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Xbox dashboard: un passo indietro? - articolo

Il Digital Foundry investiga su Metro.

Il mese scorso abbiamo pubblicato numerosi articoli sulle funzionalità della nuova dashboard "Metro" della console di Microsoft: tra i tanti pregi di una release sicuramente innovativa e diversa da tutte quelle che l'hanno preceduta, abbiamo riscontrato tuttavia qualche difetto. Il più evidente era una pessima compressione dei filmati video con immagini slavate e una qualità generale piuttosto bassa rispetto alla versione precedente del video player integrato.

La cosa ancora più sorprendente è che Microsoft pare avere ignorato di proposito le segnalazioni dei beta tester a riguardo, persino cancellando deliberatamente le segnalazioni giunte sui forum ufficiali, per il disappunto di chi aveva speso parecchie ore del suo tempo nel testare "su strada" questo nuovo aggiornamento.

Sta diventando sicuramente molto importante per Sony e Microsoft spingere le loro piattaforme come hardware in grado di veicolare contenuti multimediali. Negli Stati Uniti la crescita esponenziale di servizi come Netflix ha contribuito non poco ad aumentare la percezione delle console come un supporto col quale usufruire di un catalogo sconfinato di film e di programmi televisivi in streaming.

Il supporto a Bing e YouTube conferma il trend in arrivo per il futuro, che vede un accesso a Internet come il veicolo principale per contenuti con una vocazione multimediale; l'interfaccia "Metro" è chiaramente stata pensata per rendere l'Xbox 360 un competitore diretto della prossima generazione di Smart TV, grazie alla sua capacità di proporre contenuti a pagamento via Marketplace.

Partendo da presupposti di questo genere, ci ha sorpreso molto scoprire che i problemi hanno colpito un aspetto che fin dall'arrivo dei televisori Full HD è stato dato per scontato, quello della qualità dell'immagine. Molti betatester ci hanno chiesto esplicitamente di indagare su due problemi di fondo: la palette di colori sballata in gioco e la rimozione della possibilità di riprodurre filmati a una risoluzione di 1080p direttamente dal lettore della dashboard.

Partiamo con una buona notizia: per quello che abbiamo potuto appurare tramite i nostri strumenti di test, la riproduzione dei giochi non è stata condizionata da cambi di palette grafica, nonostante molti abbiano affermato il contrario. Abbiamo fatto girare Call of Duty: Modern Warfare 3 con un tool di calibrazione della luminosità su alcune Xbox 360 aggiornate e abbiamo notato che i livelli RGB sono rimasti essenzialmente gli stessi, a parità di impostazioni utente.

Sfortunatamente le lamentele sulla penalizzazione della riproduzione di filmati sono invece fondate: i tool di videocalibrazione testati su AVSForum dimostrano chiaramente che mentre la console non ha alcun problema a decodificare filmati a 1080p, questi non vengono più renderizzati in risoluzione nativa.

Per farvi rendere meglio conto del problema, ecco lo stesso filmato in HD visualizzato su una vecchia dashboard NXE a 1080p e la nuova, sia a 720p sia a 1080p. Come potete vedere voi stessi, la qualità dei video sulla seconda è essenzialmente identica verso il basso mentre sulla vecchia console si mantiene sullo standard superiore.

Questo test dimostra chiaramente come la vecchia dashboard dell'Xbox 360 riuscisse a gestire perfettamente filmati in 1080p che corrispondono perfettamente alla qualità attualmente disponibile su PS3. Purtroppo, la nuova dashboard effettua un downsampling a 720p dei video senza valide motivazioni apparenti.

L'inclusione del filmato in versione PlayStation 3 è un ottimo punto di partenza per effettuare una comparazione diretta: abbiamo impostato l'XMB per rilevare lo spettro della colorazione RGB al massimo dettaglio e i risultati sono stati come ci aspettavamo sia a 720p sia a 1080p. La stessa cosa non è accaduta su Xbox 360. In prima battuta si nota che l'istogramma di analisi di Metro mostra il filmato a 720p nel raggio di 16-235 RGB playback, mentre la cattura a 1080p ne mostra un altro racchiuso in un valore di 0-16.

Questo spiega perchè con Skyrim non avevamo ottenuto gli stessi livelli di colore di Need for Speed, a conferma di come la riproduzione del colore venisse penalizzata a vari stadi a seconda della modalità di visualizzazione prescelta e alla tonalità di colore in relazione alla vostra impostazione.

Il fatto che i possessori di Xbox 360 non possano più visualizzare i video in formato nativo è un brutto colpo alle ambizioni dei possessori di una console che, per i motivi espressi poc'anzi, si pone come uno degli hardware di riferimento della prossima generazione di media on-demand.

Anche altri servizi sembra siano stati artificialmente limitati nelle applicazioni video collegate al marketplace. Per esempio, i film in streaming offerti da Vudu a 1080p24 attraverso il servizio HDX vengono limitati, come spiegato nella stessa FAQ del sito ufficiale.

Lo stesso genere di limitazione era stata riportata nel programma di test della dashboard da numerosi betatester, ma Microsoft si era affrettata a cancellare i thread di segnalazione.

E Zune?

Proprio il confronto tra quanto visto su dashboard e il servizio "ufficiale" offerto dalla console per quanto riguarda contenuti digitali in streaming download, è piuttosto illuminante. Basta, infatti, scaricare l'applicativo per vedere i filmati girare in alta risoluzione, il che allo stato attuale è l'unica opportunità per godere di un'esperienza HD a tutti gli effetti su questa console.

Basta dare un'occhiata alla galleria comparativa che vedete qui sotto tratta da Rise of the Planet of the Apes confrontati con capture dello stesso film ma in versione Blu-ray su PlayStation 3. La differenza qualitativa è evidente, anche a causa della "slavatura" dell'immagine di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo, ma è anche altrettanto chiaro che la versione Xbox 360 sta comunque girando in Full HD, una feature che Microsoft al momento vuole negare ai file realizzati dagli utenti o veicolati sulla console da terze parti.

Il formato 1080p non è più supportato in alcuna applicazione via marketplace ma è saldamente al suo posto nello streaming a pagamento via Zune di Rise of the Planet of the Apes.

Quindi, a che gioco stanno giocando in quel di Redmond? La conclusione più ovvia è che l'SDK della nuova dashboard fornita da Microsoft alle terze parti possa effettuare una compressione a soli 720p lasciando nelle mani di Microsoft un chiaro vantaggio qualitativo. Il messaggio pare quindi essere chiaro: l'Xbox 360 ha tutte le potenzialità per proporsi come un media-streaming device in Full HD ma solo per contenuti "ufficiali".

La sfacciata diminuzione qualitativa della risoluzione pare essere la punta dell'iceberg di una strategia commerciale ben precisa. I dubbi di molti utenti che hanno preso parte al beta testing sono confermati dal fatto che, a detta di Microsoft, questo sembrerebbe essere un "baco" che verrà risolto con una delle prossime release.

Una risposta piuttosto evasiva per quello che invece sembra essere un downgrade evidente del supporto video offerto all'utente: sotto questo punto di vista PlayStation 3 offre maggiori spazi di manovra grazie alla gestione di filmati AVCHD da importare direttamente da videocamere o masterizzati su DVD pronti per essere inseriti nel lettore della console giapponese. Una feature potenzialmente emulabile anche dalla sua concorrente americana, ma al momento senza successo.

La nuova dashboard riposiziona chiaramente l'Xbox 360 come un media device a tutto tondo più che come una semplice console per giocare, con tutta una serie di funzionalità tipiche delle Smart TV di prossima generazione. Un ottimo modo per estendere il ciclo vitale di un prodotto sul mercato da più di sei anni.

Un secondo aspetto della vicenda conferma la direzione intrapresa da Microsoft e probabilmente anche Sony in ottica di politiche di supporto a contenuti multimediali: lo standard per la gestione dei video amatoriali da videocamera digitale h.264 rimane a tuttora non supportato da parte di entrambe, a differenza di quello che accade con Smart TV, normali applicazioni streaming e persino lettori Blu-ray USB.

La motivazione è piuttosto ovvia: i due colossi dell'entertainment non vogliono darsi la zappa sui piedi introducendo su un hardware già sotto la lente della pirateria un codec in grado di visualizzare contenuti multimediali privi di ogni controllo sul diritto d'autore. Il fatto è che l'MKV è divenuto lo standard dei DivX HD grazie al supporto ai sottotitoli e flussi audio/video multipli, la cui diffusone presente e futura è un dato di fatto incontrovertibile.

La nuova dashboard sembra essere stata pensata esattamente per questo e l'aggiunta del Kinect è il penultimo atto di una strategia che vede nella dashboard Metro la possibilità di interfacciarsi con la console per una categoria di utenti molto diversi dal nerd impegnato per ore sui server di Call of Duty.

Come abbiamo detto, si tratta di una combinazione tra dispositivo principale e periferica che pone l'Xbox 360 in rotta di collisione con le future Smart TV internet ready, in particolare quelle dotate dell'atteso display Apple basato sull'iOS a controllo vocale gestito da Siri, l'ultima grande scommessa di Steve Jobs prima di lasciarci.

Allo stesso modo, non saremmo sorpresi se anche Android compisse la transizione dagli smartphone al salotto. Il recente annuncio da parte di Samsung sul supporto dei suoi prossimi Smart TV per i controller USB suggerisce una possibile nuova sfida all'orizzonte: console TV-ready contro TV game-ready, ognuna di queste piattaforme con i suoi punti di forza e le relative debolezze.

Nonostante i bug e il downgrade sulla qualità video di cui abbiamo parlato in questo articolo, è chiaro quale potrebbe essere diventato l'obiettivo finale di Microsoft e probabilmente anche Sony: con una current-gen destinata ad arrivare a un ciclo vitale di dieci anni anche grazie a tagli di prezzo, è molto probabile che Xbox 360 e PS3 si reinventeranno come set-top box dotate di fenomenali librerie di gioco. Un bel modo per far trascorrere una vecchiaia di lusso a due console che già nel periodo 2012-2013 potrebbero mettere insieme centocinquanta milioni di utenti attivi in tutto il mondo.

Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.
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