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Watch Dogs 2 - prova

Ubisoft è in cerca di riscatto.

Dopo esser volati a Parigi per provare una versione quasi completa di Watch Dogs 2, possiamo tranquillizzare coloro che temono di trovarsi di fronte ai medesimi problemi del primo episodio. A quanto abbiamo potuto vedere, il salto che ci sarà da Watch Dogs a Watch Dogs 2 non sarà il medesimo vissuto dal primo al secondo Assassin's Creed, ma i margini di miglioramento sembrerebbero comunque rassicuranti.

Abbiamo mosso i primi passi all'interno del gioco, vestendo i panni di un protagonista creato per i giocatori adolescenti. Non è un caso, infatti, che il personaggio principale (un hacker di colore particolarmente abile) vada sempre in giro con i fidi auricolari nelle orecchie, ascoltando la musica tra un'operazione di hacking e un volteggio da parkour.

Dopo essersi infiltrato in un edificio altamente sorvegliato, con l'unico obiettivo di ripulire la propria fedina penale da accuse preventive e ingiuste (occasione perfetta per proporre il più classico dei tutorial), il protagonista di Watch Dogs 2 si guadagna un posto fisso all'interno del gruppo di rivoluzionari hacker chiamato Dedsec.

L'obiettivo è semplice: ostacolare politici e multinazionali interessate a mettere le mani su ogni possibile informazione, personale e non, relativa agli ignari cittadini. In un mondo in cui "vali meno dei dati che produci", questa versione virtuale di Anonymous si fa in quattro per sabotare il potere corrotto. La scelta dell'ambientazione, luogo chiave per tutto ciò che ruota attorno al tema della gestione dei dati su scala mondiale, è decisamente azzeccata.

Il team di Dedsec è composto da elementi bizzarri, ma il rapporto che si instaura tra i vari elementi sembrerebbe interessante.

Naturalmente dovremo attendere di giocare per intero la versione finale del gioco prima di poterci sbilanciare con giudizi di qualsiasi tipo sulla trama. Il frammento che abbiamo intravisto, tuttavia, ci è sembrato scritto in modo convincente, pur mancando dello spessore necessario per catturare fin da subito l'attenzione.

Una volta completato il tutorial abbiamo dato uno sguardo alla mappa in cui si svolgeranno le vicende di Watch Dogs 2. Trovandoci di fronte alla riproduzione coerente e dettagliata di San Francisco e dell'intera baia circostante, non abbiamo potuto trattenere un brivido di piacere.

La prima corsa in moto ci ha portato dal negozio in cui abbiamo arricchito il guardaroba poligonale al covo della Dedsec, offrendoci un godibile giro panoramico di San Francisco con tanto di attraversamento dell'iconico Golden Gate.

Pur soffrendo ancora di diversi rallentamenti, il motore grafico ci è sembrato solido e sfruttato in modo intelligente. Grazie al buon lavoro degli sviluppatori, ci siamo davvero sentiti parte integrante di una città inconfondibile e capace di lasciare un'impronta indelebile in chi la visita.

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Durante lo stesso tragitto, tuttavia, ci siamo anche resi conto che il modello di guida non sembra essere nulla di eccezionale. Qualche passo in avanti rispetto alla pessima gestione dei veicoli di Watch Dogs è stato fatto, ma la situazione non è ancora delle migliori.

Lo stesso si può dire della reazione dei pedoni e della fisica legata agli oggetti presenti nell'area di gioco. Travolgendo i pali, le cabine telefoniche e gli altri elementi che arricchiscono la riproduzione virtuale di San Francisco e della baia, le sensazioni che si vivono sono molto (troppo) simili a quelle tanto criticate nel capitolo precedente.

In compenso, le cose vanno nettamente meglio sul fronte dell'hacking. Le opzioni a disposizione del protagonista sono davvero tante, soprattutto nelle fasi avanzate dell'avventura. Sul finale della prova a Parigi abbiamo infatti potuto affrontare una missione avanzata, avendo a disposizione una vasta gamma di abilità opportunamente sbloccate nel ricco skill tree.

Gli elementi con cui è possibile interagire sono moltissimi. Per cercare di ridurre i rischi di interazioni indesiderate, gli sviluppatori hanno differenziato i comandi in base agli oggetti che è possibile violare. Per controllare le telecamere si usa un tasto, mentre per gli altri elementi se ne usa un altro, impedendo così di cambiare per errore la visuale nel bel mezzo di uno scontro a fuoco o di una sessione stealth.

La cosa interessante è che il gioco potrà essere affrontato seguendo approcci differenti, da quello in stile Commando ad armi spianate, a quello silenzioso a base di droni spia (terrestri e volanti), di trappole tecnologiche e di tecniche di raggiro particolarmente elaborate.

Il protagonista del gioco vanta un'ottima mobilità, ma non aspettatevi le scalate di Assassin's Creed!

Sarà possibile, per esempio, evidenziare un bersaglio e segnalarlo alla polizia per chissà quale crimine efferato (che interverrà sul posto per arrestarlo, dopo aver visto i dettagli sul database opportunamente modificato), oppure scatenare una lotta tra bande rivali.

Siamo rimasti piacevolmente colpiti anche dal level design, curato in modo tale da garantire tanti punti di accesso e tante opzioni tra cui scegliere. In una missione, per esempio, dovevamo infiltrarci negli edifici di uno studio cinematografico per rubare la sceneggiatura di una celebre serie TV, in modo da modificarla e sfruttarla a nostro vantaggio.

I punti di accesso erano davvero tanti e a seconda del tipo di approccio scelto era possibile affidarsi ad alcune abilità invece che ad altre. Come vedete, quindi, abbiamo diversi motivi per essere ottimisti verso questo interessante titolo di Ubisoft.

A non convincerci del tutto invece è stato il multiplayer, che sotto molti punti di vista sembra poco ispirato. Le modalità multigiocatore saranno tutte integrate col single player ed esplorando la mappa a volte capiterà di imbattersi in eventi multiplayer di vario genere.

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Fortunatamente saremo liberi di scegliere se lasciarci coinvolgere o meno. Direttamente dal primo Watch Dogs tornano le hacking invasion, durante le quali un giocatore cercherà di violare lo smartphone dell'avversario senza farsi individuare, mentre la vittima dell'attacco dovrà scovarlo e possibilmente renderlo inoffensivo. Nella modalità Bounty Hunter, invece, un giocatore diventerà il bersaglio degli altri utenti e dovrà fare il possibile per sopravvivere, seminando il panico nella mappa di gioco. A queste modalità si affiancheranno le missioni cooperative, che però sembrerebbero caratterizzate da un design banale e poco curato.

Sarebbe stato interessante dover portare a termine obiettivi in cui ogni giocatore aveva un compito ben preciso, ma quel che abbiamo visto non si basava su questo tipo di approccio. Piuttosto, i due giocatori erano liberamente intercambiabili e non era necessario alcun tipo di coordinazione.

L'ultima cosa che segnaliamo prima di rimandare l'appuntamento all'ormai imminente recensione, è la presenza di qualche bug di troppo, soprattutto nel multiplayer. Giocando con un altro giocatore, infatti, il comparto grafico tendeva a peggiorare (soprattutto nella stabilità del frame rate), mentre i personaggi controllati dell'IA soffrivano di comportamenti bizzarri. Anche in questo caso, però, dobbiamo attendere la versione definitiva del gioco per approfondire.

Watch Dogs 2 è promettente? Sembrerebbe di sì, ma per capirne il valore effettivo dovremo attendere l'uscita del gioco completo, prevista per il 15 novembre.