una brutta fine sfracellandoci sul terreno. In tal caso si viene riportati alla più vicina piattaforma.

Abbiamo saggiato anche l'ebbrezza di una boss-fight contro un bruco forse un po' troppo cresciuto. Per nostra fortuna tale essere si è dimostrato abbastanza innocuo e, a parte una leggera irritazione dopo ogni colpo di spada subito sull'estremità del suo corpo, ci siamo guadagnati i titoli di coda della demo.

Nonostante il nostro hands-on sia durato molto poco, abbiamo avuto l'impressione che Zelda: A Link To The Past 2 abbia tutte le carte in regola non solo per replicare (e magari migliorare) il successo del suo predecessore, ma anche per ritagliarsi il grado di "killer application" per 3DS, piattaforma che finalmente sembra aver ingranato la marcia giusta.

. L'aggiunta della tridimensionalità ha giovato non poco al level design della saga.

"Zelda: A Link To The Past 2 ha le carte in regola per replicare (e magari migliorare) il suo predecessore"

Ci sono ovviamente tante, troppe cose che ancora non abbiamo potuto valutare, avendo testato soltanto una build dimostrativa tratta da un codice incompleto. Siamo più che sicuri che nei prossimi mesi la Grande N metterà in tavola altre carte che sveleranno nuovi poteri e caratteristiche, ma allo stesso tempo ci chiediamo se una saga come questa non cominci seriamente a sentire il pesi degli anni sulle proprie spalle.

Riusciranno alcune nuove caratteristiche e l'implementazione della grafica 3D a far nascere una nuova pietra miliare del mondo dei videogiochi?

All'uscita di Zelda: A Link To The Past 2 mancano però ancora diversi mesi e, salvo ritardi, lo vedremo sugli scaffali dei negozi poco prima del periodo natalizio. Fino ad allora tenete d'occhio le pagine di Eurogamer per tutti gli aggiornamenti e le nuove anteprime di questo nuovo, promettente titolo per Nintendo 3DS.

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A proposito dell'autore
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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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