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Console War: 360 vs. PS3 Round 14

Brink, Mortal Kombat, WWE All-Stars, MX vs. ATV Alive, Virtua Tennis 4.

Benvenuti al quattordicesimo capitolo della sfida Xbox 360 vs. PlayStation 3, dove il meglio delle ultime uscite HD multipiattaforma vengono meticolosamente esaminate e soggette ad ogni tipo di abuso tecnologico che solo lo staff di Digital Foundry è in grado di perpetrare.

Come al solito, le nostre annotazioni ed opinioni vengono presentate assieme ad un'ampia gamma di materiale comparativo, da gallerie di immagini fino a video "testa a testa" e filmati in cui misuriamo i fotogrammi al secondo.

Ma sono i giochi ad essere al centro del palcoscenico qui, ed abbiamo un quintetto di ottimi titoli da esaminare: le ultime novità in fatto di sparatutto, combattimento e sport.

Inoltre, prossimamente ci occuperemo del titolo più atteso dal pubblico: L.A. Noire. Realizzeremo un articolo decisamente esaustivo di questo gioco nei prossimi giorni.

I nostri ringraziamenti a David Bierton ed Alex Goh per il loro prezioso contributo a questo articolo.

Brink

Xbox 360 PlayStation 3
Spazio su Disco 5.6GB 5.39GB
Installazione 5.6GB (opzionale) -
Supporto Surround Dolby Digital Dolby Digital, 5.1LPCM. 7.1LPCM, DTS

Uscito nel 2003, Wolfenstein: Enemy Territory potrà anche essere un reperto ludico della scorsa generazione, ma è un classico a cui saremo sempre affezionati. La genialità del multiplaer di squadra in ET è indubbiamente stata ereditata da Brink, l'ultimo sparatutto online di Splash Damage.

Brink mantiene parecchio del DNA di Enemy Territory, che a sua volta doveva molto al famosissimo Counter-Strike. C'è la stessa struttura della campagna in cui le missioni sono divise in obbiettivi individuali che richiedono l'apporto congiunto di ingegneri, operativi, soldati e medici al fine di sbaragliare gli avversari. Allo stesso tempo Splash Damage ha decisamente espanso la varietà degli obbiettivi e delle missioni secondarie, e naturalmente ha introdotto la presenza di un sistema molto avanzato di creazione dei personaggi, in grado di competere in un mercato pieno di shooters in cui la customizzazione è ormai onnipresente.

Oltre a queste innovazioni, Splash prova anche a ridefinire la natura della relazione tra il giocatore e gli ambienti grazie al sistema SMART di parkour. Questo particolare dovrebbe essere acclamato per il fatto che implementa diversi tipi di interazione con i livelli che non si limitano semplicemente a farne saltare in aria alcuni elementi.

Insomma, l'idea è di creare un'esperienza multiplayer in cui la campagna stessa cambia e si evolve insieme al tuo personaggio, ai compagni di squadra ed agli avversari, e che lascia porte aperte alla possibilità di essere ulteriormente ampliato tramite futuri DLC.

Ma come si posiziona Brink nell'area più competitiva e tecnologicamente ambiziosa sul mercato dei videogiochi? Inoltre, essendo il primo titolo in triplo formato di Splash Damage, il team è riuscito ad assicurare un'esperienza di pari livello su Xbox 360 e PlayStation 3? Tenendo in mente che si tratta del primo titolo dello sviluppatore su PS3, la risposta è piuttosto sorprendente.

Brink su Xbox 360 e PlayStation 3. Utilizzate il tasto full-screen per una risoluzione a 720p o cliccate sul link più in basso per una finestra più ampia.

In termini di qualità visiva non c'è dubbio che la versione PS3 di Brink offra un'esperienza decisamente migliore rispetto a quella 360. Il gioco gira a 720p nativi sulla console Sony, mentre l'edizione 360 sembra girare ad una risoluzione ridotta di 1024x720; quindi i possessori di PS3 beneficiano di una risoluzione maggiore del 25%. Ciò si traduce in un aspetto più chiaro e pulito sulla console Sony, fornendogli un vantaggio immediato e tangibile.

Nessuna delle due versioni di Brink utilizza l'anti-alias, il che crea alcuni problemi: il gioco è pieno di scalette che sono già decisamente brutte su PlayStation 3, ma riescono addirittura ad essere molto peggiori su Xbox 360 a causa dell'upscaling. A contornare questo brutto effetto c'è il discutibile modo in cui il motion blur viene implementato. E' più facile da notare durante le panoramiche all'inizio dei livelli sfida, dove aguzzando la vista si può notare il blur che viene attivato e disattivato a seconda della velocità.

L'effetto può enfatizzare l'impatto visivo delle scalette su entrambi i sistemi. Ma su Xbox 360, dove l'aliasing è già più visibile a causa dell'upscaling, tale difetto viene accentuato ulteriormente dal blur. A volte sembra quasi che il gioco cambi dinamicamente risoluzione da un dettaglio già basso ad uno ancor meno definito.

Inoltre abbiamo una serie di difetti grafici e bug su entrambe le versioni, ma che sembrano più significativi su Xbox 360. A volte basta stare fermi per notare scalette e texture che cambiano, in punti in cui il dettaglio sembra variare da solo. Ma ancora più evidente è il pop-up delle texture; come potete vedere nel video "testa a testa", quando ci spostiamo in un nuovo ambiente le texture vengono letteralmente costruite davanti ai nostri occhi, in un processo che può impiegare diversi secondi per essere portato a termine.

Nella prima versione uscita di Brink, questo effetto era molto scadente (in special modo su Xbox 360), ma è stato poi migliorato attraverso varie patch aggiunte di recente. Ad ogni modo, il problema è tutt'altro che risolto, e senza dubbio contribuisce a dare la sensazione che il gioco manchi di rifinitura nell'aspetto.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.

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