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Risen 2: Dark Waters - review

Meglio la versione PC o quella console?

Di solito, quando una determinata versione di un gioco viene posticipata rispetto ad un'altra, dietro c'è sempre qualche motivazione tecnica e altrettanto frequentemente questa motivazione va ricondotta alla necessità di sforzi extra per avvicinare gli standard qualitativi.

Risen 2: Dark Waters per PC è uscito un po' di tempo fa, raccogliendo consensi discreti in giro per il mondo. Le aspettative per le edizioni console, quindi, erano piuttosto elevate e per quanto mi riguarda la curiosità di metterci le mani sopra era ulteriormente aumentata dalla mia innata passione verso il mondo "piratesco".

Purtroppo il primo impatto con il gioco non è stato dei migliori. Il comparto grafico non impiega più di qualche minuto per tirare fuori i suoi (tanti) problemi, che di fatto riconducono Risen 2: Dark Waters ai livelli di un titolo Xbox 360 di primissima generazione.

Il protagonista di Risen 2 non è il classico pirata ma un anti-eroe sulla falsariga di Jack Sparrow… pardon, Capitan Jack Sparrow.

Pur volendo passare sopra a modelli poligonali quasi privi di effetti speciali applicati alle texture e ambientazioni a dir poco scarne se paragonate agli attuali standard raggiunti dalle console current-gen, risultano comunque inspiegabili alcune scelte degli sviluppatori che sembrano fatte apposta per sottolineare ulteriormente i difetti del gioco. Una su tutte, le inquadrature "dinamiche" nel corso dei dialoghi e dei combattimenti.

Giochi come Mass Effect ci hanno ormai abituati a trovarci di fronte a vere e proprie esperienze cinematografiche con movimenti di telecamera suggestivi e coreografici. Proprio per questo, quindi, risulta quasi irritante trovarsi di fronte a scatti delle inquadrature e a cambi di visuale assolutamente ingiustificati.

Altro problema, il sistema di controllo. Non che sia troppo complicato o chissà cosa ma amici miei, nel 2012 non è possibile trovarsi ancora di fronte a ritardi nella risposta ai comandi e a imprecisioni come quelle che ho avuto modo di testimoniare durante il mio test.

E che ne dite di ritornare ai "bei vecchi tempi" in cui il vostro personaggio non sapeva nuotare nemmeno in 2 metri d'acqua? Esatto, in Risen 2: Dark Waters non potrete avvicinarvi all'acqua, primo perché in alcuni casi vi troverete di fronte ai maledetti muri invisibili e secondo perché in altri il nostro amico rischierà di fare compagnia ai pesci… che razza di bucaniere!

Il gioco si svolge su una serie di isole di varia grandezza, spesso abitate da creature non esattamente felici di vedervi.

Il rammarico nei confronti di tali problemi cresce ancora di più quando ci si accorge, con il passare delle oree, che potenzialmente Risen 2: Dark Waters è un titolo che merita grande rispetto. Le ambientazioni sono decisamente vaste e trasmettono efficacemente l'atmosfera piratesca. Ovviamente molti dei cliché tipici di questo filone sono stati riproposti anche in questo prodotto, ma ad essi è stato aggiunto quel pizzico di fantasy che da sempre contraddistingue questa serie.

"Il sistema di combattimento, per quanto inizialmente scarno, alla lunga regala qualche soddisfazione"

Ecco quindi che fin da subito vi troverete di fronte non solo ad avversari umani ma anche a mostri di vario genere (e dimensioni) che sembrano usciti dalla penna di Howard Phillips Lovecraft. Grazie a questo simpatico "gancio" che mi sono creato, possiamo ora parlare di un altro aspetto importante del gioco, ovvero…

Il sistema di combattimento, per quanto inizialmente scarno, alla lunga regala qualche soddisfazione grazie a un discreto sistema di progressione delle abilità del protagonista. La possibilità di scegliere se specializzarsi maggiormente nei duelli cappa e spada, nelle armi da fuoco, nelle magie… o nei trucchetti sporchi, aggiunge ulteriore spessore al tutto e farà la felicità di chi ama preparare pozioni e forgiare nuove armi. E, perché no, magari cucinare anche una bella bistecca sul fuoco.

Certo, anche in questo caso dovrete fare i conti con occasionali imprecisioni nei comandi e con la tentazione di portare a termine la maggior parte degli scontri senza preoccuparsi troppo di parare o fare chissà cosa. L'Intelligenza Artificiale media degli avversari, infatti, non è gran cosa e non stimola più di tanto il giocatore a provare strategie diverse.

Nel corso della vostra avventura incontrerete parecchi personaggi e a volte capire chi di loro vi sia amico non sarà cosa facile.

Resta anche da capire perché il team di sviluppo non abbia incluso in questa versione console la possibilità di schivare gli attacchi nemici, che nella versione PC era stata aggiunta con una patch e che aveva portato almeno un po' più di dinamismo al tutto. Verrà prima o poi aggiunta anche qui?

Detto questo, gli elementi classici degli action-GDR ci sono tutti e a questi sono state anche aggiunte le ormai immancabili "scelte morali". In realtà di morale in Risen 2: Dark Waters c'è ben poco, ma nel corso dell'avventura vi accorgerete che molti degli NPC che vi troverete di fronte potranno diventare vostri alleati o nemici proprio in base a come vi comporterete, o a quello che direte nel corso di alcune delle (moltissime) conversazioni previste dal gioco.

A tal proposito, un applauso abbastanza fragoroso va fatto a chi ha curato i dialoghi (in Inglese con sottotitoli), ottimamente caratterizzati e profondi quanto basta per immergere il giocatore nella storia, che ovviamente eviterò di raccontarvi.

Anche il "mission design" non è niente male, ma il meglio di sé lo dà dopo qualche ora di gioco, passata in gran parte a portare a termine quest decisamente banalotte. Alcune delle situazioni che vi troverete ad affrontare non mancheranno di strapparvi un sorriso e di riportarvi alla mente anche qualche grande classico del passato come Monkey Island.

"Resta anche da capire perché in questa versione console non sia possibile schivare gli attacchi nemici"

Ma basta questo per consigliare Risen 2: Dark Waters a chi, in questo momento, non è impegnato in attività vacanziere e vuole un gioco con cui passare il tempo mentre gli amici lo tempestano di foto e commenti su "quanto si stanno divertendo"?

Se pensate di poter riuscire a passare sopra ad alcuni importanti problemi tecnici che il gioco Piranha Bytes ha evidenziato, allora potreste ritrovarvi tra le mani uno di quei titoli che pur partendo col piede sbagliato, finiscono poi per piacere.

Se avete l'occasione di giocare la versione PC, sicuramente è questa quella che mi sento maggiormente di consigliarvi. In caso invece vogliate qualcosa di decisamente più completo e appagante, in arrivo ci sono giochi che promettono grandi cose.

6 / 10