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XCOM

Non si vive di solo Bioshock.

Continua il nostro report dettagliato dall'E3 2010, direttamente da Los Angeles, dove abbiamo avuto modo di vedere e provare alcuni dei titoli più interessanti che usciranno nei prossimi mesi. Questa volta vi parliamo di X-COM, gioco sviluppato dai ragazzi di 2K Marin, che promette di riservarci davvero moltissime sorprese.

Il team di sviluppo di questo interessante progetto ci ha già saputo coinvolgere con il supremo Bioshock, gioco dalla dirompente potenza narrativa dove le dinamiche da sparatutto in prima persona passavano in secondo piano, per lasciare spazio ad una trama e a dei personaggi assolutamente memorabili.

X-COM appartiene allo stesso filone di Bioshock, quello delle avventure FPS che tanto ci stanno appassionando nell'attuale generazione di console. Per i lettori più giovani è opportuno ricordare che le origini della serie di X-COM risalgono al 1993, quando la Microprose fece uscire l'eccezionale X-COM: Ufo Defense (noto anche come UFO: Enemy Unknown), titolo che metteva i giocatori di fronte a una terribile e misteriosa invasione aliena.

Gli alieni hanno appena attivano il laserone... Austin dove sei?

Nel corso degli anni, con i vari capitoli della serie, i programmatori ci hanno fatto affrontare ogni genere di minaccia proveniente da pianeti ostili, cercando sempre di mostrare la cosa in modi differenti, passando dalla configurazione prettamente strategica a quella con maggiori componenti action.

Ora che la serie è finita nelle mani di 2K Marin, le cose sono destinate a cambiare, seguendo un approccio nuovo che cerca comunque di risultare familiare agli appassionati della serie.

Le premesse da cui si parte sono sempre le stesse: il mondo è minacciato da una misteriosa invasione aliena di cui non si conoscono i dettagli e la X-COM, divisione creata appositamente per far fronte a problemi di questo tipo, deve fare di tutto per proteggere la Terra dall'attacco ostile.

Nella demo a porte chiuse mostrataci in fiera, i programmatori hanno sottolineato con orgoglio la caratterizzazione che hanno dato al gioco, che pur presentando una grafica non eccessivamente realistica (i personaggi hanno alcuni tratti decisamente caricaturali), si distingue fin da subito per un'atmosfera eccezionale. Parte del merito di questo risultato va, ovviamente, alla grande attenzione con cui il team ha riprodotto gli anni '50, periodo storico in cui è ambientato X-COM.

La demo iniziava in un hangar per aerei, all'interno del quale si nascondeva una delle basi operative della X-COM. Un breve tour dell'ambiente ha messo subito in evidenza la profonda caratterizzazione di ogni singolo personaggio, con cui il protagonista poteva interagire per portare avanti la trama, ottenere nuove preziosissime informazioni, seguire da vicino l'andamento della guerra e, naturalmente, tenere sotto controllo tutti gli elementi che caratterizzavano i vecchi capitoli della serie.

Visitando la divisione ricerche aliene, per esempio, i programmatori hanno ottenuto alcune nuove armi sperimentali da utilizzare contro le misteriose creature. Certo... non si rinuncia mai a un sano shotgun, capace di risolvere anche le situazioni più difficili, ma bisogna dire che cose come le granate incendiarie e la Lightning Gun hanno il loro perché.