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Wonder Boy: Asha in Monster World - recensione

Altro giro, altro remake.

Correva l'anno 1994. Bruce Springsteen raggiungeva nuovamente il top delle classifiche mondiali con Streets of Philadelphia, gli Ace of Base pubblicavano il tormentone All That She Wants mentre al cinema spopolano Il Re Leone e Forrest Gump. Nel frattempo il Sega Mega Drive si avvicina alla fine del suo ciclo vitale ma è ancora capace di assestare buoni colpi. Tra questi c'è anche Monster World IV, quarto capitolo ufficiale ma sesto gioco di una saga nota in occidente come Wonder Boy. Forse avete già giocato l'edizione uscita anni fa sulla Virtual Console Wii o su Xbox Live Arcade, ma se così non fosse avete ora l'occasione di gustarvene il remake appena pubblicato da ININ Games, publisher a cui dobbiamo parecchie recenti riedizioni di vecchi classici.

Protagonista del gioco è Asha, frizzante ragazzina dai capelli verdi il cui look ci riporta alle atmosfere mediorientali di Aladdin, a cui l'intero mood del gioco si rifà piuttosto chiaramente. L'eroina in questione è chiamata ad un compito che si rifà all'ABC degli action-platform: dovrà infatti salvare quattro spiriti dispersi in altrettanti mondi che si rifanno... indovinate un po'? Esatto, ai quattro elementi naturali: acqua, fuoco, terra e vento.

Pepelogoo vi tornerà utile in parecchie occasioni, peccato sia un po' troppo indisciplinato per i nostri gusti.

Anche il gameplay si attiene alla tradizione, con livelli a scorrimento laterale che rispetto al gioco originale abbandonano lo stile total-2D per abbracciare un 3D che amplifica leggermente l'elemento "profondità" di alcuni livelli e trasforma gli sprite originali in personaggi tridimensionali "appiattiti" con la classica tecnica del toon-shading. L'incedere abbastanza blando dell'avventura fa capire fin da subito quanto questa produzione sia indirizzata ad un pubblico piuttosto giovane e poco esperto. I combattimenti sono semplici e limitati all'utilizzo di un paio di attacchi diversi, uno normale e uno speciale che va caricato, e di uno scudo utile a parare i colpi dei minions ma ovviamente non dei boss.

Le cose si fanno un minimo più varie e coreografiche quando Asha viene affiancata da un esserino di nome Pepelogoo che dona alla sua nuova amica un paio di mosse utili sia in fase di esplorazione che negli scontri. Il suo "utilizzo" consente infatti di raggiungere alcuni luoghi in precedenza inaccessibili e di risolvere gli enigmi ambientali che vi troverete di fronte. Anche da questo punto di vista Wonder Boy: Asha in Monster World mostra gli anni che si porta dietro, proponendo puzzle piuttosto semplice che a volte sfiorano l'ingenuità. In questo senso (e non solo) non possiamo non preferirgli quanto visto e apprezzato in Monster Boy and the Cursed Kingdom.

Cover image for YouTube videoWelcome to Wonder Boy: Asha in Monster World

A lasciare particolarlmente interdetti in questa produzione è il suo bilanciamento della difficoltà. Se per la maggior parte del tempo potrete andare avanti anche bendati e con una mano legata dietro, arrivati di fronte ad alcuni boss vi troverete di fronte a sfide decisamente impegnative. Alcuni di loro non forniscono grossi suggerimenti sui loro punti deboli, ma questo potrebbe anche andare bene se non fosse che nella maggior parte dei casi i mostri che vi staranno di fronte saranno in grado di assorbire una quantità di danni fin troppo elevata. Spesso e volentieri, specie all'inizio, basteranno un paio di mosse sbagliate e sarete costretti a ripetere una generosa porzione dei livelli per poter arrivare di nuovo al cospetto del vostro avversario.

A corredo di tutto questo troverete una serie di piccoli ma fastidiosi difetti che Wonder Boy: Asha in Monster World eredita dal gioco originali. Parliamo ad esempio dell'occasionale ritardo nei comando o peggio, dell'insopportabile "juggle" che subirete ogni volta che verrete colpiti anche dal nemico più infimo. Un piccolo rimbalzo che a seconda della situazione potrebbe farvi cadere da una piattaforma costringendovi a rifare la strada per tornare indietro, o peggio ancora finire in qualche trappola con conseguente perdita di energia.

L'originale Monster World IV è incluso come bonus per i pre-ordini o le versioni fisiche di Asha.

Fortunatamente in vostro aiuto arriverà una generosa dose di monete d'oro che verranno droppate da qualsiasi nemico riuscirete a sconfiggere. Grazie ad esse potrete potenziare l'equipaggiamento di Asha e in concomitanza con l'aumento dei cuori avrete ben presto una build molto più performante.

Quanto descritto finora dipinge un quadro non propriamente idilliaco. I primi trailer di Wonder Boy: Asha in Monster World ci avevano fatto sperare in un gioco ai livelli delle migliori produzioni DotEmu. A conti fatti invece si tratta di un discreto remake con criticità più o meno importanti derivate dall'intenzione dei programmatori di rimanere il più possibile fedeli al titolo originale. Qualche intervento di tuning qui e la avrebbe dato sicuramente più bilanciamento all'esperienza, che tra l'altro è anche piuttosto breve. Da recuperare in periodo di saldi.

6 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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